Nuovi progressi nell'editing genomico CRISPR per la distrofia muscolare di Duchenne

La tecnica di editing genomico nota come CRISPR è un approccio rivoluzionario per il trattamento delle malattie genetiche. Tuttavia, questa metodologia deve ancora essere messa a punto prima di arrivare a una possibile applicazione sull’uomo. Un team di ricercatori statunitensi ha identificato e superato un ostacolo della tecnica che potrebbe gettare le basi per future possibili terapie per la DMD. Lo studio è stato pubblicato lo scorso dicembre sulla rivista scientifica “Journal of Clinical Investigation Insight”.

Il meccanismo di azione di Crispr/Cas9 si basa su due elementi: un enzima deputato al taglio del DNA (Cas 9) e una molecola guida (gRNA) che indica il punto preciso in cui tagliare. La tecnica è stata infatti paragonata a una forbice veicolata da un sistema GPS. Lo scopo è di correggere le mutazioni presenti sul gene della distrofina e di indurre così la produzione della proteina che è assente nella DMD. Per effettuare questa “operazione genetica” il sistema Crispr/Cas9 viene veicolato nell’organismo mediante gli stessi vettori virali utilizzati per la terapia genica (gli AAV, virus adeno-associati). La differenza rispetto alla terapia genica è che con l’editing non serve veicolare un “gene terapeutico” all’interno delle cellule, bensì si veicola il sistema di “correttore di bozze” che va a modificare il gene direttamente dove si trova. I diversi studi preclinici effettuati fino a oggi per la Duchenne sono stati condotti rimuovendo alcune mutazioni presenti nel gene della distrofina su cellule prelevate da pazienti DMD, su topi o cani modello per la distrofia muscolare. Nel caso della distrofia muscolare di Duchenne, il compito è particolarmente difficile perché le possibili mutazioni sono migliaia e occorre quindi un metodo di editing estremamente flessibile.

Per studiare le potenzialità del sistema Crispr/Cas9 per la DMD il gruppo di ricerca guidato da Dongsheng Duan, presso la School of Medicine dell'Università del Missouri, ha condotto gli esperimenti su topi mdx, il modello murino per la distrofia muscolare di Duchenne. I ricercatori hanno somministrato CRISPR per via endovenosa in topi di 6 settimane e hanno seguito gli effetti fino all’età di 18 mesi. Inizialmente hanno utilizzato il protocollo standard, ovvero somministrando le molecole Cas9 e gRNA in proporzioni uguali. Una prima analisi dei risultati ha mostrato buoni risultati a breve termine (nel periodo successivo al trattamento) ma scarsi risultati a lungo termine (a 18 mesi). In quest’ultimo caso, non è stato evidenziato alcun ripristino della distrofina nel muscolo scheletrico, è stato evidenziato un basso livello di ripristino nel cuore e il trattamento non è riuscito a rallentare la progressione della malattia. Durante la revisione dei risultati il team ha evidenziato un deperimento sproporzionato di gRNA (è stato osservato che la quantità di Cas9 era fino a 6-7 volte maggiore di quella di gRNA) il che significa che le molecole guida non sono sufficienti per dire a Cas9 dove tagliare. Fenomeno che spiega bene i risultati ottenuti: il sistema di editing mostra una buona efficienza nel breve periodo successivo alla somministrazione ma i suoi benefici non riescono a perdurare nel tempo in tutti i muscoli del corpo. I ricercatori hanno quindi deciso di modificare il protocollo sperimentale, incrementando la quantità di gRNA rispetto a quella di Cas9. Questa nuova strategia ha aumentato significativamente il ripristino della distrofina nel muscolo scheletrico e cardiaco e ridotto la fibrosi muscolare nei topi a 18 mesi. Risultati che si sono tradotti in un miglioramento della funzione muscolare e cardiaca.

