COMUNICATO 31.08.10

Distrofia di Duchenne: per la Distrofina un ruolo da direttore d'orchestra

Uno studio condotto alla Sapienza Università di Roma, finanziato da Parent Project Onlus e Telethon, rivela una nuova funzione per la proteina alterata in questa grave malattia genetica. La ricerca potrebbe suggerire terapie innovative.
 
Comportamento "intelligente" e non semplicemente meccanico per la distrofina, proteina che manca nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne.  La sua funzione nella cellula sembrerebbe infatti più complessa rispetto a quella finora ipotizzata.
A rivelarlo, sulle pagine della rivista Cell Metabolism*, è il team di Irene Bozzoni, professore ordinario di Biologia molecolare alla Sapienza Università di Roma. Finanziato anche da Telethon e Parent Project Onlus, lo studio fornisce nuovi elementi nella comprensione dei meccanismi di questa grave malattia genetica e suggerisce strategie terapeutiche del tutto innovative.
Nelle persone affette da distrofia di Duchenne si assiste alla morte progressiva delle fibre muscolari, prima a livello di gambe e braccia, poi anche a carico di cuore e apparato respiratorio: questo perché a causa di un difetto genetico le cellule non sono in grado di produrre la distrofina, proteina localizzata sulla superficie delle cellule muscolari in associazione con una serie di altre proteine. Fino a oggi i ricercatori pensavano che la distrofina svolgesse un ruolo puramente meccanico, ovvero che la sua assenza rendesse la membrana più fragile a ogni contrazione e più permeabile a fattori tossici esterni. Con il tempo questo fenomeno porta alla morte delle fibre muscolari e di conseguenza all'instaurarsi di un processo infiammatorio cronico, che a poco a poco sostituisce il muscolo con vere e proprie cicatrici di tessuto fibroso incapaci di contrarsi.
Quello che invece ha dimostrato il gruppo di Irene Bozzoni è che, accanto a questo ruolo strutturale, la distrofina ha anche una funzione più sofisticata, quella di controllare l'attività di altri geni che hanno un ruolo rilevante nello sviluppo della malattia. In particolare si tratta di geni che contengono le informazioni per piccoli RNA (microRNA) capaci di controllare in modo molto preciso alcuni fenomeni rilevanti nella patogenesi della distrofia quali lo stress ossidativo e la fibrosi. A conferma di quanto questi microRNA siano importanti, Bozzoni e il suo team hanno dimostrato come topi distrofici trattati con una terapia in grado di ripristinare soltanto il 10% della quantità fisiologica di distrofina stessero bene anche dopo due anni. Quella piccola quantità di proteina è infatti sufficiente per ripristinare livelli normali di microRNA e quindi un corretto controllo dei geni responsabili della fibrosi e dello stress ossidativo.
Il gruppo di ricerca romano ha quindi identificato per la prima volta il processo attraverso cui la distrofina sia in grado di accendere specifici geni necessari per mantenere in salute i muscoli. Quando questo ruolo "dirigenziale" viene meno, la cellula muscolare si ammala progressivamente. Oltre a dare un grosso contributo alla comprensione della patogenesi di una malattia complessa come la distrofia di Duchenne, questa scoperta suggerisce nuove possibili strategie terapeutiche. «Una volta compreso meglio il funzionamento di questi piccoli RNA» spiega Irene Bozzoni «potremo valutarne il potenziale terapeutico, ovvero se potranno essere utilizzati come farmaci intelligenti in grado di mettere le cellule muscolari sulla strada giusta». Farmaci di questo tipo avrebbero infatti il vantaggio di agire in maniera molto specifica e di esercitare un effetto anche in piccole quantità. «Bisogna però trovare una modalità di somministrazione specifica, per far agire queste molecole solo nelle cellule muscolari», continua Bozzoni. «Ad ogni modo la strada verso la terapia della distrofia di Duchenne passa necessariamente per un approccio combinato, che affianchi più trattamenti capaci nell'insieme di mantenere sane le cellule muscolari e per far sì che raggiungano il corretto livello di maturazione».
*D. Cacchiarelli, J. Martone, E. Girardi, M. Cesana, T. Incitti, M. Morlando, C. Nicoletti, T. Santini, O. Sthandier, L. Barberi, A. Auricchio, A. Musarò, I. Bozzoni, "MicroRNAs Involved in Molecular Circuitries Relevant for the Duchenne Muscular Dystrophy Pathogenesis Are Controlled by the Dystrophin/nNOS Pathway". Cell Metabolism, 2010; http://www.cell.com/cell-metabolism/abstract/S1550-4131(10)00265-2
Per informazioni
Ufficio stampa Sapienza Università di Roma
T (+39) 06 4991 0035 - 0034 stampa@uniroma1.it
Ufficio stampa Telethon Matteo Marchese
T (+39) 06 44015394 ufficiostampa@telethon.it
Ufficio stampa Parent Project Onlus Stefania Collet
T (+39) 06 66182811 ufficiostampa@parentproject.org
ufficiostampa@parentproject.it
Per interviste
Professoressa Irene Bozzoni
T (+39) 06 49912202
M (+39) 335 6404259


