COMUNICATO 03.02.09
"Volere danzare", a Tezze sul Brenta uno spettacolo di danza dedicato a Parent Project.
L'appuntamento è per domenica 15 febbraio in occasione della Campagna contro la distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
Un grande evento per tutti gli appassionati di danza classica, hip hop e modern jazz quello organizzato dalle scuole di ballo "Tersicore danza" e "Just Dance studio" e dedicato a Parent Project Onlus, l'associazione di genitori che combatte contro la distrofia muscolare di Duchenne e Becker, in occasione della Campagna di raccolta fondi che si svolge, nel mese di febbraio, in tutto il mondo.
Lo spettacolo di beneficenza, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Tezze sul Brenta, si terrà nella Palestra Comunale di Via Indipendenza (vicino alle scuole elementari) con inizio alle ore 16.
La Campagna "La Distrofia Muscolare di Duchenne è meno rara di quanto immagini." ha come obiettivo quello di finanziare 10 borse di studio a ricercatori italiani che lavorano presso importanti strutture scientifiche, con cui da tempo l'associazione collabora, tra i quali: l'Istituto Cellule Staminali del San Raffaele di Milano, il Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare dell'Università La Sapienza di Roma, il Dulbecco Telethon Institute Fondazione Santa Lucia/EBRI di Roma. Per contribuire alla Campagna si può inviare dal 4 al 25 febbraio 2009 un SMS al numero 48584 da tutti i cellulari Tim, Vodafone, Wind e 3 per donare 1 euro oppure chiamare il numero da rete fissa Telecom per donare 2 euro.
Per informazioni sull'evento, che prevede l'ingresso ad offerta libera, si può contattare il delegato provinciale Anna Toso 3394359155.
La Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker è una
malattia rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita.
Parent Project Onlus, nasce nel 1996 per sconfiggere questa grave distrofia muscolare attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica. In questi anni ha contribuito al finanziamento di più di 50 progetti specifici. Altro obiettivo primario dell'associazione è la formazione e il sostegno per le famiglie coinvolte dalla malattia. Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne, finanziato dall'ISMA (Istituti Santa Maria in Aquiro di Roma), è attivo un servizio gratuito che fornisce informazioni dedicate ai familiari e a tutti gli specialisti interessati all'approfondimento. Il CAD ha aperto una sede regionale in Lombardia, grazie al contributo della Fondazione Peppino Vismara e nelle Marche, grazie al finanziamento della Regione Marche. Nel 2008, con il finanziamento del Ministero della Solidarietà Sociale, saranno aperte due nuove sedi in Sicilia e in Calabria.
Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project è possibile richiederle al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.it
Per sostenere le attività: c/c postale 49412166 BCC Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
Ufficio stampa Parent Project Onlus
Stefania Collet
Cell. 349 5737747 Tel. 06 66.18.28.11
Email ufficiostampa@parentproject.org
COMPLETATO L'ARRUOLAMENTO PER IL TRIAL PTC124
La PTC Therapeutics, Inc. ha annunciato di aver completato la fase di arruolamento di pazienti DMD e BMD con mutazione nonsenso per la sperimentazione clinica di fase 2b con il PTC124. L'arruolamento di 174 pazienti è stato effettuato in 37 diversi centri di 11 diversi paesi nel mondo, tra cui USA, Canada, Australia, Israele e l'Italia.
"Siamo felici di aver completato questa fase preliminare del trial e di essere in anticipo sui tempi previsti - ha dichiarato Stuart W. Peltz, Presidente della PTC Therapeutics - ringraziamo i ricercatori, i coordinatori dello studio, i pazienti e le loro famiglie per gli sforzi fatti".
L'inizio dello studio clinico vero e proprio, della durata di un anno, è ora alle porte. L'elaborazione dei dati con i risultati clinici finali è prevista per l'estate 2010.
La PTC Therapeutics ha inoltre annunciato che al PTC124 è stato assegnato il nuovo nome generico
Ataluren. Nome dato dal United States Names Council e dal the World Health Organization's International Nonproprietary Names Committee.