"Crispr essenzialmente elimina la mutazione e ricuce il gene", ha detto Duan. “Per fare questo, le forbici molecolari devono sapere dove tagliare. Il punto preciso di taglio è contrassegnato da una molecola “bandiera” chiamata gRNA. Siamo stati sorpresi di scoprire che aumentando la quantità di bandiere, potremmo estendere l'efficacia della terapia dai tre ai 18 mesi nel nostro modello murino". Questi risultati suggeriscono che la quantità di gRNA è un fattore limitante per la terapia sistemica a lungo termine con Crispr. "Abbiamo dimostrato che questa barriera può essere superata aumentando e ottimizzando le dosi di gRNA. Questo rappresenta un’interessante prospettiva di miglioramento per le strategie terapeutiche nel campo della Duchenne e riteniamo che possa avere implicazioni importanti nell’uso di CRISPR per una serie di differenti patologie".

Il gruppo di Duan ha inoltre indagato su un ulteriore importante problema dell’editing: la possibilità da parte di Cas9 di compiere errori sistematici tagliando in altri siti del DNA e causando così effetti inaspettati (i cosiddetti effetti off-target). I ricercatori hanno perciò eseguito un sequenziamento approfondito sui siti target e sui siti off-target previsti da un algoritmo apposito. Il team ha riportato nella pubblicazione scientifica di non aver trovato modifiche significative di tipo “off-target”. I ricercatori continueranno a testare e perfezionare l’approccio nel topo prima di passare ad altri modelli animali. Sono fiduciosi che, con ulteriori studi, questa intuizione possa aiutare a gettare le basi per allargare gli orizzonti dell'editing genomico nel campo della DMD.

A cura dell’Ufficio Scientifico Parent Project onlus

Potete scaricare la pubblicazione scientifica al seguente link 


Un appello al Ministro Grillo sul non profit e sui farmaci orfani 

Parent Project onlus è una tra le oltre 50 realtà firmatarie di un appello rivolto al Ministro della Salute, Giulia Grillo, in relazione alle misure della nuova Legge di Bilancio che penalizzano due volte le associazioni di pazienti con malattie rare. L’appello riguarda due importanti punti: una norma che, annullando un precedente sconto, di fatto causerà l’aumento della tassazione IRES, dal 12 al 24%, e la modifica della norma che tutelava gli investimenti sui  farmaci orfani.
 
 
Le associazioni segnalano di essere state colpite dalla norma che penalizza alcune importanti realtà del terzo settore attraverso l’aumento di fatto della tassazione IRES che, da quanto previsto, raddoppierebbe dal 12 al 24% - con l’annullamento dello “sconto” vigente in precedenza -  per gli istituti di assistenza sociale, società di mutuo soccorso, enti ospedalieri, di assistenza e beneficenza, corpi scientifici, fondazioni e associazioni scientifiche. Realtà non profit cruciali in un  settore povero di ricerca e specifica assistenza come quello delle malattie rare.
 
Le malattie rare, inoltre, sono state e saranno ulteriormente penalizzate dalla modifica della norma che tutelava tutti i farmaci orfani esonerandoli dal pagamento del payback: una misura di incentivo adottata in tutta Europa e attuata da anni nel nostro Paese.
 
 
Qualche elemento di base per capire meglio la complessa tematica dei farmaci orfani:
 
Nell’Unione Europea, secondo il regolamento (CE) 141/2000 (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32000R0141), sono definiti “Orfani” quei farmaci che rispondono a tre criteri obbligatori:

  1. essere indicati per una patologia che mette in pericolo la vita o debilitante in modo cronico;
  2. essere indicati per una condizione clinica rara, definita da una prevalenza di non più di 5 soggetti ogni 10 mila individui, calcolata a livello dell'Unione europea;
  3. non devono essere disponibili trattamenti validi o, se sono già disponibili dei trattamenti, il nuovo farmaco deve rappresentare un beneficio clinico significativo:

 
Si definiscono, invece, farmaci “orphan-like” i farmaci orfani “di fatto” ma privi della dicitura perché approvati prima del regolamento europeo che ne ha introdotto la definizione.
 