IL RUOLO REGOLATORIO DELLA DISTROFINA

ricercatriceIl team di Irene Bozzoni dimostra che la Distrofinacontrolla anche i meccanismi coinvolti in sviluppo e decorso della patologia. Lo studio, condotto sui topi, è stato pubblicato su Cell Metabolism in agosto.
Una ne fa e cento ne pensa, verrebbe da dire. La distrofina che, quando è difettosa, è l'unica imputata per l'insorgenza della distrofia di Duchenne sembra ora avere anche un ruolo 'pensante' per lo sviluppo della patologia, oltre a quello strutturale già noto: non solo costruisce la membrana muscolare ma coordina persino l'attività di altre molecole regolatorie coinvolte nella patogenesi. Lo ha comunicato il team di Irene Bozzoni dell'Università La Sapienza di Roma con uno studio pubblicato ad agosto sulla rivista Cell Metabolism in cui si è dimostrato che la proteina è in grado di controllare l'attività di geni che contengono le informazioni per microRNA coinvolti nello stress ossidativo e nella fibrosi, entrambi processi che identificano il decorso della distrofia portando all'infiammazione cronica e a una muscolatura non più in grado di contrarsi.
Lo studio, cofinanziato da Parent Project Onlus e Telethon, ha dimostrato che una piccola quantità di distrofina è in grado di ripristinare livelli normali di microRNA, determinando una battuta d'arresto nella patogenesi della DMD in topi distrofici trattati. Comprendere come la distrofina non agisca solo da mattone strutturale per la costruzione del muscolo ma si inserisca anche in un meccanismo regolatorio più ampio, significa avere nuovi spunti per una terapia. In questa direzione, potrebbe aprirsi la strada di sfruttare questi microRNA come farmaci specifici che possano contribuire a conservare la cellula muscolare in buona salute.
Comunicato Stampa


LA VOCE DEI PAZIENTI ALL’AGENZIA DEL FARMACO

citatt2Assistenza farmaceutica: le associazioni dei pazientichiedono un maggiore coinvolgimento. E’ quanto scritto all’AIFA (agenzia italiana del farmaco) da Cittadinanzattivaattraverso il Cnamc (Coordinamento Nazionale delle associazioni dei Malati Cronici) e il Tribunale per i diritti del Malato.
Si tratta di un’esigenza messa in risalto dai dati emersi nel IX Rapporto sulle Politiche della Cronicità (qui un estratto), intitolato “Malattie croniche e diritti: zona ad accesso limitato” e che pongono  la questione dell’assistenza farmaceutica come una delle più critiche.
Per questo, con una lettera inviata  al Prof. Guido Rasi, direttore Generale dell’AIFA , Cnamc e Tribunale per i diritti del malato hanno chiesto formalmente  all’Agenzia di “attivare al suo interno una Commissione permanente, composta dalle  Organizzazioni di tutela del Diritto alla Salute e da esponenti dell’Agenzia” per garantire il coinvolgimento dei pazienti nella definizione, implementazione e monitoraggio della politica farmaceutica.
Clicca qui per scaricare la lettera all'AIFA