COMUNICATO 26.01.09
Nuovi servizi alle famiglie pugliesi per affrontare la distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
Il sostegno psicologico e la tutela dei diritti al centro dell'incontro di Parent Project Onlus che avrà luogo a Gravina di Puglia sabato 31 gennaio.
Gravina di Puglia, 26 gennaio 2009 - Si svolgerà sabato 31 gennaio 2009 l'incontro organizzato da Parent Project, l'associazione di genitori che combatte la distrofia muscolare di Duchenne e Becker, per presentare i nuovi servizi dedicati alle famiglie della Puglia.
"Quando le famiglie si trovano improvvisamente ad affrontare una
malattia rara, il problema più grave è che ti trovi davanti ad una malattia che non hai neanche mai sentito nominare e non riesci a capire cosa rappresenterà nella tua vita. - Ha dichiarato Rosaria Marchetti, delegato Regione Puglia - Ancora oggi gli stessi medici o le aziende sanitarie non sanno indicare un interlocutore al quale rivolgersi per trovare informazioni e materiali con i quali documentarsi. Per questo la nostra associazione organizza, in tutta Italia, numerosi incontri che sono indispensabili ai familiari, ma anche agli specialisti e ai fisioterapisti, per mantenersi costantemente aggiornati sugli standard di trattamento terapeutico." - Ha sottolineato il delegato
"C'è molta attesa per questo incontro perchè presenteremo i due nuovi servizi dedicati agli associati di Parent Project: il primo è dedicato alla tutela dei diritti del malato, il secondo offrirà un sostegno psicologico alle famiglie che si trovano ad affrontare molteplici problemi legati alla patologia. Con queste patologie la conoscenza è fondamentale perchè essere informati significa permettere ai nostri figli di diventare adulti e garantire loro un futuro." ha concluso Marchetti
L'evento, che avrà inizio alle ore 15.30, sarà ospitato gratuitamente in una sala del Caffè Risorgimento in Piazza Repubblica, 31 a Gravina di Puglia. Per maggiori informazioni sull'incontro, che è aperto a tutti coloro che sono interessati ad approfondire le tematiche relative alla Distrofia di Duchenne e Becker, si potranno avere contattando il delegato regionale della Puglia Rosa Marchetti ai numeri 3495295219 oppure 3498885510.
La Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker è una malattia rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita.
Parent Project Onlus, nasce nel 1996 per sconfiggere questa grave distrofia muscolare attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica. In questi anni ha contribuito al finanziamento di più di 50 progetti specifici. Altro obiettivo primario dell'associazione è la formazione e il sostegno per le famiglie coinvolte dalla malattia. Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne, finanziato dall'ISMA (Istituti Santa Maria in Aquiro di Roma), è attivo un servizio gratuito che fornisce informazioni dedicate ai familiari e a tutti gli specialisti interessati all'approfondimento. Il CAD ha aperto una sede regionale in Lombardia, grazie al contributo della Fondazione Peppino Vismara e nelle Marche, grazie al finanziamento della Regione Marche. Dal 2006 è iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.
Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project è possibile riceverle telefonando al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.it.
Per sostenere le attività: c/c postale 94255007 BCC di Roma Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
Ufficio stampa Parent Project Onlus Stefania Collet
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COMUNICATO 20.01.09
"La Distrofia Muscolare di Duchenne è meno rara di quanto immagini."
Dal 4 al 25 febbraio manda un SMS al numero 48584 per sostenere la campagna di Parent Project Onlus
L'OBIETTIVO E' DI FINANZIARE 10 BORSE DI STUDIO A RICERCATORI ITALIANI PER MIGLIORARE COSI' LA VITA A MIGLIAIA DI RAGAZZI AFFETTI DALLA PATOLOGIA
In Italia sono 5.000 le persone affette dalla Distrofia di Duchenne e Becker, una malattia genetica che colpisce 1 su 3500 bambini maschi e per cui non esiste ancora una cura specifica.