I farmaci orfani e “orphan like” hanno bisogno di incentivi perché, in loro assenza, è improbabile che possano essere sviluppati e commercializzati: lo scarso numero di pazienti rende non redditizio l’investimento necessario.
 
Il pay-back è un meccanismo attraverso il quale le aziende farmaceutiche partecipano alla spesa per farmaci del settore pubblico. La legge dello Stato stabilisce, in sostanza, qual è il tetto massimo per la spesa farmaceutica pubblica. Se questo tetto viene sforato dalle varie regioni italiane, l’eccesso di spesa viene ripianato dalle aziende del settore farmaceutico. In precedenza i farmaci orfani – e “orphan like” – erano integralmente esclusi da questa ripartizione dei costi; le aziende produttrici di questi farmaci non dovevano versare per essi alcuna quota del payback.
 
Cosa cambierà?
 
Con la nuova Legge di Bilancio, le aziende farmaceutiche che producono alcuni tipi particolari di farmaci nel settore dei cosiddetti “orfani” – i cosiddetti orphan-like e quelli che hanno perso l’esclusività di mercato – verranno ora ricomprese nel meccanismo di payback, per cui dovranno concorrere al ripianamento dello sforamento dei tetti previsti per la spesa farmaceutica, subendo quindi un danno economico. Questo comporterà una penalizzazione per le aziende che operano in questo settore, per lo più di dimensioni ridotte, al contrario dei tempi di sviluppo che sono più lunghi, il che comporta per esse un rischio di fallimento maggiore.
 
Questa norma – come ha sottolineato Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttrice dell’Osservatorio sulle Malattie Rare a seguito dell'approvazione della nuova Legge di Bilancio - era stata pensata come contributo di solidarietà da parte delle multinazionali farmaceutiche più grandi verso le piccole e medie aziende biotech impegnate nella ricerca nel settore. La nuova legge fa venire meno sia questo principio di solidarietà, sia il principio che i farmaci orfani di ogni tipo siano da tutelare.
 
I firmatari dell'appello temono che la penalizzazione economica di questi farmaci possa avere forti ripercussioni, sia nella disponibilità dei farmaci stessi, sia nella possibilità per le aziende di sostenere - come avviene oggi - programmi di assistenza e di supporto che concorrono a migliorare la qualità di vita dei pazienti che convivono con malattie rare.
 
Di seguito l'appello firmato da Parent Project onlus:
MALATI RARI SCRIVONO AL MINISTRO GRILLO 
 
Per approfondire
 
Potete leggere il Dossier realizzato dall’Osservatorio farmaci Orfani che illustra in maniera chiara quale sarà l’impatto della legge di Bilancio sul settore dei farmaci orfani http://www.osservatoriofarmaciorfani.it/pubblicazioni/dossier-limpatto-della-legge-di-bilancio-sul-settore-dei-farmaci-orfani/
Potete anche consultare le due interrogazioni parlamentari, ufficialmente pubblicate, dell’On. De Filippo, (ex sottosegretario con delega alle Malattie Rare) http://www.camera.it/leg18/410?idSeduta=0107&tipo=atti_indirizzo_controllo&pag=allegato_b#si.5-01175 e della Sen. Paola Binetti (presidente dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare) http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1093843
Per approfondire ulteriormente l'argomento potete leggere l'articolo dell’Osservatorio Malattie Rare "Farmaci orfani: scoppia la polemica sulla legge di bilancio" https://www.osservatoriomalattierare.it/politiche-socio-sanitarie/14329-farmaci-orfani-scoppia-la-polemica-sulla-legge-di-bilancio
 
 
 


