“Chi sogna vola alto”: la XV Conferenza Internazionale di Parent Project onlus
I progressi della ricerca e le sfide della vita indipendente al centro dei lavori
È fondamentale continuare a sostenere la ricerca, ma lo è altrettanto lavorare per una buona qualità della vita, sotto ogni aspetto: questi gli obiettivi delineati dalla XV Conferenza Internazionale sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker (DMD/BMD), organizzata da Parent Project onlus, associazione di genitori di bambini e ragazzi che convivono con questa patologia genetica rara. L’evento si è svolto da venerdì 17 a domenica 19 febbraio, presso l’Ergife Palace Hotel di Roma, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
“Chi sogna vola alto: nella ricerca e nella vita” è stato il claim dell’evento, a simboleggiare la motivazione che sta dietro al lavoro dei ricercatori impegnati nella ricerca di una cura, ma anche la forza di bambini e giovani che conservano il coraggio di progettare e costruire il loro futuro.
All’edizione 2017 hanno partecipato oltre 600 persone provenienti da 32 nazioni diverse, a prova del fatto che, nonostante la DMD/BMD sia una patologia rara, la rete della comunità Duchenne è sempre più estesa e forte a livello internazionale.
I lavori hanno avuto inizio venerdì pomeriggio con una serie di gruppi di discussione che hanno trattato diverse tematiche strettamente legate alla vita quotidiana ed all’esperienza di genitori e figli: dalla fisioterapia, ai diritti, al tema delle donne portatrici, passando per quello del rapporto tra fratelli e tra genitori e figli quando in famiglia si convive con una forma di disabilità.
Nelle giornate di sabato e domenica, l’attenzione è stata focalizzata sugli sviluppi nella ricerca scientifica. La prima sessione è stata dedicata alla ricerca di base, tra i diversi approcci illustrati alcuni molto innovativi volti a “correggere” le mutazioni che causano la Duchenne: la terapia genica, l’editing genomico (il rivoluzionario e tanto dibattuto “taglia e cuci genetico”) e le molecole antisenso di ultima generazione. Tutti approcci che sono attualmente ancora in fase di studio in laboratorio, alcuni pionieristici ma altri già pronti per entrare nella fase di sperimentazione clinica entro il 2017.
L’attenzione si è poi spostata sugli aggiornamenti riguardanti gli studi clinici in corso a livello internazionale. Negli ultimi dieci anni c’è stata una crescita esponenziale della ricerca traslazionale nel campo della Duchenne, ormai sono oltre cinquanta i progetti di ricerca focalizzati su nuovi approcci terapeutici che, nel mondo, sono passati dagli studi preclinici alle sperimentazioni cliniche, e circa un terzo di queste sperimentazioni sono state avviate anche in Italia. Le molecole e terapie in via di sviluppo sono tra le più diverse, tra le quali alcune molto innovative basate su terapie cellulari, tecniche di ingegneria genetica o molecole antisenso. Si va dalle strategie più universali come quelle che puntano a combattere l’infiammazione e la degenerazione del tessuto muscolare, compresi i muscoli respiratori ed il cuore, o quelle finalizzate alla produzione di distrofina (la proteina mancante nei muscoli dei pazienti Duchenne), fino agli approcci più specifici che mirano a “correggere” alcune delle mutazioni presenti nella popolazione dei pazienti.
Uno dei risultati di questo gran fermento scientifico è che ad oggi circa 25 farmaci hanno ottenuto la designazione di farmaco orfano per la Duchenne, e due sono approdati all’approvazione per la commercializzazione. Il primo, Translarna, ha ottenuto nel 2014 l’autorizzazione condizionale all’immissione in commercio dall’EMA (Agenzia Europea del Farmaco). In Italia, Translarna è inserito nell'elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale ai sensi della Legge 648/96 per l’uso nei pazienti DMD deambulanti dai cinque anni in su con mutazione nonsenso. Una mutazione che è presente nel 10-13% della popolazione Duchenne. Il secondo, ExonDys51, ha ricevuto invece l’autorizzazione condizionale all’immissione in commercio nel 2016 dal FDA per gli Stati Uniti. Anche questa molecola è mirata a mutazioni ben specifiche presenti nel 13% della popolazione Duchenne.