30 LUGLIO - AGGIORNAMENTO ATALUREN

logo ptcPTC Therapeutics, Inc. July 30, 2010 - Aggiornamento sui Dati Ataluren presentato all’International Congress on Neuromuscular DiseasesIl 20 luglio sono stati presentati all’International Congress on Neuromuscular Diseases da Kate Bushby, (M.D., Action Research Professor of Human Genetics at the Institute of Human Genetics, Newcastle University, United Kingdom) ulteriori risultati dell’analisi sull’efficacia del Trial clinico di Fase 2b con Ataluren nelle mutazioni nonsense nella Distrofia Muscolare Duchenne/Becker (nmDBMD). Le analisi hanno mostrato che, in media, i pazienti trattati con la bassa dose di Ataluren hanno avuto migliori punteggi nelle valutazioni di efficacia rispetto ai pazienti trattati con la dose alta di Ataluren o con il placebo. Questo suggerisce che il rapporto tra la dose e l’efetto di Ataluren sia caratterizzato da una curva a campana o ad U rovesciata, un fenomeno che non è limitato all’Ataluren ma che è stato osservato anche in altri farmaci in altre malattie.• I Pazienti trattati con la bassa dose di Ataluren al termine dello studio hanno percorso una distanza media di 29 metri (circa 95 piedi) in più durante i 6 minuti rispetto a quelli trattati con placebo. Il “primary endpoint”, cioè la principale valutazione per lo studio, è stato il cambiamento nella distanza percorsa durante 6 minuti (6MWD), dall’inizio fino a 48 settimane. Al termine dello studio (48° settimana) questo cambiamento è stato, in media, migliore di 29 metri nei pazienti trattati con la bassa dose di Ataluren rispetto ai pazienti trattati con placebo o con la dose alta di Ataluren. Questo cambiamento osservato di 29 metri è stato di un metro in meno rispetto ai 30 metri che erano stati definiti un cambiamento clinico rilevante nel protocollo dello studio. Il miglioramento tra i pazienti trattati con la dose bassa di Ataluren comparato con i pazienti trattati col placebo è stato generalmente consistente e non correlato all’età, all’uso di corticosteroidi, o alla capacità di camminare all’inizio dello studio. Con l’aiuto di esperti di statistica, le analisi statistiche predefinite dei risultati relativi alla distanza percorsa durante 6 minuti (6MWD), sono state raffinate per poter affrontare la complessità dei dati. Le analisi raffinate hanno mostrato una tendenza positiva (p=0.0628) a favore del gruppo che ha assunto la dose bassa di Ataluren rispetto al gruppo trattato con placebo. La variabilità maggiore di quella prevista, nella distanza percorsa durante 6 minuti (6MWD), dovuta ad un diverso grado di progressione della malattia, ha ridotto la possibilità di dimostrare, mediante le analisi predefinite, la significatività statistica nei livelli convenzionali.
• In base all’analisi della distanza percorsa durante 6 minuti (6MWD), i Pazienti trattati con una bassa dose di Ataluren hanno mostrato un grado di progressione della malattia significativamente inferiore. In questo studio, la progressione della malattia è stata definita attraverso risultati della distanza percorsa durante 6 minuti (6MWD) che erano stabilmente almeno il 10% inferiori rispetto a quelli dell’inizio dello studio. Alla fine dello studio (48° settimana) la malattia è progredita in più del 48% dei pazienti trattati con la dose alta di Ataluren e con il placebo, mentre solo nel 26% dei pazienti trattati con la dose bassa di Ataluren (p=0.039). Questa analisi era predefinita.
• Alla 48° settimana sono state osservate delle tendenze positive nella funzione muscolare e nella forza nei pazienti trattati con la dose bassa di Ataluren rispetto ai pazienti trattati con placebo. In questo studio, la funzione muscolare e la forza sono state misurate mediante test funzionali e miometria ad intervalli stabiliti. La grandezza dello studio non è stata sufficientemente grande per dimostrare una significatività statistica in queste valutazioni secondarie (secondary outcome measures). Ulteriori analisi di efficacia dei dati, oltre a valutazioni secondarie aggiuntive, sono attualmente in corso. PTC Therapeutics e Genzyme forniranno aggiornamenti quando saranno disponibili nuove informazioni.
In aggiunta, PTC ha esaminato la fattibilità di un percorso di sperimentazione su singoli individui condotto da ricercatori (investigator-initiated individual INDs - Investigational New Drug application) per pazienti affetti da Distrofia Muscolare Duchenne e Becker con mutazioni nonsenso, che siano stati trattati con Ataluren in un precedente trial clinico PTC ed in un sito di sperimentazione negli Stati Uniti. I pazienti affetti da Distrofia Muscolare Duchenne e Becker con mutazioni nonsenso che siano stati trattati con Ataluren in un precedente trial clinico PTC in un sito di sperimentazione negli Stati Uniti, possono scegliere se discutere i benefici individuali ed i rischi associati con questo meccanismo con il proprio responsabile del trial.
Trad. Filippo Buccella
 