Un pranzo insieme per combattere la distrofia

Domenica 27 gennaio, dalle ore 12.30, si svolgerà un pranzo solidale a sostegno di Parent Project, organizzato nell'ambito del Dys-Trophy Tour.
L'iniziativa si terrà presso i locali della Cappella Sant'Anna, in via della Lite, 7 a Torre Jacova - Roma.
Il menù prevede antipasto all'italiana, primo, secondo, contorno, dolce e bevande; le donazioni raccolte verranno devolute a Parent Project. L'offerta minima richiesta è di 20 euro per gli adulti, di 10 euro per i bambini dai 3 agli 8 anni.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare:
Paolo - tel. 333/2305455
Maria Rosaria 328/5347684
Roberto 338/1851408
 


“Le vere ricchezze” in scena a Treviso per combattere la distrofia

 
Un appuntamento per sostenere la ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker
 
Sabato 19 gennaio 2019
Auditorium “Luigi Stefanini”
Viale 3° Armata, 35 – Treviso
Ore 20.45
Ingresso libero
 
 
Sabato 19 gennaio, alle 20.45, andrà in scena all’Auditorium “Luigi Stefanini” di Treviso  lo spettacolo “Le vere ricchezze”, diretto da Alberta Toninato e messo in scena dalla compagnia Bottegavaga.
L’evento si svolge in collaborazione con il Comune di Treviso.
Le donazioni raccolte saranno devolute a Parent Project onlus, associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, per sostenere la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker e le attività di affiancamento alle famiglie che convivono con la patologia.
Lo spettacolo sarà introdotto da Stefano Mazzariol, vice presidente e delegato territoriale per Treviso dell'associazione, che presenterà brevemente le attività della onlus e illustrerà le finalità dei fondi raccolti.
Lo spettacolo è liberamente ispirato a Les vraies richesses di Jean Giono.
 
La trama
 
In un villaggio di campagna le donne riprendono possesso del forno comune, dove cucinano per tutti il pane fatto col grano dei loro campi, anziché venderlo a chi specula sul lavoro dei contadini.
Questa presa di coscienza del loro potere e del loro stretto rapporto con la terra, porta gli abitanti del villaggio a prendere (o meglio, riprendere) contatto con qualcosa di antico: si risvegliano, scoprono i loro desideri più profondi e la parte più nascosta del loro animo: il Daimon. Ogni personaggio si racconta al pubblico accompagnato da un essere, unico e irripetibile: è la sua parte segreta, divina o animalesca, che li sprona, li asseconda o li contrasta.
Sopraffatti da questa trasformazione gli abitanti del villaggio festeggiano la loro piccola rivoluzione in una sorta rito collettivo.
 
La compagnia
 
Bottegavaga è una Compagnia – fondata da Alberta Toninato e Vanni Carpenedo – che crea spettacoli e organizza corsi di teatro a Venezia, per residenti e per un turismo culturale ed esperienziale. È un piccolo spazio espositivo vicino a San Giacomo dall’Orio, in Ruga Bella 1078/b. È un sito dove si possono leggere racconti e poesie, ascoltare audiofiabe e canzoni d’autore, dove si coltivano storie e progetti per bambini e per adulti che si ricordano di essere stati bambini.
Per maggiori informazioni: www.bottegavaga.it
 
Per informazioni e prenotazioni:
 
Stefano Mazzariol – Tel. 333/6429879
 
www.parentproject.it
 
 


Al via la XVII Conferenza Internazionale sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker

Tre intensi giorni di approfondimento a 360 gradi su ricerca, trattamenti ed esperienze di chi convive con questa grave malattia rara

Da venerdì 15 a domenica 17 febbraio 2019

Ergife Palace Hotel

Via Aurelia, 619 - Roma

Si svolgerà dal 15 al 17 febbraio 2019, presso l’Ergife Palace Hotel di Roma, la XVII Conferenza Internazionale sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker (DMD/BMD), organizzata da Parent Project onlus, l’associazione di pazienti e genitori di bambini e ragazzi che convivono con questa patologia genetica rara.