Conquiste molto importanti ma non ancora sufficienti per i pazienti che hanno alte aspettative dalle sperimentazioni cliniche in corso. In conferenza è stato affrontato anche il critico tema dei tempi e dei costi della ricerca clinica, della sostenibilità e accessibilità alle possibili future terapie innovative, e dei costi sostenuti oggi dalla società per la distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Su questi argomenti si sono confrontati, in due diverse tavole rotonde, tutti gli stakeholder coinvolti: ricercatori, clinici, aziende farmaceutiche, istituzioni, agenzie regolatorie e, soprattutto, i pazienti.
In generale su 100 mila molecole, o terapie, in studio preclinico solo una arriva alle fasi di sperimentazione clinica, e tra quelle che ci arrivano solo il 7% approda alla commercializzazione. La spesa media per lo sviluppo con successo di un singolo farmaco è di oltre 2 miliardi di euro, con tempistiche che vanno dai 10 ai 15 anni. Un altissimo costo che deriva dal fatto che deve coprire anche il fallimento di tutte le altre molecole. «Riuscire a progettare studi clinici con buone possibilità di successo è una priorità – ha dichiarato Sandra Petraglia dell’ufficio Ricerca Indipendente dell’AIFA – a tale scopo è fondamentale instaurare un dialogo con i pazienti e includerli come valutatori dei trial»
D’altra parte, un recente studio promosso da Parent Project onlus ha evidenziato che il costo della gestione quotidiana della Duchenne in Italia è di quasi 70 milioni di euro l’anno, di cui circa 3 mila euro a carico di ogni famiglia con un paziente DMD. In questo senso, l’arrivo sul mercato di nuove terapie, che diano anche un piccolo beneficio sulla capacità di deambulazione dei pazienti e sulla loro qualità di vita, avrebbe un impatto enorme sulla sostenibilità della patologia sia in termini economici che sociali. «Avere un farmaco che permette a un paziente Duchenne di fare anche un semplice scalino equivale a superare la maggior parte delle barriere architettoniche di una città», ha affermato Stefano Mazzariol, Vice Presidente di Parent Project onlus.
«Negli ultimi 10-15 anni la ricerca ha fatto passi da giganti e la prospettiva dei ragazzi Duchenne sta cambiando radicalmente, con un netto miglioramento della qualità di vita. Questo è stato reso possibile dall'intera comunità Duchenne e anche grazie al lavoro che Parent Project sta portando avanti da 20 anni– ha dichiarato Luca Genovese, Presidente di Parent Project onlus – Sebbene la scienza abbia dato i suoi risultati tangibili, questi non sono ancora risolutivi. Per questo motivo è importante continuare ad impegnarsi per estendere la "ricerca" anche agli aspetti non meramente medici della patologia.»
Ed è proprio al tema della vita indipendente delle persone con disabilità che è stato dedicato uno spazio importante della conferenza. A questa sessione sono intervenuti alcuni ragazzi Duchenne legati all’associazione Parent Project onlus, e altri relatori appartenenti a realtà diverse, per confrontarsi riguardo ad esperienze e soluzioni per l’autonomia nella vita quotidiana.
La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è una rara patologia genetica che colpisce 1 su 5.000 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta in età pediatrica e causa una progressiva degenerazione dei muscoli. La distrofia muscolare di Becker (BMD) è una variante più lieve, il cui decorso varia però da paziente a paziente. Al momento, non esiste una cura.
I cortisonici ufficialmente inseriti nell’elenco 648 per la Duchenne
Lo scorso 16 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'inserimento dei medicinali prednisone, prednisolone e deflazacort nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ai sensi della legge 648/96, per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne.
Ma cosa vuol dire esattamente? Cerchiamo di chiarire alcuni punti.
di Francesca Ceradini
Questa bella notizia non ci coglie di sorpresa, già lo scorso dicembre Parent Project Onlus aveva annunciato (leggi la notizia) che la richiesta era stata effettuata, da Parent Project stesso, all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e che era stata approvata dalla Commissione consultiva Tecnico Scientifica (CTS) dell’AIFA con emissione della Determina del 23 dicembre 2016. Ora, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (GU n.12 del 16-1-2017) fissa l’entrata in vigore della Determina, ovvero l’erogazione dei cortisonici deflazacort (Deflan, Flantadin), prednisone e prednisolone a totale carico del SSN per la Duchenne.
Cosa vuol dire inserire un farmaco in “elenco 648”?