COMUNICATO 28.07.10

Musica contro la distrofia: due date a Castel Sant’Angelo

Gli E42, eredi degli Elettrojoyce, si esibiranno sabato 31 luglio in favore di Parent Project Onlus. Domenica sarà la volta  di Valerio Sanzotta, cantautore che si impose all’attenzione della critica nel 2008 con “Novecento”, dolente ballata sul secolo appena trascorso.

Questo fine settimana a “Letture d’estate lungo il fiume e tra gli alberi” la musica sostiene la ricerca scientifica. Sabato alle 21.30 gli E 42 porteranno sul palco il loro ultimo album, “L’uomo Celeste” (Cantoberon/Audioglobe), uscito da pochi mesi, e offriranno al pubblico una serata dalle atmosfere in bilico tra new wave, eco post-punk e nuova canzone d'autore.
Sonorità diverse, che spaziano dalle influenze del cantautorato italiano al folk americano, passando per Tom Waits, domenica 1 agosto, alle 20.30 con il live di Valerio Sanzotta. Il cantautore romano è già da tempo sostenitore di Parent Project, alla quale nel 2002 ha dedicato il suo Cd d’esordio “migrazioni di Memoria”.
Continua dunque la partecipazione di Parent Project Onlus a “Letture d’estate lungo il fiume e tra gli alberi”. L’associazione infatti, è presente tutti i giorni a Castel sant’Angelo con un proprio spazio espositivo, e partecipa alla rassegna Domeniche di Cintura presentando artisti che da anni ne sostengono l’ attività. Domeniche di Cintura sono un iniziativa di Mulab, associazione no profit che si occupa di promozione, consulenza e formazione nel settore della Industria Culturale indipendente nonché partner italiano di STEP, (Supporting Talent to Employment Education Enterprise Programme) programma europeo di cultura e formazione, che proprio sabato 31 a Castel Sant’Angelo celebra la sua giornata finale.
La Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker è una malattia rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una èquipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita.
Parent Project Onlus, nasce in Italia nel 1996 per sconfiggere questa grave distrofia muscolare attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica. Altro obiettivo dell’associazione è la formazione e il sostegno per le famiglie coinvolte dalla malattia. Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne (CAD) è attivo un servizio gratuito che fornisce informazioni dedicate alla Comunità Duchenne. Il CAD, che risponde al Numero Verde 800 943 333, ha aperto una sede regionale in Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria.
Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project Onlus è possibile richiederle al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.itPer sostenere le attività: c/c postale 94255007 BCC Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775.
Ufficio stampa Parent Project Onlus
Stefania Collet - ufficiostampa@parentproject.org
Francesca Bottello -  press@parentproject.org
Tel. 06 66.18.28.11


COMUNICATO 21.07.10

Torna Effetto Venezia, la tradizionale festa d'estate livornese che anche quest'anno ospita la Solidarietà.

Tra le associazioni benefiche presenti anche Parent Project Onlus, l'associazione di genitori che lotta contro la distrofia muscolare di Duchenne e Becker.  
 
