Dystrophy Tour 2025: ripartiamo insieme per un anno di emozioni!
Il Dystrophy Tour continua! Dopo l'entusiasmante inizio con Stelvio x Duchenne a settembre 2024 e il divertente Bruschetta Tour di ottobre, siamo pronti ad affrontare il 2025 con una nuova veste e tanti obiettivi per sostenere la ricerca e migliorare la vita delle persone con distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
Come partecipare?
Da quest’anno abbiamo deciso di digitalizzare l’intera campagna per poter essere più efficaci e permettere a chiunque di poter partecipare l’iniziativa e sostenere Parent Project!
- Iscriviti subito su https://www.parentproject.it/campagna/dystrophy-tour/ per questioni di trasparenza d’ora in poi sarà necessario iscriversi prima sul sito per poter partecipare alle singole tappe e raccogliere fondi.
- Scegli se partecipare come singolo, unirti a una squadra o crearne una tutta tua.
- Dopo l’iscrizione, riceverai una mail con le informazioni necessarie per completare la tua iscrizione per le singole tappe.
Cosa posso fare una volta iscritta/o?
Il cuore del Dystrophy Tour è il sostegno a Parent Project aps e puoi farlo in due modi:
- Partecipare alle tappe del Dystrophy Tour: ogni biker che si iscrive tramite il sito e che partecipa poi effettivamente ad una tappa guadagna 100 punti.
- Raccogliere fondi: una volta iscritto tramite il sito, avrai in automatico una tua pagina per raccogliere fondi per l’organizzazione: per ogni euro raccolto guadagnerai 1 punto. Condividi la
tua pagina e inizia a raccogliere punti per sostenere la ricerca!
L’obiettivo finale?
Per accedere al grande evento finale, il Dolomiti x Duchenne, o ottenere la prestigiosa maglia Epic, tu e la tua squadra avrete bisogno di raggiungere i punti indicati nella tabella punteggi. Ogni pedalata conta, ogni sforzo è un passo avanti per migliorare la vita di tante famiglie.
Diventa parte attiva del cambiamento!
Ogni pedalata, ogni tappa, ogni squadra rappresenta un passo in avanti per la ricerca. Ogni punto è un simbolo del tuo impegno per costruire un futuro di qualità.
Per qualsiasi domanda, il nostro team è a tua disposizione.
Unisciti a noi e pedala per un grande obiettivo!
Importi per il 2025: Pensioni, assegni e indennità
Ogni anno gli importi delle pensioni e delle indennità per invalidità civili vengono adeguati e aumentati considerando il costo della vita e altri indicatori. Da pochi giorni INPS ha fornito le cifre ufficiali per il 2025.
Con la circolare n. 23 del 28 gennaio 2025 (Allegato 2), INPS ha provveduto a pubblicare gli importi e i limiti reddituali (laddove previsti) per le pensioni, gli assegni e le indennità erogate a favore degli invalidi civili, ciechi civili e sordi per il 2025.
Per il 2025 l’indice provvisorio di incremento per le pensioni e gli assegni è del +0,80.
I limiti reddituali, sempre per il 2025, sono invece incrementati del 1,60%.
Le indennità infine, che seguono regole differenti, sono incrementate provvisoriamente del 4,49 %. Ne deriva che i nuovi importi e limiti reddituali sono quelli che riportiamo di seguito.
Indennità di frequenza
Importo: 336,00 euro (2024: 333,33 euro)
Limite reddituale: 5.771,35 euro
Assegno mensile (invalidi parziali)
Importo: 336,00 euro (2024: 333,33 euro)
Limite reddituale: 5.771,35 euro
Pensione (invalidi totali)
Importo: 336,00 euro (2024: 333,33 euro)
Limite reddituale: 19.772,50
Indennità di accompagnamento
Importo: 542,02 euro (2024: 531,76 euro)
Maggiorazioni della pensione
Chi è titolare della pensione per invalidità al 100% ha diritto ad una maggiorazione se non supera un certo limite reddituale personale.