La Legge 648 del 23 Dicembre 1996 consente l’erogazione di alcuni farmaci a carico del SSN per rispondere tempestivamente a condizioni patologiche per le quali non esiste una valida alternativa terapeutica. L’inserimento di farmaci nell’elenco 648 è condizionato dall’esistenza di uno dei seguenti requisiti:
- medicinali innovativi la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati, ma non in Italia;
- medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica, di cui siano già disponibili risultati della seconda fase;
- medicinali da impiegare per una indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata in Italia.
L’inclusione nell’elenco 648 viene effettuata dall’AIFA, previo parere favorevole da parte della CTS, su richiesta documentata da parte di associazioni di pazienti, società scientifiche o aziende sanitarie. E questo è il percorso che ha intrapreso Parent Project Onlus, facendo riferimento al terzo requisito sopraindicato (diversa indicazione terapeutica) per la richiesta di inserimento in 648 di deflazacort, prednisone e prednisolone.
In Italia, infatti, la DMD non è ufficialmente inserita tra le indicazioni terapeutiche dei cortisonici - lo si evince dal fatto che non è indicata nel riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP), il cosiddetto bugiardino - e questi vengono prescritti come farmaci “off-label” o “fuori etichetta”, ovvero per un’indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata nel nostro Paese.
Quando un farmaco è inserito nell’elenco 648, vengono riportati la relativa indicazione terapeutica e i riferimenti della Gazzetta Ufficiale in cui trovare i provvedimenti/determinazioni di inclusione completi. La Determina del 23 dicembre 2016 (Determina n. 1628/2016) riporta infatti i criteri di inclusione per poter accedere all’erogazione da parte del SSN dei cortisonici per la Duchenne, quali ad esempio una diagnosi genetica accertata di DMD, l’assenza di fattori di rischio o intolleranze all’uso di glucocorticoidi e l’aver effettuato alcune vaccinazioni. La Determina indica inoltre la fascia di età consigliata per l’inizio del trattamento (età che deve comunque essere valutata dallo specialista che segue il paziente), e specifica la posologia e i principali effetti collaterali da prendere in considerazione.
Perché è stata fatta questa richiesta e cosa cambierà per i pazienti Duchenne?
Come tutti sappiamo, una vera e propria terapia non è ancora disponibile per la DMD. Al momento, l’uso di cortisonici è l’unico trattamento somministrabile a tutti i bambini e ragazzi Duchenne che abbia portato a un significativo risultato in termini di prolungamento della funzionalità muscolare, respiratoria, cardiaca e dell’aspettativa di vita. È quindi fondamentale poter somministrare precocemente e regolarmente questo tipo di farmaco. Purtroppo però l’indicazione “off label”, che finora hanno avuto i cortisonici in Italia per la Duchenne, ha posto tutta una serie di difficoltà per quel che riguarda il regolare accesso dei pazienti DMD a questi farmaci.
La prescrizione di deflazacort, prednisone e prednisolone per la Duchenne viene effettuata mediante il Piano Terapeutico che è rilasciato dai medici specialisti - autorizzati da strutture ospedaliere, universitarie o istituti di ricovero e cura a carattere scientifico - che hanno la presa in carico del paziente DMD. Questo Piano Terapeutico autorizza la richiesta di accesso gratuito al farmaco presso le farmacie specializzate appartenenti alle ASL di residenza. Fin qui tutto chiaro! Ma le difficoltà e gli imprevisti sorgono in una fase successiva, a causa delle eterogeneità tra le diverse Regioni e le diverse ASL che contraddistinguono l’Italia. Ad esempio, alcune Regioni non prevedono l’accesso gratuito di un farmaco con indicazione “off label”, altre Regioni lo prevedono ma richiedono una serie di documentazioni supplementari, quali l’indicazione di un beneficio per la Duchenne con assenza di effetti collaterali (purtroppo è ben noto che certificare l’assenza di effetti collaterali da cortisonici è impossibile). Alcune ASL invece hanno difficoltà riguardo alla reperibilità e alle scorte del farmaco, e non possono quindi assicurare l’erogazione delle quantità richieste. Insomma tutta una serie di intralci pratici e burocratici che limitano l’accesso al farmaco e mettono a rischio la salute dei pazienti Duchenne.