Parent Project è un'Organizzazione - diffusa in tutto il mondo e fondata in Italia nel 1996 da famiglie che hanno bambini affetti da Distrofia Muscolare Duchenne e Becker - che lavora per accelerare il raggiungimento di una terapia e insieme garantire e diffondere le migliori opportunità di trattamento necessarie a far crescere la qualità della vita della Comunità Duchenne. Parent Project si pone l'obiettivo di sensibilizzare sulle diverse problematiche terapeutiche e sociali derivanti da questa patologia e raccogliere fondi per finanziare la ricerca scientifica.
In particolare quest'anno Parent Project lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite SMS solidale "La Distrofia Muscolare di Duchenne è meno rara di quanto immagini" - che è stata realizzata da Art Attack Advertising - con l'ambizioso obiettivo di finanziare 10 borse di studio necessarie per proseguire il lavoro di giovani ricercatori presso importanti strutture scientifiche, con cui da tempo l'associazione collabora, tra i quali: l'Istituto Cellule Staminali del San Raffaele di Milano, il Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare dell'Università La Sapienza di Roma, il Dulbecco Telethon Institute Fondazione Santa Lucia/EBRI di Roma.
Per sostenere la campagna e il progetto si può inviare dal 4 al 25 febbraio 2009 un SMS al numero 48584 da tutti i cellulari Tim, Vodafone, Wind e 3 per donare 1 euro oppure chiamare il numero da rete fissa Telecom per donare 2 euro.
La causa della malattia è un'alterazione di un
gene localizzato nel cromosoma X che contiene le informazioni per la produzione della
Distrofina, una proteina senza la quale la membrana diventa instabile, portando alla fine la cellula (fibra muscolare) a morire. I bambini, crescendo, si mostrano sempre più deboli arrivando a non camminare più ed essendo costretti su una sedia a rotelle. La degenerazione colpisce in seguito anche il cuore e i muscoli respiratori fino a rendere necessaria la ventilazione assistita. Attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che consente di prolungare la durata della vita e di migliorare le condizioni generali.
Aragorn - Comunicazione, eventi, fundraising per il non profit
Ufficio Stampa Silvia Panzarin
02-46546752 silviapanzarin@aragorn.it
Parent Project Onlus
Stefania Collet
06-66182811 ufficiostampa@parentproject.org
FONDO CLAUDIO BIMBO
Il Fondo Claudio Bimbo nasce con la finalità di contribuire fattivamente alle attività di ricerca affinché si possa in un futuro non lontano trovare la cura contro la distrofia muscolare. Per fare questo viene realizzato, ogni anno, un evento musicale, il Concerto di Natale in collaborazione con gli Ufficiali Giudiziari della Corte d'Appello di Roma.
"Claudio Bimbo era un ragazzo speciale e un caro amico per tanti di noi che oggi facciamo parte dell'associazione e come noi amava la musica ma ci ha lasciato troppo presto. Un suo grande desiderio era poter contribuire ad assicurare una adeguata qualità della vita alle persone malate. Per realizzare questo suo desiderio, è nato un fondo a suo nome all'interno di Parent Project che permette di mantenere vivo il suo ricordo ma soprattutto sia l'occasione, anche per chi non l'ha conosciuto, di trovare un modello da seguire. "- Gianni Buontempi,fondatore del Fondo Claudio Bimbo
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UNA NUOVA STRADA GRAZIE AL “BIGLICANO”
Patricia Furlong, fondatore e presidente di Parent Project Usa, ha annunciato la concessione di un finanziamento al laboratorio del Dr. Justin Fallon presso la Brown University, per proseguire il lavoro che ha svolto nei precedenti vent’anni sul ruolo delle proteine della matrice extracellulare nella organizzazione della superficie delle fibre muscolari.
La ricerca traslazionale che viene svolta in questo laboratorio servirà a sostenere lo sviluppo dir rh-BGN (biglicano umano ricombinante) come terapia della distrofia di Duchenne.