Centinaia di partecipanti dall’Italia e da varie nazioni saranno presenti a questo significativo appuntamento, che annualmente raduna pazienti, familiari, volontari, medici e ricercatori, aziende del settore farmaceutico, una varietà di attori coinvolti, a vario titolo, dalla tematica della DMD e BMD.

Il programma della Conferenza si fa ogni anno più ricco e variegato, per includere, oltre agli approfondimenti scientifici che ne costituiscono il cuore, numerosi momenti di approfondimento su tematiche ed esperienze legate all’ambito sociale e della vita quotidiana, per venire sempre più incontro a bisogni ed interessi dei giovani e giovanissimi pazienti e delle famiglie, riflettendo la complessità del loro vissuto.

“Cambiare il mondo è un gioco di squadra: quando partecipare fa la differenza" è il claim che accompagnerà la Conferenza. «Ogni anno, ad ogni nuova Conferenza, ascoltiamo sempre piccole, grandi novità per i nostri figli» spiega Luca Genovese, presidente di Parent Project onlus. «È davvero un mondo in continua evoluzione. La Conferenza è un momento nel quale tutta la comunità Duchenne e Becker, riunita ed unita, riesce davvero a cambiare il corso delle cose per i nostri ragazzi.»

Nelle giornate di sabato e domenica l’attenzione verrà focalizzata sugli sviluppi nella ricerca scientifica, in particolar modo sugli studi clinici in corso e in avvio a livello internazionale finalizzati a validare quanto prima possibile quella o quelle terapie che purtroppo ad oggi ancora non sono disponibili per i pazienti Duchenne e Becker. Si tratteranno vari filoni tematici in questo ambito: dagli ultimissimi aggiornamenti sulle terapie sperimentali più innovative quali la terapia genica, la terapia cellulare e l’editing genomico, sulle quali la comunità Duchenne nutre molte aspettative, alle terapie avanzate che mirano all’RNA per il ripristino della distrofina, fino alle terapie farmacologiche più “classiche” che mirano a rinforzare i muscoli e a contrastare l’infiammazione caratteristica della patologia.

Quest’anno uno spazio verrà dedicato al finanziamento della ricerca di base, da sempre un pilastro della mission di Parent Project, e verranno presentati dei video per illustrare brevemente i circa 15 progetti di ricerca attualmente finanziati dall’associazione. Inoltre, come nella scorsa edizione, la conferenza rappresenterà un’opportunità di visibilità e riconoscimento per i giovani ricercatori e giovani clinici che muovono i primi passi nel campo della DMD e BMD. A loro sarà dedicata una Sessione Poster, abbinata ad un concorso con una giuria di esperti che premierà i migliori poster scientifici e la migliore divulgazione scientifica. I vincitori saranno annunciati e premiati sabato sera.

Domenica 17 febbraio, dalle 15, dopo la chiusura dei lavori della Conferenza Internazionale si svolgerà, presso la stessa sede, un meeting dedicato alla distrofia muscolare di Becker (BMD). È il secondo anno che Parent Project organizza in Conferenza questo importante appuntamento per le famiglie e i pazienti Becker, durante il quale verranno illustrati i diversi aspetti della gestione clinica della patologia e le sperimentazioni in corso.

La vita quotidiana, nelle sue tante sfaccettature, e l’esperienza di pazienti e famiglie che convivono con la patologia saranno al centro in diversi momenti dell’evento.

Venerdì 15 febbraio dalle 15.00 si svolgeranno le sessioni parallele in lingua italiana: una serie di gruppi di discussione dedicati a diverse tematiche strettamente legate alla vita quotidiana – fisioterapia motoria e respiratoria, aspetti nutrizionali, integrazione scolastica, ruolo dei fratelli di bambini o ragazzi affetti dalla patologia, pianificazione delle gravidanze per le donne portatrici, affettività e sessualità, barriere architettoniche, leggi e diritti.