A questo punto, l’inserimento dei cortisonici nell’elenco 648 per la Duchenne regolamenta la loro erogazione a carico del SSN su scala nazionale, sormontando tutte le problematiche regionali e locali. Da ora in poi la presentazione di un Piano terapeutico con la prescrizione di deflazacort, prednisone e prednisolone per la distrofia muscolare di Duchenne, corredata con la dicitura “ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, (Determina n. 1628/2016)” garantirà l’accesso gratuito al farmaco a tutti i pazienti Duchenne che ne hanno diritto sull’intero territorio italiano.
Un’altra importante conquista per la Duchenne è stata fatta!
La Gran Fondo della Ceramica a fianco di Parent Project onlus
La nota manifestazione ciclistica sosterrà la lotta alla distrofia muscolare di Duchenne e Becker
Santo Stefano di Camastra (ME)
12 Marzo 2017
Santo Stefano di Camastra (ME) sarà lo scenario dell’undicesima Edizione della Gran Fondo della Ceramica, manifestazione organizzata dal Bici Club stefanese, valida anche come prova del circuito Coppa Sicilia 2017.
Per l’edizione 2017, l’organizzazione ha deciso di sostenere la ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker: per ogni iscritto alla gara, infatti, verrà versato un contributo a Parent Project onlus, l’associazione di genitori di bambini e ragazzi affetti da questa patologia genetica rara.
L’appuntamento è fissato per il 12 Marzo 2017, alle ore 9.00.
I partecipanti potranno sfidarsi su due percorsi: il Granfondo da 120km e il Mediofondo da 77km.
Per info ed iscrizioni visitare il sito www.biciclubstefanese.it
Per info ed iscrizioni:
Bici Club Stefanese
Tel. 3475303744
info@biciclubstefanese.it
www.biciclubstefanese.it
Sai di poter aver delle agevolazioni fiscali?
Lo strano mondo delle agevolazioni fiscali, una risorsa importante il cui accesso può risultare spesso complicato! Per fortuna però esistono e le persone con disabilità e i loro familiari possono usufruirne.
Come ogni anno l’agenzia delle entrate propone aggiornamenti e modifiche sul tema.
E’ possibile usufruire delle agevolazioni in ambiti molto diversi: sull’acquisto dei veicoli, sull’acquisto di sussidi tecnici ed informatici, sull’abbattimento delle barriere etc.
Le persone che possono usufruire delle agevolazioni sono:
- non vedenti e sordi
- disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
- disabili con ridotte o impedite capacità motorie
Vi proponiamo l’aggiornamento di Marzo 2016 e siamo a disposizione per ulteriori informazioni, il link di seguito vi permette di scaricare la guida completa.
Linee guida
"Acusticando Duet" per fermare la Duchenne!
Venerdì 10 febbraio, a partire dalle 21:00, Acusticando Duet presenta un evento musicale "interattivo" a favore di Parent Project Onlus.
Il programma della serata prevede:
- Prima parte: Introduzione al coro e alle armonie vocali. Laboratorio diretto dal M°Antonio Pantaneschi (il pubblico potrà partecipare alla sperimentazione).
- Seconda parte: Concerto di Acusticando Duet (Voce:Marisa Felice e Piano: Marco Mariotti) con la gentile e straordinaria partecipazione del cantautore Max Arduini.
Un’occasione unica per passare una serata all’insegna dell’arte e della solidarietà!
La fondazione EspeRare riceve il supporto economico delle Associazioni italiane AltroDomani Onlus e Parent Project Onlus per il suo primo studio clinico con la Rimeporide nei giovani ragazzi con la Distrofia Muscolare di Duchenne.
Supporto economico di Parent Project onlus per lo studio clinico con il Rimeporide
Attraverso un finanziamento alla Fondazione EspeRare, Parent Project onlus contribuirà allo svolgimento dello studio clinico di fase 1 con il rimeporide presso il centro clinico italiano coinvolto nello studio. Il trial, al momento in fase di reclutamento, valuterà la sicurezza e la tollerabilità del rimeporide, una molecola sperimentale che contrastando l’accumulo di calcio nelle cellule muscolari distrofiche, potrebbe limitare la degenerazione muscolare.
A seguire la traduzione della notizia diffusa oggi da fondazione EspeRare.
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La fondazione EspeRare riceve il supporto economico delle Associazioni italiane AltroDomani Onlus e Parent Project Onlus per il suo primo studio clinico con la Rimeporide nei giovani ragazzi con la Distrofia Muscolare di Duchenne.