La maggiorazione massima per invalidi civili totali, sordi, ciechi fra i 18 e i 67 anni titolari di pensione è fissata per il 2025 a 411,84 euro mensili (erano 401,72 euro nel 2024) .
Si tratta dell’importo massimo possibile che diminuisce man mano che gli introiti (compresa la pensione stessa) prima personali e poi coniugali aumentano fino ai limiti reddituali previsti.
I limiti reddituali per il 2025: pensionato solo, 9.721,92 euro (9.555,65 nel 2024); pensionato coniugato, 16.724,89 euro (16.502,98 nel 2024).
ELEVIDYS: positivi i risultati della seconda parte del trial EMBARK
Roche e Sarepta Therapeutics hanno annunciato i risultati incoraggianti provenienti dalla seconda parte dello studio EMBARK, che ha valutato il trattamento con ELEVIDYS, la terapia genica con la microdistrofina nei pazienti DMD deambulanti. I dati hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi nella funzionalità motoria dei pazienti trattati, con benefici osservabili fino a due anni dopo il trattamento. Questi risultati confermano l’efficacia e la sicurezza di ELEVIDYS e sembrano indicare un passo in avanti nel trattamento della distrofia muscolare di Duchenne
In due comunicati stampa diffusi da Roche e Sarepta Therapeutics il 27 gennaio e in una lettera alla comunità diffusa da Roche Italia il 28 gennaio, sono stati annunciati i risultati positivi della seconda parte dello studio EMBARK, che ha valutato il trattamento con ELEVIDYS, la terapia genica con la microdistrofina per la distrofia muscolare di Duchenne, su pazienti deambulanti. I risultati mostrano che i pazienti trattati con ELEVIDYS in una fase successiva dello studio (dopo aver ricevuto il placebo nella prima somministrazione) hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi nelle valutazioni di funzionalità motoria, come la scala North Star (NSAA), il tempo per alzarsi da terra (TTR) e la camminata/corsa di 10 metri (10MWR), in pazienti trattati dopo un anno dalla somministrazione, rispetto a un gruppo di controllo esterno, nonostante fossero più grandi di età rispetto ai pazienti trattati inizialmente. Inoltre, nei pazienti trattati nella prima parte dello studio, i miglioramenti sono stati mantenuti per due anni e, come evidenziato da risonanze magnetiche muscolari, la progressione della patologia muscolare è stata minima.
Non sono emersi nuovi segnali di sicurezza, confermando il profilo di sicurezza già conosciuto di ELEVIDYS.
ELEVIDYS è già approvato negli Stati Uniti e in altri paesi per il trattamento dei pazienti con distrofia muscolare di Duchenne, a partire dai 4 anni di età.
In Europa Roche ha presentato all’Agenzia Europea per i Medicinali un’Autorizzazione di Immissione in Commercio, attualmente in fase di valutazione.
Potete leggere i comunicati stampa ufficiali diffusi dalle due aziende rispettivamente qui per Roche, e qui per Sarepta Therapeutics.
A questo link potete leggere la lettera alla comunità diffusa da Roche Italia.
Incontra lo staff: la Raccolta Fondi
Come accennato nei precedenti articoli, Parent Project continua a crescere e migliorare per rispondere sempre più efficacemente alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Oggi vogliamo portarvi alla scoperta di un’altra area fondamentale del nostro operato: la raccolta fondi.
Il team della raccolta fondi è il cuore pulsante che permette di sostenere tutte le attività della nostra associazione, dai progetti di ricerca alla rete di supporto psicologico e sociale offerta alle famiglie. Il lavoro quotidiano di questo staff si concentra sulla creazione di progetti innovativi, campagne creative, il coinvolgimento di donatori e aziende, e l’organizzazione di eventi di beneficenza per garantire che Parent Project possa continuare a offrire servizi cruciali.
La raccolta fondi si basa su diverse iniziative, tra cui:
- Campagne di raccolta fondi, che coinvolgono direttamente la nostra comunità e il pubblico generale nella raccolta di fondi;
- Eventi solidali, che permettono di unire divertimento e solidarietà;
- Collaborazioni aziendali, con il supporto di imprese che condividono i nostri valori e vogliono fare la differenza;
- Creazione e gestione di progetti innovativi, riuscendo a capire le esigenze del territorio e creando progetti che si cerchino di andare sopperire a quelle esigenze.