Sabato e domenica, in plenaria, diverse tavole rotonde andranno a sviluppare tematiche di interesse generale che riguardano la patologia. Si inizierà sabato mattina con uno spazio dedicato alle problematiche che talvolta sono correlate con la DMD/BMD, come difficoltà nelle funzioni neuropsicologiche, disturbi dell’apprendimento, del comportamento e dell’umore. Si proseguirà nel pomeriggio con una tavola rotonda dedicata alle donne che si confrontano con la patologia, sia esaminando il loro ruolo centrale nel lavoro di cura, sia le difficoltà connesse alla situazione di portatrice. Domenica mattina si parlerà di accessibilità e progettazione consapevole degli spazi di vita e, successivamente, di accesso precoce ai farmaci sperimentali.

Nell’ambito della Conferenza verranno presentati i nuovi materiali divulgativi elaborati da Parent Project, alcuni disponibili anche in lingua inglese, che saranno disponibili per pazienti, famiglie e tutti i partecipanti che desiderino approfondire tematiche legate alla DMD/BMD.

Troverà spazio all’interno della programmazione anche un momento speciale dedicato alle esperienze di bambini, ragazzi e genitori: sabato pomeriggio, infatti, verrà presentato in anteprima il film documentario New lives: stories linked by Duchenne and Becker muscular dystrophy, realizzato da Parent Project onlus con il supporto dell’agenzia Arimvideo. Attraverso le storie di vita di persone che vivono in 7 diversi paesi, il film vuole raccontare sia come la vita cambia dopo una diagnosi come quella di DMD/BMD, sia come alcune persone sono state e sono in grado di generare un impatto positivo nelle esistenze di altre persone, attraverso il loro impegno nelle associazioni e nella comunità di pazienti.

Scarica il programma

Download the agenda

 
Comunicato stampaCS Conferenza PP 2019
 
Per informazioni generiche: 
associazione@parentproject.it
06/66182811
Informazioni logistiche: 
Potrete provvedere alla prenotazione della camera presso l’Ergife Palace Hotel specificando la partecipazione alla Conferenza di Parent Project alle seguenti tariffe:
€ 110,00          in camera DUS, BB
€ 130,00          in camera DBL, BB
€ 180,00          in camera TPL, BB
TASSA DI SOGGIORNO ESCLUSA: attualmente € 6,00 a pers. a notte, salvo variazioni che saranno disposte dalle competenti autorità anteriormente alla fruizione dei servizi prenotati.
Contatti: 
ERGIFE PALACE HOTEL 
VIA AURELIA, 619 – 00165 ROMA 
TEL: 0666441
FAX: 066632689
E MAIL: ergife.booking@ergife.com
Per altre strutture alberghiere e camere accessibili si prega di contattare : 
FABIANA BOCCIA
f.boccia@parentproject.it
06.66182811


Chiusura uffici nelle festività natalizie

In occasione delle festività natalizie, gli uffici dell'associazione saranno chiusi nei giorni 24, 27 e 28 dicembre e riapriranno mercoledì 2 gennaio 2019.
Auguri di buone feste da Parent Project!


Exon skipping con WVE-210201: positivi i primi risultati dello studio clinico di fase 1

Con un comunicato stampa, diffuso il 6 dicembre, l’azienda statunitense Wave Life Sciences ha reso noti i primi risultati del suo studio clinico di fase 1 con WVE-210201 - l’oligo antisenso stereopuro sviluppato per lo skipping dell’esone 51 - in corso anche in Italia. I dati evidenziano un profilo di sicurezza e tollerabilità positivo e supportano la pianificazione di un nuovo studio di fase 2/3 da avviare nel 2019. Wave Life Sciences presenterà questi dati, e speriamo anche altri aggiornamenti, alla Conferenza Internazionale di Parent Project onlus che si terrà a Roma il 16 e 17 febbraio 2019.
 