Attraverso questo supporto economico l’associazione AltroDomani Onlus e Parent Project Onlus, contribuiscono al primo studio clinico sponsorizzato da EspeRare e condotto con la Rimeporide nei pazienti DMD in Europa (RIM 4DMD).
Il supporto economico contribuirà al follow up dei pazienti che parteciperanno a questo studio clinico in Italia e faciliterà l’organizzazione dei viaggi e dei soggiorni dei pazienti e delle loro famiglie, durante le visite previste nello studio presso il centro clinico.
Lo studio clinico RIM4DMD è iniziato a giugno 2016 presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dove il Dott Stefano Previtali è lo sperimentatore principale. Il reclutamento presso questo sito è ancora in corso.
Lo studio è aperto per il reclutamento dei pazienti anche in altri tre centri clinici in Europa: il Santa Creu i Sant Pau Hospital (Barcellona, Spagna), Armand Trousseau Hospital/ I-motion (Parigi, Francia) e il Great Ormond Street Hospital (Londra, Regno Unito).
Per maggiori informazioni:
https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02710591?term=rim4dmd&rank=1
I dati della fase 1 con edasalonexent (CAT-1004), una potenziale terapia per modificare la patologia in sviluppo per la Distrofia Muscolare di Duchenne, di Catabasis Pharmaceuticals sono stati pubblicati su Journal of Clinical Pharmacology
Edasalonexent è stato sicuro, ben tollerato e ha prodotto risultati positivi sui biomarcatori in soggetti adulti
I risultati iniziali della fase 2 nei ragazzi con Distrofia Muscolare di Duchenne sono lungo la strada: previsti nella prima metà del primo trimestre del 2017
CAMBRIDGE, Mass.--(BUSINESS WIRE)—19 gennaio, 2017-- Catabasis Pharmaceuticals, Inc. (NASDAQ:CATB), una biofarmaceutica in fase clinica, ha annunciato oggi la pubblicazione dei dati di fase 1 su edasalonexent nei soggetti adulti. Edasalonexent è una potenziale terapia di modifica della patologia che viene sviluppata per la Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD). Gli studi di fase 1 hanno dimostrato che edasalonexent (CAT-1004), un inibitore orale di NF-kB, è stato sicuro, ben tollerato e che ha inibito NF-kB attivato nei soggetti adulti. I dati sono presentati in un articolo dal titolo “A Novel NF-kB Inhibitor, Edasalonexent (CAT-1004), in Development as a Disease-Modifying Treatment for Patients with Duchenne Muscular Dystrophy: Phase 1 Safety, Pharmacokinetics, and Pharmacodynamics in Adult Subjects” nella rivista scientifica Journal of Clinical Pharmacology (J Clin Pharmacol. 2017 Jan 11. doi: 10.1002/jcph.842.)
Nella Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD), NF.kB si attiva nel muscolo a partire dall’infanzia, indipendentemente dal tipo di mutazione nella distrofina e guida l’infiammazione e la degenerazione muscolare inibendo allo stesso tempo la rigenerazione nel muscolo. Edasalonexenet (CAT-1004) è una piccola molecola per uso orale bifunzionale in cui due noti composti con attività antinfiammatoria, l’acido salicilico e l’acido docosaesaenoico (DHA) (DHA) sono legati covalentemente. I tre studi controllati con placebo in soggetti adulti hanno valutato la sicurezza, farmacocinetica e farmacodinamica di dosaggi singoli o multipli di edasalonexent fino a 6000 mg (circa 100mg/kg). Settantanove soggetti adulti hanno ricevuto edasalonexent e 25 il placebo. Il pathway di NF-kB e il profilo proteomico di espressione genica nelle cellule mononucleate periferiche è diminuito significativamente dopo 2 settimane di trattamento con edasalonexent. L’attività di NF-kb è stata inibita dopo un singolo dosaggio di edasalonexent ma non da dosaggi equimolari dei suoi componenti bioattivi acido salicilico e DHA somministrati in combinazione. Edasalonexent è stato ben tollerato e gli eventi avversi più comuni sono stati una lieve diarrea e mal di testa.