 
Un programma ricco di cultura e spettacolo che, dal 30 luglio all'8 agosto, accoglierà i livornesi e i turisti con eventi musicali, cibo, mercati e solidarietà. Effetto Venezia è la tradizionale festa d'estate, che ogni anno si svolge nei primi giorni d'agosto e che vede numerose iniziative animare i canali, le piazzette e i ponti di questo suggestivo angolo della città toscana che, proprio per queste sue caratteristiche, venne chiamato "La Nuova Venezia".
 
Nell'antico quartiere di Livorno, ci saranno bancarelle di artigiani e dei collezionisti del modernariato, burattini e animatori di strada, mostre e affascinanti escursioni in battello nei "Fossi Medicei", i canali che costeggiano e coronano la manifestazione. Per tutta la durata dell'evento, saranno presenti i volontari di Parent Project Onlus che daranno informazioni sulla patologia, sui servizi offerti alle famiglie e dove sarà possibile trovare tante occasioni  per contribuire a finanziare la ricerca di una cura.
 
Parent Project Onlus, è un progetto di genitori nato in Italia nel 1996 per sconfiggere la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita. Obiettivi primari dell'associazione sono il finanziamento diretto della ricerca scientifica e la formazione dedicata alle famiglie coinvolte dalla malattia e a tutta la Comunità Duchenne. Per questo, dal 2002, è attivo il Centro Ascolto Duchenne (CAD) che elabora progetti d'informazione dedicati ai familiari e a tutti gli specialisti interessati ad un approfondimento. Il CAD, che risponde al Numero Verde 800 943 333, ha sede in Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria.
 
Per informazioni sulle attività di Parent Project Onlus in Toscana si può contattare il Delegato Regionale Alberto Basiricò al numero 0586.898544
 
Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project Onlus è possibile richiederle al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.it
Per sostenere le attività: c/c postale 94255007 BCC Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
 
Ufficio stampa Parent Project Onlus
Stefania Collet
349 5737747 email ufficiostampa@parentproject.org
Francesca Bottello
Tel. 06 66.18.28.11 email press@parentproject.org
 


NAPOLI OSPITA LE MALATTIE NEUROMUSCOLARI

assemblea2Si è svolta ieri pomeriggio la sessione dedicata alla DMD/DMB nell'ambito del XII Congresso Internazionale sulle Malattie Neuromuscolari a Napoli. L'evento, che si concluderà domani 22 luglio, rappresenta un'occasione di aggiornamento e dibattito sulle malattie neuromuscolari e richiama i ricercatori di punta e gli specialisti del settore in Europa e oltreoceano.
All'appuntamento erano presenti volti noti a Parent Project, comeAnnemieke Aartsma-Rus dell'Università di Leiden (Olanda) e Steve Wilton dell'Università della Western Australia, che sono intervenuti, rispettivamente, sullo stato dell'arte della terapia con AON e dello sviluppo clinico del morfolino per l'Exon skipping. E' intervenuta anchePTC Therapeutics con una presentazione della fase IIb della sperimentazione di Ataluren, dichiarando che l'analisi dei dati è ancora in corso. Non ci sono, quindi, nuovi risultati sul trial né anticipazioni sugli sviluppi futuri. Per le famiglie che vi hanno preso parte e per chi è interessato, Parent Project sta raccogliendo le domande da rivolgere, in una fase successiva, a Stuart Peltz, Presidente e Direttore Esecutivo di PTC, per risolvere eventuali perplessità.
Nessuna novità sui trial che coinvolgono Parent Project, di cui monitoriamo ogni aggiornamento scientifico. La manifestazione di Napoli è stata comunque l'ennesima occasione importante per parlare di Duchenne e Becker e per dare una testimonianza di quante persone sono coinvolte, ogni giorno, nella ricerca di una terapia.
Per saperne di più:
Exon sxipping:una strategia contro la DMD