Il nostro team è composto da persone motivate e appassionate, pronte a sperimentare nuove strategie per coinvolgere un numero sempre maggiore di sostenitori e donatori. Tra i membri del team troviamo:
- Mirco Natili, responsabile della raccolta fondi donatori individuali;
- Gaia Relucenti, responsabile della raccolta fondi aziende;
- Francesca Buontempi, responsabile area progetti;
- Marina Pucci, area progetti;
- Leonardo Ruffolo, gestione donatori ed eventi;
- Sara Massimi, comunicazione e campagne.
Il team di raccolta fondi lavora con passione e determinazione, sapendo che ogni donazione contribuisce a rendere possibile il futuro delle nostre attività di ricerca e supporto. È grazie a loro, e a tutti i donatori che ogni giorno scelgono di essere al nostro fianco, se possiamo continuare a fare la differenza per centinaia di famiglie in tutta Italia.
Vuoi sostenere anche tu Parent Project e aiutarci a garantire la continuità delle nostre attività? Scopri come fare visitando la nostra pagina Dona Ora, dove potrai scegliere tra diverse modalità per donare e contribuire a cambiare il futuro della distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
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Incontra lo staff: il Centro Ascolto Duchenne
A partire dallo scorso anno, la nostra associazione ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e crescita, che porterà, nel tempo, ad una serie di cambiamenti nell’assetto dello staff e nel processo di governance di Parent Project.
Per saperne di più e conoscerci sempre meglio, vi racconteremo via via le nostre aree e funzioni di lavoro: oggi parliamo del CAD!
Il Centro Ascolto Duchenne (CAD) è una rete che accoglie e affianca bambini, ragazzi e genitori dalla diagnosi e li accompagna per tutto il percorso di crescita. Al suo interno lavorano professionalità quali, psicologhe, psicologi, assistenti sociali e fisioterapiste, che offrono gratuitamente supporto psicologico, sociale, educativo e fisioterapico.
Il CAD aiuta le famiglie ad orientarsi riguardo al sistema sanitario, a leggi e diritti, al mondo della scuola e, in generale, a costruire un passo alla volta un nuovo progetto di vita familiare ed un presente di qualità per i loro figli.
Lo staff del CAD fornisce un ventaglio di servizi formativi ed informativi anche alle figure che operano intorno a pazienti e famiglie, come operatori sanitari, sociali e insegnanti. Inoltre, facilita e accompagna le famiglie e l’equipe clinica nella gestione della patologia e durante i trial clinici.
Ecco i principali servizi del CAD:
- accoglienza e supporto delle nuove famiglie che entrano in contatto con Parent Project;
- informazioni alle famiglie e ad altri operatori sulla patologia e sull’associazione, sull’accesso a prestazioni sanitarie e assistenziali, sulle agevolazioni fiscali, sull’assistenza domiciliare e riabilitativa, sulle barriere architettoniche ed altro;
- supporto psicologico rispetto alla comunicazione con il bambino, i genitori e altri membri della famiglia;
- sostegno in caso di disagio emozionale vissuto dai ragazzi, dai genitori e da altri membri della famiglia;
- orientamento alle famiglie riguardo ai centri specialistici per la presa in carico multidisciplinare;
- attività di affiancamento durante il percorso scolastico e realizzazione di progetti di informazione e sensibilizzazione per insegnanti e studenti;
- servizio di consulenza per le famiglie presso alcuni Centri Clinici;
- sostegno psico-sociale a pazienti e famiglie che partecipano ai trial clinici;
- supporto informativo sulla fisioterapia;
- realizzazione e diffusione di materiali divulgativi;
- partecipazione a progetti di promozione sociale nazionali ed internazionali;
- interventi formativi ed informativi rivolti a diversi contesti.