Il Dr. Fallon ha dichiarato: Il nostro laboratorio sta lavorando su un nuovissimo approccio basato sul rilascio sistemico di una proteina della matrice extracellulare l’rh-BGN. Molte caratteristiche di questa proteina suggeriscono che potrebbe rappresentare una terapia efficace della DMD, compreso il fatto che l’rh-BGN combatte la patologia distrofica e migliora la funzione muscolare.
COMUNICATO 18.12.08
"Rumors. Ti piacerebbe saperlo....?" Il 20 e il 21 dicembre 2008, al Paradiso sul Mare di Anzio con lo spettacolo di Arcadialogo a favore di Parent Project.
Un appuntamento da non perdere quello con i giovani attori dell'Associazione Culturale Arcadialogo di Nettuno che mettono in scena la commedia "Rumors. Ti piacerebbe saperlo....?" per ricordare Niko Della Bella, un ragazzo che era affetto dalla distrofia di Duchenne. Un evento di solidarietà che i protagonisti di questo importante progetto culturale nato nella magnifica cittadina laziale, hanno dedicato all'associazione di genitori che combatte contro questa grave forma di distrofia muscolare.
Lo spettacolo, tratto dalla commedia scritta dal famosissimo drammaturgo e sceneggiatore statunitense Neil Simon, racconta quel che accade una sera d'estate nella villa del vice - sindaco di New York dove si attendono gli amici per festeggiare il decimo anniversario di matrimonio di Charlie e Mira Brooke. In puro stile Neil Simon, gli attori raccontano con dialoghi vivaci e battute ciniche, la vicenda che si snoda con ritmi indiavolati che non lasciano spazio a riflessioni ed a intuizioni alcune. Al centro del caos totale, i protagonisti si muovono sul palcoscenico interpretando egregiamente alcune figure simbolo dell'odierna alta borghesia newyorkese con la sua ricercata armonia, in un clima di redditizia e conveniente solidarietà.
L'Associazione Culturale "Arcadialogo" nasce dalla volontà di un gruppo di giovani di Nettuno di creare un anello di congiunzione tra il presente e il passato, ponendo i moderni mezzi di comunicazione al servizio dell'antica arte teatrale. Ne deriva il connubio tra la riscoperta della spontaneità e naturalità della cultura e la trasformazione del linguaggio sociale. L'Associazione si ripropone di restituire al Teatro la sua perduta aura, il dovuto rilievo al vertice del canone artistico, promuovendo tra le sue iniziative, oltre che rappresentazioni teatrali di vario genere quali tragedia, commedia, satira, dramma dell'assurdo, musical, ecc, anche mostre d'arte, concerti musicali, pubblicazioni editoriali, cortometraggi e usufruendo di collaborazioni nei vari ambiti artistici.
Per informazioni sull'evento, che avrà luogo al Palazzo Paradiso sul Mare - Via Antonio Gramsci, 110 ad Anzio - sabato 20 dicembre, alle ore 21 e domenica 21 dicembre alle ore 18, si può contattare l'Associazione Culturale Arcadialogo, che ha sede in Via Monte Nevoso 17 a Nettuno (RM), al numero 3317577542.
La Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker è una
malattia rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita.
Parent Project Onlus, nasce nel 1996 per sconfiggere questa grave distrofia muscolare attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica. In questi anni ha contribuito al finanziamento di più di 50 progetti specifici. Altro obiettivo primario dell'associazione è la formazione e il sostegno per le famiglie coinvolte dalla malattia. Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne, finanziato dall'ISMA (Istituti Santa Maria in Aquiro di Roma), è attivo un servizio gratuito che fornisce informazioni dedicate ai familiari e a tutti gli specialisti interessati all'approfondimento. Il CAD ha aperto una sede regionale in Lombardia, grazie al contributo della Fondazione Peppino Vismara e nelle Marche, grazie al finanziamento della Regione Marche. Nel 2008, con il finanziamento del Ministero della Solidarietà Sociale, saranno aperte due nuove sedi in Sicilia e in Calabria.
Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project è possibile richiederle al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.it
Per sostenere le attività: c/c postale 94255007 BCC Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
Ufficio stampa Parent Project Onlus
Stefania Collet
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DMD: DUE FARMACI PER UN UNICO BERSAGLIO
Armi diverse, stesso obiettivo: due farmaci distinti, che si sono già dimostrati efficaci contro la distrofia muscolare di Duchenne nel modello animale, vanno a colpire lo stesso bersaglio all’interno della cellula muscolare.
È quanto rivela un lavoro italiano pubblicato a fine novembre su PNAS. Lo studio è stato condotto da Claudia Colussi del Centro Cardiologico Monzino di Milano ed è frutto di un’estesa collaborazione con il laboratorio diretto da Pier Lorenzo Puri, ricercatore dell’Istituto Telethon Dulbecco, e il gruppo di ricerca coordinato da Carlo Gaetano del Laboratorio di Patologia Vascolare diretto da Maurizio C. Capogrossi presso l'Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma.
Il lavoro, cofinanziato da Parent Project Onlus, Telethon, Association Francaise contre le myopathie e Muscular Dystrophy Association, dimostra come sia gli inibitori delle deacetilasi sia l’ossido nitrico (NO) agiscano entrambi sulla stessa proteina presente nelle fibre muscolari: l’istone deacetilasi HDAC2, fondamentale per la regolazione di geni implicati nella crescita e nel mantenimento in buona salute delle cellule muscolari scheletriche. Il risultato è molto importante, perché mette in luce una forte correlazione tra due distinte terapie farmacologiche per la distrofia muscolare di Duchenne di cui si sta attualmente valutando l’efficacia sull’uomo.
Entrambe le terapie agiscono a valle del danno genetico responsabile della malattia, ovvero l’assenza o l’alterazione della
Distrofina. Pur non correggendo il difetto, sono infatti in grado di bloccare o quantomeno rallentare l’evoluzione della distrofia, per esempio riducendo la degenerazione e la perdita di massa muscolare e favorendo la rigenerazione dei muscoli. In particolare, gli inibitori delle deacetilasiagiscono ottimizzando un tentativo di riparazione spontanea messo in atto dagli stessi muscoli distrofici, come già dimostrato nel modello animale della malattia in un precedente lavoro degli stessi autori pubblicato su Nature Medicine nel 2006. L’ossido nitrico, invece, ripristina nei muscoli distrofici alcuni segnali interrotti proprio dall’assenza della distrofina, e il recupero di questi segnali determina effetti benefici sovrapponibili a quelli degli inibitori delle deacetilasi.
È importante sottolineare come studi indipendenti pubblicati precedentemente abbiano mostrato come entrambi i trattamenti determinassero l’aumento della massa muscolare attraverso la follistatina, una proteina che stimola la rigenerazione muscolare. Questa osservazione è alla base di nuovi interventi farmacologici per il trattamento delle distrofie muscolari che sono quasi arrivati in fase di sperimentazione sull’uomo.
Rispetto alla terapia genica e cellulare la terapia farmacologica ha un grosso vantaggio: è facile da somministrare e può raggiungere con facilità tutti i muscoli del corpo. Questo vantaggio, però, è anche un limite, perché il farmaco potrebbe provocare effetti collaterali anche gravi su altri organi e tessuti. Ed è proprio in questo senso che il risultato descritto nel lavoro di Colussi apre prospettive incoraggianti: sapere che due farmaci diversi colpiscono in maniera selettiva lo stesso bersaglio indica come siamo di fronte ad una strategia terapeutica specifica, mirata e quindi potenzialmente meno tossica.
A questo punto i ricercatori si muoveranno lungo due strade: da una parte sviluppare nuove molecole ibride (risultato cioè della fusione fra donatori di ossido nitrico e inibitori delle deacetilasi) per ottenere azioni terapeutiche più efficaci e durature nel tempo, dall’altra approfondire identificare il tipo di cellule staminali muscolari e i geni chiave che possono essere manipolati da questi interventi farmacologici, in modo da aumentarne efficacia e specificità.