Questii risultati della fase 1 sulla sicurezza, tollerabilità e biomarcatore positivo di NF-kB supportano lo sviluppo di edasalonexent nella Distrofia Muscolare di Duchenne e potenzialmente per altre patologie. I risultati della fase 1 negli adulti hanno fornito informazioni sul dosaggio e lo schema di posologia per l’attuale studio MoveDMD nei ragazzi affetti dalla Duchenne tra i 4 ei 7 anni di età, in cui sono stati visti risultati simili alla fase 1” ha detto Joanne Donovan M.D., Ph.D., Chief Medical Officer di Catabasis. “ siamo impazienti dei risultati dello studio di fase 2 con edasalonexent nei ragazzi affetti dalla Duchenne, che sono previsti per la prima metà del primo trimestre del 2017”.
Traduzione a cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project Onlus
Akashi Therapeutics annuncia i piani per avere tre composti per la Distrofia Muscolare di Duchenne nella clinica nel 2017
Due nuovi composti sono pronti per la clinica e la company sta dialogando con l'FDA rispetto a HT-100
CAMBRIDGE, Mass., 5 gennaio, 2017 – Akashi Therapeutics, Inc., una biofarmaceutica in fase clinica che sviluppa trattamenti per la Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD), annuncia oggi che la company sta lavorando per avere tre nuovi composti complementari nella clinica nel 2017 con il potenziale per trattare tutti i pazienti DMD indipendentemente dalla loro specifica mutazione genetica.
"la DMD è una patologia complessa che richiederà un cocktail di terapie multiple per trasformarla in una patologia cronica gestibile," ha detto Diana MD, Chief Medical Officer, di Akashi Therapeutics." La nostra ricerca iniziale dimostra il potenziale di ciascuno dei nostri tre composti sperimentali sia come monoterapie o in combinazione con altre molecole , per dare un contributo unico al trattamento della DMD."
Affrontando le problematiche più critiche nella DMD, il programma attuale di Akashi contiene tre composti che compongono un portafoglio diversificato: HT-100 (alofuginone a lento rilascio), DT-200 ( modulatore selettivo del recettore degli androgeni) e AT-300 (modulatore dei canali cationici). Nell'insieme questi composti mirano a ridurre la fibrosi e l'infiammazione, aumentare la forza muscolare e ridurre la necrosi nel muscolo ripristinando l'equilibrio nei livelli di calcio. I prossimi passi per ciascun composto sono:
- HT-100: la company sta dialogando con l'FDA in merito al rinserimento di HT-100 nella clinica nei prossimi mesi. HT-100 è unico nella sua capacità di ridurre la fibrosi e l'infiammazione, promuovere la rigenerazione di fibre muscolari sane e aumentare l'utrofina. Le evidenze iniziali provenienti da uno studio clinico nei pazienti DMD suggeriscono che il trattamento con HT-100 determina un aumento della forza muscolare rispetto al valore iniziale. HT-100 ha ricevuto la designazione orfana per la DMD sia negli USA che in EU e ha ricevuto la designazione fast track negli USA.
- DT-200: la company prevede di iniziare all'inizio del 2017 uno studio” proof of concept” randomizzato, in doppio cieco controllato con placebo con DT-200, un SARM (modulatore selettivo per il recettore degli androgeni) per uso orale, che viene studiato per il suo potenziale nel migliorare la forza e funzionalità muscolare nei pazienti DMD. I dati di fase 1 hanno dimostrato sicurezza e tollerabilità preliminari. I dati di efficacia sono previsti prima della fine del 2017se la somministrazione inizierà come pianificato, nella prima metà dell'anno.
- AT-300: dopo aver dimostrato un effetto senza pari sulla protezione del muscolo nel modello preclinico della DMD, mdx, Akashi è pronta a iniziare un programma che consenta una IND per AT-300 all'inizio del 2017. AT-300 affronta lo sbilanciamento nei livelli di calcio, un segnale precoce di patologie critiche che porta alla perdita di funzione muscolare e alla morte delle cellule muscolari nei pazienti DMD. AT-300 è l'unico inibitore specifico conosciuto della classe di canali per gli ioni calcio attivati dalla contrazione. Questa nuova entità molecolare brevettata ha ricevuto la designazione di farmaco orfano negli Usa. L'avvio del programma finalizzato alla IND all'inizio del 2017, si prevede consentirà l'avvio di un trial clinico con AT-300 entro la fine dell'anno.
Il nostro approccio su più pathway per affrontare la Duchenne è unico" ha detto Marc Blaustein, Chief Executive Officer di Akashi Therapeutics."Siamo impazienti di compiere progressi sostanziali lungo tutto il nostro programma di sviluppo nel 2017".