Oggi al centro ascolto Duchenne, nell’affiancamento di oltre 800 famiglie, operano 16 operatrici ed operatori suddivisi in tre aree territoriali:
- Nord (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia)
- Centro (Lazio, Toscana, Sardegna, Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria, Marche)
- Sud (Campania, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia, Basilicata)
Tiziana D’Auria – Referente nazionale, assistente sociale
Marica Pugliese – Psicologa psicoterapeuta, referente per Trial clinici, sibling, affettività e sessualità
Emanuela Giulitti – Psicologa psicoterapeuta, referente per comunicazione sociale e progetti
Valeria Catarraso – Psicologa psicoterapeuta, area Centro
Valeria Schiesaro – Assistente sociale, area Nord
Cristina Bella – Fisioterapista
Letizia Sticca – Psicologa psicoterapeuta, area Nord
Giada Perinel – Psicologa psicoterapeuta, area Nord
Anna Petruzza – Psicologa psicoterapeuta, area Nord
Carlotta Falaschi – Assistente sociale, area Centro
Sara Billai – Psicologa psicoterapeuta, area Centro
Carmenrocca Sileo – Assistente sociale, area Sud
Sara Guglielmi – Assistente sociale, area Sud
Giuseppe Giardina – Psicologo, area Sud
Alessia Ministeri – Assistente sociale, area Sud
Nei prossimi anni Parent Project intende far crescere sempre più quest’area così preziosa per pazienti e famiglie: partecipando alla campagna CAD anch’io puoi contribuire ad assicurare la continuità nel tempo della presenza di Parent Project e dei Centri Ascolto Duchenne.
Per contattare il CAD:
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Incontra lo staff: l’Area Scienza
A partire dallo scorso anno, la nostra associazione ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e crescita, che porterà, nel tempo, ad una serie di cambiamenti nell’assetto dello staff e nel processo di governance di Parent Project.
Nei prossimi mesi vi presenteremo, via via, le nostre aree e funzioni di lavoro, per conoscerci sempre meglio. Oggi vi raccontiamo dell’area Scienza.
L’area Scienza è un ponte indispensabile tra due mondi: quello delle famiglie e quello della medicina e della ricerca. Al suo interno lavorano 4 professioniste con formazione biologica, medica e statistica che operano su più livelli per supportare, da una parte, pazienti e genitori, e per promuovere, dall’altra un percorso fluido per il cammino della ricerca sulla DMD/BMD.
L’area si prende cura delle famiglie, accogliendole e orientandole rispetto alla diagnosi, alla patologia, ai trial e rispondendo a dubbi e richieste durante tutto il percorso di crescita dei ragazzi.
Si prende cura della ricerca, seguendo i progetti scientifici che Parent Project finanzia, dalla prima valutazione al monitoraggio finale.
Si prende cura della comunicazione e dell’interazione tra questi due mondi attraverso la gestione del Registro Pazienti DMD/BMD Italia (importante per meglio comprendere la storia naturale della patologia e per velocizzare il processo di sviluppo di nuovi farmaci sperimentali), la diffusione di notizie, la realizzazione di materiali divulgativi, di meeting e webinar formativi, l’organizzazione del programma scientifico della Conferenza Internazionale di Parent Project, e tanto altro ancora.
Ecco le principali attività dell’area Scienza:
- consulenza alle famiglie attraverso incontri in sede o contatto telefonico per fornire informazioni relative su patologia, diagnosi genetica, ricerca scientifica, trial clinici e diagnosi prenatale;
- gestione dei progetti scientifici, dal primo esame delle richieste di finanziamento fino all’iter di valutazione esterno; redazione e divulgazione delle notizie relative ai progetti finanziati, dall’avvio ai risultati finali;
- organizzazione e cura dei contenuti di convegni, meeting, webinar promossi da Parent Project;
- partecipazione a convegni e meeting scientifici nazionali e internazionali esterni;
- elaborazione e divulgazione di articoli relativi a pubblicazioni scientifiche, a studi clinici in corso o report di convegni scientifici attraverso il sito istituzionale;
- realizzazione di materiali di divulgazione;
- cura dei rapporti con clinici, specialisti, ricercatori e aziende farmaceutiche/biotech;
- formazione e aggiornamento scientifico diretto allo staff;
- formazione nelle scuole sulle tematiche legate alla DMD/BMD;
- partecipazione a progetti scientifici internazionali;
- gestione del Registro Italiano DMD/BMD, attraverso il quale gli utenti ricevono informazioni su tematiche inerenti la patologia o sull’avvio di eventuali studi clinici che potrebbero coinvolgerli;
- collaborazione con il network dei registri internazionali che fanno parte di Treat-NMD.