Il trial, iniziato a novembre 2017 (https://www.parentproject.it/wave-life-sciences-inizia-la-sperimentazione-clinica-per-il-principale-programma-nella-distrofia-muscolare-di-duchenne-dmd/), è controllato con il placebo e ha l’obiettivo di valutare la sicurezza e la tollerabilità relative a una singola somministrazione sistemica della molecola sperimentale a cinque livelli di dosaggio. Lo studio è condotto su 40 pazienti DMD con mutazioni trattabili con lo skipping dell’esone 51,  deambulanti e non,  tra i 5 e 18 anni. I risultati riportati si riferiscono alla valutazione dei primi quattro livelli ed evidenziano un profilo positivo di sicurezza e tollerabilità.
 
Questi dati consentono all’azienda di iniziare la progettazione di un trial clinico di fase 2/3 globale da avviare nel 2019. Parallelamente, il comitato indipendente di monitoraggio della sicurezza della sperimentazione clinica di fase 1 ha approvato il proseguimento del trial con una dose più elevata di WVE-210201 che sarà studiata in una quinto gruppo di pazienti. Maggiori dettagli sul nuovo studio, che valuterà l’efficacia clinica di WVE-210201, e i risultati finali del trial in corso dovrebbero essere presentati durante i prossimi meeting. Speriamo di poter avere qualche anticipazione durante la Conferenza Internazionale di Parent Project che si terrà il 16 e 17 febbraio 2019 a Roma.
 
Occorrerà invece aspettare la seconda metà del 2019 per conoscere i primi dati inerenti lo studio di estensione in aperto, iniziato ad agosto di quest’anno, a cui hanno accesso  i pazienti che hanno terminato il trial di fase 1. Questo studio prevede la somministrazione di WVE-210201 in tutti i partecipanti e l’esecuzione di biopsie muscolari che saranno analizzate per raccogliere informazioni sui livelli di espressione della distrofina.
 
In una lettera per la comunità infine, il presidente e vice presidente di Wave, rispettivamente Paul Bolno e Wendy Erler, ringraziano i pazienti e le famiglie che stanno partecipando al trial per il loro prezioso contributo.
 
A cura dell’Ufficio Scientifico Parent Project onlus
 
Potete leggere il comunicato stampa ufficiale al seguente link: https://ir.wavelifesciences.com/news-releases/news-release-details/wave-life-sciences-announces-positive-phase-1-results-wve-210201
 
Potete leggere la lettera alla comunità qui:
lettera per la comunità
 
Per ulteriori informazioni su WVE-210201 potete consultare la Brochure sui trial clinici di Parent Project onlus.


TAS-205, un inibitore della prostaglandina D2, potrebbe essere un nuovo candidato terapeutico per la DMD

 
L’azienda giapponese Taiho Pharmaceuticals ha sviluppato una nuova molecola sperimentale, denominata TAS-205, che agisce come inibitore dell’enzima responsabile della produzione della prostaglandina D2 (PGD2). Quest’ultima, ha un effetto inibitorio sulla rigenerazione delle fibre muscolari. Taiho ha pubblicato i risultati di uno studio clinico di Fase 1, condotto in Giappone, che mostrano che TAS-205 è sicuro e ben tollerato in pazienti con DMD, supportando la sua potenzialità come nuova opzione terapeutica per la DMD.
 