Anche se la ricerca sui tre trattamenti si è focalizzata sulla DMD, una patologia rara che porta alla degenerazione muscolare e al decesso prematuro dei ragazzi, ma i composti potrebbero trovare un'applicabilità anche per altre patologie oltre alla DMD.
Traduzione a cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project Onlus
MALATTIE RARE, ON LINE “TU E DUCHENNE”, UN PORTALE CHE AIUTA LE FAMIGLIE A TROVARE RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI, A PARLARE CON SCUOLA E AMICI, SENZA DIMENTICARE DI PRENDERSI CURA DI SÉ STESSI
Roma, 24 gennaio 2017 - PTC Therapeutics Italia, srl. Quando una malattia rara, ancora senza una cura definitiva, come la distrofia muscolare di Duchenne, colpisce un figlio, la paura è in genere la prima reazione nei genitori. A questa seguono tante domande alle quali è complicato dare una risposta da soli. L’esperienza di chi ha già attraversato questi momenti può essere di grande aiuto. Da oggi, un estratto di queste esperienze si può trovare anche on-line grazie al portale ‘Tu e Duchenne’ www.duchenneandyou.com, disponibile in diverse lingue tra le quali l’italiano, realizzato da PTC Therapeutics – azienda impegnata nella ricerca di terapie contro questa malattia – per aiutare i genitori a trovare delle risposte alle loro domande.
Che cos’è la Duchenne? Come evolverà? Cosa possono fare i genitori, gli amici e la scuola?
Per tutte queste domande, come per molte altre, nel sito Tu e Duchenne è possibile trovare una risposta, formulata in un linguaggio semplice, ma rigoroso dal punto di vista scientifico, e soprattutto nata da anni e anni di esperienza di chi questa malattia l’ha già affrontata, sia come genitore che come medico.
La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è una malattia muscolare progressiva causata dalla mancanza di distrofina, che colpisce in primo luogo i bambini maschi. La distrofina è fondamentale per la stabilità strutturale dei muscoli scheletrici, il diaframma e il cuore. I pazienti affetti da DMD perdono la capacità di camminare intorno ai 10 anni e incorrono in complicazioni polmonari e cardiache, potenzialmente letali, verso la fine del secondo decennio di vita.
Oggi, a differenza di un tempo, un bambino affetto da questa patologia è destinato a raggiungere e superare i 20 anni e la ricerca scientifica sta facendo il possibile per trovare soluzioni terapeutiche sempre più avanzate. E’ dunque importante costruire un progetto di vita con la Duchenne e rendere i bambini e poi ragazzi quanto più possibile indipendenti, incoraggiandoli a perseguire i propri hobby e passioni, ponendo enfasi su ciò che sanno fare e lasciando che trovino il modo di fare le cose che desiderano.
Il tutto senza mai dimenticare che anche l’equilibrio psicofisico dei genitori è essenziale per far fronte al particolare impegno che questa malattia richiede loro. Tra i consigli quello di fare un elenco di amici, parenti e altre persone più vicine alle quali chiedere una mano, perché molte persone vorrebbero aiutare ma potrebbero non sapere come. Importante anche non trascurare la propria salute, mangiare bene e fare regolare attività fisica: non si può essere assorbiti totalmente dal ruolo di caregiver.
Un altro punto da non dimenticare sono le relazioni al di fuori della famiglia: chi è affetto da Duchenne deve essere messo in condizioni di studiare e di avere degli amici al pari degli altri, è dunque importante relazionarsi bene con tutti senza chiudersi nell’ambito familiare. “Molto probabilmente – si legge nel portale – le persone intorno a te non conoscono la Duchenne. Spesso le persone non sanno come reagire e possono aver paura di ciò che non conoscono. Parlando a parenti, amici e insegnanti della Duchenne e del suo sviluppo, le persone che circondano te e tuo figlio possono sentirsi più a loro agio. Quando parli della Duchenne ai bambini, per esempio ai fratelli o agli amici di tuo figlio, fallo in modo che possano comprendere ed essere pronti al modo in cui possono esserne influenzati. Illustra il modo in cui la Duchenne avanza e come verrà trattata. Lascia che esprimano le loro emozioni. Incoraggia i bambini a trattare tuo figlio nel modo più normale possibile. Ricorda loro che tuo figlio è costituito da molto più che la semplice diagnosi della Duchenne. Tuo figlio ha sogni e passioni, proprio come loro”.