MESSINA: INFORMAZIONI SU DUE STUDI PILOTA

infoIn questi giorni stiamo ricevendo da parte di alcuni genitori, delle richieste di chiarimento in merito alla partecipazione di alcuni ragazzi a due studi, condotti dalla dott.sa Sonia Messina e dal dr. Giuseppe Vita presso il Policlinico Università di Messina. Riportiamo le informazioni aggiornate relative alle sperimentazioni che avranno inizio nei prossimi mesi, al termine della fase di reclutamento prevista alla fine di agosto.
Il primo studio riguarda la validazione di una nuova metodica di RMN(Risonanza Magnetica Nucleare) muscolare per la quantificazione del grasso, un esame che ha la durata di circa 10-15 minuti. Il secondo è uno studio pilota sull’utilizzo del Flavocoxid nella DMD che è stato presentato alla Commissione internazionale del TREAT-NMD (TACT) e si basa sui risultati ottenuti sul topo mdx. Questo studio è stato presentato dalla dott.sa Messina a febbraio, in occasione della Conferenza Internazionale di Parent Project a Roma (qui potete vedere l'intervista a Sonia Messina realizzata durante la Conferenza).
Entrambi gli studi vedranno coinvolti solo pochi pazienti in quanto volti alla validazione della tecnica per quanto riguarda la RMN ed a testare la sicurezza per quanto concerne il Flavocoxid. Dopo la presentazione a TACT, la dott.sa Sonia Messina ha chiesto a Parent Project Onlus di comunicare alle famiglie associate residenti in Sicilia e in Calabria, la possibilità di partecipare ai due studi.
La richiesta di informare le famiglie solo in una limitata area geografica, è legata alle dimensioni ridotte dello studio (che, ricordiamo, è uno studio pilota) e all’esigenza di evitare la fatica di lunghi spostamenti in questa fase in cui non ci sono benefici. Qualora i risultati di questo studio pilota confermino i dati positivi, si prevede di realizzare un progetto Multicentrico che coinvolgerà un numero più elevato di pazienti.
Per maggiori informazioni potete scaricare la lettera inviata nei mesi scorsi alle famiglie  siciliane e calabresi dove troverete anche i riferimenti della dott.sa Sonia Messina.
Scarica la lettera


COMUNICATO 15.07.10

Ad "Approdo alla lettura" sbarcano i doppiatori solidali

Appuntamento a Ostia in riva al mare, la sera di domenica 18 luglio, per la presentazione  del breve corto animato sulla distrofia di Duchenne che, realizzato negli Stati Uniti da BrainPOP per Parent Project Muscular Dystrophy, è stato portato in Italia grazie alla collaborazione tra Parent Project Onlus e la Award Network. 
Uno strumento leggero e immediato che, attraverso le innumerevoli possibilità offerte dalla multimedialità, permette anche ai più giovani di iniziare a conoscere e comprendere un tema delicato come quello di una patologia genetica.
Nell’ambito della rassegna “Voci al sole” alle 21.30, la Award Network parlerà dunque della sua scelta di diventare la voce di Parent Project Onlus, l’associazione di genitori che da anni si batte contro la distrofia muscolare di Duchenne. A raccontare il senso di questa iniziativa, sarà Andrea Ward, direttore artistico della Award Network, nonché voce, tra gli altri, di Andy Garcia e David Duchovny. Insieme a lui, ci saranno Fabio Amanti di Parent Project Onlus, il dottor Emanuele Mian e Cinzia Lacalamita, autrice del libro “Daniele - Storia di un bambino che spera” (e. Aliberti) che, scritto per raccogliere fondi in favore della ricerca scientifica è diventato in breve un piccolo caso editoriale.
Parent Project Onlus, è un progetto di genitori nato in Italia nel 1996 per sconfiggere la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita. Obiettivi primari dell’associazione sono il finanziamento della ricerca scientifica e la formazione dedicata alle famiglie coinvolte dalla malattia e a tutta la Comunità Duchenne.
Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne (CAD), è attivo un servizio gratuito che fornisce informazioni dedicate alla Comunità Duchenne. Il CAD, che risponde al Numero Verde 800 943 333, ha aperto una sede regionale in Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria
Maggiori informazioni sui progetti nazionali è possibile riceverle telefonando al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.it Per informazioni sul Registro Pazienti DMD/DMB www.registrodmd.it  Per sostenere le attività: c/c postale 94255007 - BCC Ag. 19 di Roma IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
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