Attualmente l’area Scienza è composta da:
- Fernanda De Angelis, Biologa molecolare
- Ilaria Zito, Biologa genetista
- Francesca Mattei, Statistica-epidemiologa
- Nefeli Vourou, Medico specializzando in Geriatria (in collaborazione fino ad ottobre 2024).
Per contattare l’area Scienza: scienza@parentproject.it
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Come Combattere l’Infiammazione nella Distrofia Muscolare di Duchenne
Infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne: un nemico da combattere
L’infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne è uno dei principali fattori che peggiorano la condizione dei pazienti. Quando il tessuto muscolare si danneggia, il sistema immunitario reagisce riconoscendo i detriti delle cellule muscolari come estranei, scatenando un processo infiammatorio. Questo stato di infiammazione cronica impedisce la rigenerazione muscolare e favorisce la sostituzione del muscolo con tessuto fibro-adiposo, riducendo così la forza e la funzionalità muscolare. Comprendere come agire sull’infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne è fondamentale per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Cortisonici nella distrofia muscolare di Duchenne: benefici e limiti dell’azione anti-infiammatoria
I cortisonici rappresentano ad oggi il trattamento più diffuso per controllare l’infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne. Questi farmaci riducono l’attività infiammatoria agendo sui complessi meccanismi molecolari responsabili del processo infiammatorio. Tuttavia, l’azione non selettiva dei cortisonici può attivare anche altre vie biologiche, causando effetti collaterali importanti nel lungo termine. Per questo motivo, la gestione dell’infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne tramite cortisonici richiede un attento bilanciamento tra benefici e rischi, mantenendo comunque un ruolo centrale nel trattamento dei pazienti.
Nuove terapie anti-infiammatorie nella distrofia muscolare di Duchenne: prospettive future
La ricerca medica sta lavorando per sviluppare nuovi farmaci anti-infiammatori più selettivi, pensati per agire in modo mirato sulle cause dell’infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne. L’obiettivo è ottenere un effetto antinfiammatorio efficace ma con minori effetti collaterali rispetto ai cortisonici. Diverse molecole innovative sono già in fase di studio clinico e rappresentano una speranza concreta per i pazienti. Queste nuove terapie potrebbero migliorare significativamente la gestione dell’infiammazione nella distrofia muscolare di Duchenne, favorendo un rallentamento del danno muscolare e una migliore qualità di vita.
Due strategie per il miglioramento della funzionalità muscolare nella Duchenne
Migliorare la funzionalità muscolare: aumentare massa e rigenerazione
Per il miglioramento della funzionalità muscolare nella distrofia muscolare di Duchenne, una strategia chiave si basa sull’aumento della massa muscolare e sul supporto alla rigenerazione del tessuto. Rafforzare i muscoli consente di migliorare resistenza e movimento, rallentando il declino fisico.
Due proteine sono centrali in questo processo: la miostatina, che frena la crescita muscolare, e la follistatina, che invece la stimola. Le terapie mirano a bloccare l’azione della miostatina oppure a potenziare quella della follistatina, promuovendo lo sviluppo della massa muscolare.
Altri approcci agiscono sui meccanismi genetici del muscolo distrofico, stimolando i geni che favoriscono la rigenerazione e inibendo quelli responsabili della degenerazione. Tutto questo concorre al miglioramento della funzionalità muscolare e a una maggiore autonomia per i pazienti.