I primi dati di sicurezza ed efficacia di un trial di Fase 1 con TAS-205, sviluppato dall’azienda Taiho Pharmaceutical, suggeriscono che la molecola sperimentale potrebbe essere un potenziale candidato per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne (DMD).
I risultati sono stati riportati nello studio “A phase I study of TAS-205 in patients with Duchenne muscular dystrophy,” pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Clinical and Translational Neurology.
TAS-205 è un inibitore altamente selettivo dell’enzima sintasi della prostaglandina D ematopoietica (HPGDS), che è responsabile della produzione della prostaglandina D2 (PGD2). Le prostaglandine sono sostanze lipidiche, derivati degli acidi grassi polinsaturi, che vengono sintetizzate in molti tessuti del nostro organismo e che sono coinvolte in diversi processi, tra cui quelli infiammatori. È infatti noto che molti farmaci antiinfiammatori hanno un’azione inibitoria sulle prostaglandine.
È stato osservato che la prostaglandina D2 (PGD2) è presente con livelli aumentati nei pazienti DMD e che potrebbe avere un ruolo nei meccanismi molecolari di base che promuovono la progressione e le manifestazioni sintomatiche della patologia. È su queste basi che Taiho Pharmaceuticals ha deciso di avviare lo sviluppo preclinico e clinico di TAS-205.
Studi preclinici, condotti su topi mdx (il modello murino della DMD) hanno mostrato che TAS-205 potrebbe ridurre il danno muscolare e aiutare il recupero dell’attività motoria, al tempo stesso riducendo la produzione di PGD2.
Successivamente, l’azienda ha condotto un trial di Fase 1 (NCT02246478) per valutare la sicurezza, la tollerabilità, e la generale stabilità e attività nell’organismo di questa terapia sperimentale in bambini e ragazzi con una diagnosi confermata di DMD.
Lo studio, di tipo randomizzato, a dose crescente e controllato con placebo, è stato condotto in un unico centro clinico a Tokyo, Giappone, e sono stati reclutati 21 pazienti DMD, di età compresa tra i 5 e i 15 anni. I pazienti sono stati assegnati in maniera causale ad uno dei seguenti gruppi di dosi – bassa, media e alta – di TAS-205, variabile da 1,67 a 13,33 mg/kg, o al gruppo placebo. I pazienti hanno ricevuto il trattamento per via orale mediante somministrazione singola, o mediante somministrazione ripetuta (due volte al giorno per sette giorni).
È stato osservato che il trattamento è generalmente sicuro e ben tollerato. Sono stati rilevati alcuni effetti collaterali nel gruppo trattato con TAS-205 ma non sono risultati clinicamente significativi.
Le analisi delle urine hanno mostrato che il trattamento con TAS-205 – sia a dose singola che a dosi ripetute – ha ridotto il quantitativo di PGD2, mentre ha avuto un effetto limitato o nullo su un’altra importante molecola simile, la prostaglandina E2 (PGE2). L’effetto inibitorio di TAS-205 è risultato più significativo nel gruppo trattato con la dose di trattamento più elevata. “PGD2 ha un effetto inibitorio sulla rigenerazione delle fibre muscolari, mentre la prostaglandina E2 promuove la rigenerazione delle fibre muscolari”, hanno riportato i ricercatori. “Pertanto, inibendo selettivamente PGD2, si ottiene un aumento della rigenerazione delle fibre muscolari.”
I pazienti che non erano in grado di camminare hanno mostrato livelli più alti nelle urine sia di PGD2 che di PGE2 rispetto a quelli ancora deambulanti, confermando ulteriormente l’importanza dell’inibizione di PGD2.
Complessivamente, questi risultati dimostrano che TAS-205 è sicuro e ben tollerato in pazienti con DMD, con evidenze preliminari di una potenziale azione terapeutica in questa popolazione. Sono ancora necessari ulteriori studi per valutare l’azione e l’efficacia di TAS-205.
Nel frattempo, Taiho ha già completato un trial di fase 2 (NCT02752048), che è stato condotto in 11 centri clinici in Giappone e ha coinvolto 33 pazienti Duchenne dai 5 anni in su. Si tratta di uno studio randomizzato e controllato con placebo, in cui i ricercatori hanno valutato l’impatto di TAS-205, rispetto al placebo, dopo 24 settimane di somministrazione orale due volte al giorno, a bassa o alta dose. I risultati di questo trial non sono ancora stati resi noti.
 
 
 
A cura dell’Ufficio Scientifico Parent Project Onlus
 
 


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