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Bibliografia: Claudia Colussi, Chiara Mozzetta, Aymone Gurtner, Barbara Illi, Jessica Rosati, Stefania Straino, Gianluca Ragone, Mario Pescatori, Germana Zaccagnini, Annalisa Antonini, Giulia Minetti, Fabio Martelli, Giulia Piaggio, Paola Gallinari, Christian Steinkulher, Emilio Clementi, Carmela Dell’Aversana, Lucia Altucci, Antonello Mai, Maurizio C. Capogrossi, Pier Lorenzo Puri and Carlo Gaetano, “HDAC2 blockade by nitric oxide and histone deacetylase inhibitors reveals a common target in Duchenne muscular dystrophy treatment”. PNAS 2008 105:19183-19187; published online before print December 1, 2008, doi:10.1073/pnas.0805514105
STAMINALI E LINEE GUIDA ANTI-TRUFFA
L'International Society for Stem Cell Research (Isscr) ha stilato le raccomandazioni per regolamentare la sperimentazione clinica basata su cellule staminali e proteggere i pazienti da terapie non consolidate.
Nella scienza non esistono miracoli!
Questo è il messaggio che da anni viene diffuso da ricercatori di tutto il mondo, soprattutto quando si parla di cellule staminali.
Un argomento che, per chi vive nel duro mondo delle malattie genetiche, suscita tante speranze quanto cela insidiosi pericoli. Purtroppo, la diffusione delle “cliniche della speranza” in paesi come la Cina, l'India, la Thailandia, l’Ucraina o il Brasile, sta assumendo una dimensione sempre più incontrollabile, minando la credibilità della scienza stessa. Si tratta di quelle “cliniche”, meglio definibili come “centri di dubbia origine”, in cui per 10-20 mila di euro ti promettono di sconfiggere patologie come la distrofia muscolare o la sclerosi con iniezioni di presunte cellule staminali. Inutile dire che è tutta un’enorme bufala, con conseguenze che potrebbero rivelarsi gravissime.
Le terapie consolidate, infatti, sono ben poche, come il trapianto delle cellule staminali emopoietiche per la leucemia, o di quelle epiteliali per la rigenerazione della pelle e della cornea. Ci sono invece molte cliniche che mettono a rischio i pazienti, approfittando della scarsa consapevolezza del tempo necessario alla ricerca per passare dalla teoria alla pratica.
Per combattere questo torbido mercato delle “false promesse”, e arginare il cosiddetto “turismo da cellule staminali”, la Società Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (International Society for Stem Cell Research - Isscr) ha deciso di stilare delle raccomandazioni contro le truffe a base di staminali. A firmare le linee guida, pubblicate sulla rivista Cell Stem Cell, sono più di trenta scienziati, tra cui anche bioeticisti e tecnici, con un vademecum che serve a mettere in guardia i pazienti consentendogli di distinguere tra sperimentazioni con fondamento scientifico e pericolose truffe. Un secondo obiettivo delle linee guida è di fare chiarezza nella grande confusione che si sta facendo in questo momento sulle potenzialità terapeutiche delle staminali adulte e di quelle embrionali.
Tra gli scienziati coinvolti nella stesura delle Linee Guida compaiono anche quattro italiani: Giulio Cossu del San Raffaele di Milano, noto per i suoi studi sui
mesoangioblasti come fonte di una possibile terapia contro la distrofia muscolare di Duchenne, Elena Cattaneo Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali (UniStem) di Milano, che da anni fa ricerca sulle staminali embrionali e combatte per la libertà di ricerca in quest’ambito, Michele De Luca Direttore del Centro di Medicina rigenerativa dell'Università di Modena e Reggio Emilia, pioniere per gli studi delle cellule staminali epiteliali applicate nella rigenerazione della pelle e nella vista, e Marina Cavazzano Calvo che lavora sulle staminali a Parigi.
Per leggere il documento in inglese pubblicato su "Cell Stem Cell" scaricare il pdf
Linee Guida ISSCR per l'uso clinico delle staminali
Francesca Ceradini