La via dei mitocondri: energia cellulare per la resistenza muscolare
Un'altra strategia per il miglioramento della funzionalità muscolare e della resistenza riguarda la via dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule. Nella Duchenne, è stato riscontrato un deficit nella loro attività, che riduce la disponibilità di energia per i muscoli e aumenta l’infiammazione.
Quando i mitocondri non funzionano correttamente, i muscoli non ricevono il supporto energetico necessario, causando debolezza e accelerando il danno cellulare. Inoltre, aumentano i radicali liberi, che aggravano lo stato infiammatorio.
Le terapie mitocondriali cercano di stimolare la produzione di nuovi mitocondri e di migliorare la loro efficienza, con l’obiettivo di rafforzare la resistenza muscolare e sostenere nel tempo il miglioramento della funzionalità muscolare.
Verso il futuro: due strategie complementari per la salute muscolare
Per chi convive con la distrofia muscolare di Duchenne, il miglioramento della funzionalità muscolare rappresenta una priorità fondamentale. Le strategie terapeutiche attualmente in studio – migliorare direttamente la funzione del muscolo e intervenire sul metabolismo mitocondriale – offrono due strade complementari per proteggere la salute muscolare.
Da un lato si punta ad aumentare la massa e favorire la rigenerazione del muscolo; dall’altro si lavora per fornire più energia alle cellule e ridurre lo stress ossidativo.
Questi approcci, seppur diversi, condividono un obiettivo comune: rendere i muscoli più forti e resistenti, migliorando la qualità della vita dei pazienti attraverso un reale miglioramento della funzionalità muscolare.
Mutazione non senso: cos'è e come influisce sulla distrofia di Duchenne
Cos’è una mutazione non senso e come agisce sul gene della distrofina
Per capire cos’è una mutazione non senso, possiamo immaginare un gene come una frase: inizia con la maiuscola e termina con un punto. Allo stesso modo, un gene ha bisogno di un segnale di inizio e di uno di stop per essere letto correttamente dalla cellula. La mutazione non senso, chiamata anche codone di stop prematuro, è un errore di lettura che inserisce un segnale di fine prima del tempo. Si tratta di una mutazione puntiforme, cioè un’alterazione in una singola base del DNA, che interrompe la produzione della distrofina. Questo porta alla creazione di una proteina tronca e non funzionante. Nella distrofia muscolare di Duchenne, circa il 10-13% dei ragazzi presenta una mutazione non senso nel gene della distrofina, con conseguente perdita di funzione della proteina e peggioramento della malattia.
Strategie terapeutiche per superare una mutazione non senso
Oggi esistono strategie terapeutiche specifiche per la mutazione non senso, che mirano a "saltare" il segnale di stop prematuro. Questi approcci agiscono sul macchinario cellulare, permettendo la lettura completa del gene anche in presenza di un codone di stop prematuro. In questo modo, la cellula può produrre una versione più lunga e potenzialmente funzionale della distrofina. Queste terapie non curano la Duchenne, ma possono rallentarne la progressione e migliorare la qualità di vita. La mutazione non senso, essendo ben definita, consente di sviluppare farmaci mirati che possono fare la differenza nei pazienti selezionati. Per questo è fondamentale conoscere il tipo di mutazione genetica presente nel proprio caso, così da accedere a trattamenti personalizzati.
Perché è importante riconoscere una mutazione non senso
Riconoscere una mutazione non senso è cruciale per il percorso terapeutico dei pazienti Duchenne. Conoscere il proprio tipo di mutazione genetica permette di accedere a studi clinici, terapie su misura e strategie di cura innovative. La mutazione non senso è solo una delle tante varianti genetiche, ma rappresenta una delle più studiate grazie alla possibilità di intervenire con farmaci specifici. Parent Project sostiene da anni l’informazione e la sensibilizzazione sulle diverse forme di mutazione puntiforme, per offrire alle famiglie gli strumenti per affrontare con consapevolezza la diagnosi. Comprendere cosa sia un codone di stop prematuro e come influisca sulla produzione della distrofina è un passo fondamentale per guardare con fiducia alla ricerca scientifica e alle sue opportunità.