Infine c’è la scuola. “A seconda dell’età – si legge nel portale ‘Tu e Duchenne’ - tuo figlio avrà diverse esigenze che richiedono diverse sistemazioni, fisiche e accademiche, in aula. Spiega all’insegnante cos’è la Duchenne, quali sono i sintomi da cui tuo figlio è affetto e quali sintomi molto probabilmente deriveranno in futuro. Esempi di sistemazioni possono includere: trovare diversi modi per dimostrare la comprensione accademica (oltre ai compiti scritti), dare al bambino più tempo per passare da una lezione all’altra, trovare modi affinché il bambino possa partecipare alle gite e all’educazione fisica”.
“Una diagnosi che infrange i sogni di un genitore sul futuro del proprio figlio è una realtà difficile da affrontare e spesso mina il benessere dell’intera famiglia - commenta Filippo Buccella, fondatore di Parent Project Onlus, l’associazione che dal 1996 riunisce i genitori dei ragazzi affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker - In questa situazione, la disponibilità di risorse affidabili, da cui attingere informazioni fruibili anche attraverso testimonianze di chi vive da tempo la patologia, è di fondamentale importanza per comprendere che, anche se diverso da come era stato immaginato: nonostante la Duchenne, un futuro sereno è possibile”.
“Le informazioni rese disponibili dal portale ‘Tu e Duchenne’ - commenta Marco Rasconi, presidente nazionale dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) - che riguardano malattia, come riconoscerla e le opportunità che oggi abbiamo per la sua gestione, ma che al tempo stesso dedicano attenzione alle esigenze di tutta la rete familiare che gravita attorno ai bambini con Duchenne, sono molto utili, a prescindere dalla forma specifica di distrofia o di malattia neuromuscolare. Ritengo, infatti, che il valore aggiunto più significativo di questo progetto sia proprio l’approccio positivo e propositivo rispetto alla disabilità: un approccio che partendo dall’offerta di soluzioni, suggerimenti, consigli, contribuisce ad accendere e alimentare nei genitori, nelle famiglie che hanno ricevuto una diagnosi di malattia neuromuscolare, la consapevolezza che vi sono tante opportunità - e non solo problemi e difficoltà – nel futuro dei loro figli”.
“PTC Therapeutics – racconta Manuela Maronati, General Manager di PTC Italia – si occupa di Duchenne da quasi 20 anni e lo ha sempre fatto in collaborazione con le associazioni pazienti, perché riteniamo che ascoltare le loro esigenze, scambiarsi informazioni e idee, sia vitale per far avanzare la ricerca. Anche l’idea di questo sito è nata dal confronto costante con le famiglie e dai loro racconti di cattive esperienze con il web. Molti, quando hanno avuto il sospetto di qualche problema nello sviluppo dei propri bambini, o quando hanno ricevuto una diagnosi di Duchenne, hanno fatto ricerche on-line, trovando spesso informazioni per loro troppo complesse, in molti casi spaventose e deprimenti. Così abbiamo pensato di mettere a disposizione un sito semplice, che cerchi di dare risposte chiare, ma soprattutto strumenti per affrontare la malattia e link ai siti delle associazioni pazienti in cui si possono trovare moltissime informazioni, iniziative e una comunità vibrante con cui interagire e non sentirsi soli e spaventati di fronte ad una malattia rara”.
A proposito di PTC Therapeutics, Inc.
PTC è una società biofarmaceutica globale incentrata sulla scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie per via orale, proprietaria di piccole molecole che agiscono sul controllo post trascrizionale del RNA. I processi di controllo post-trascrizionale sono gli eventi regolatori che avvengono nelle cellule durante e dopo che una molecola di RNA messaggero o mRNA viene copiato dal DNA attraverso il processo di trascrizione. Le molecole scoperte da PTC interessano diverse aree terapeutiche, tra cui le malattie rare e l'oncologia. PTC ha scoperto e sviluppato tutti i suoi composti utilizzando tecnologie di cui è proprietaria. PTC prevede di continuare a sviluppare queste molecole sia da solo che attraverso accordi di collaborazione con le principali aziende farmaceutiche e biotecnologiche. Per ulteriori informazioni sulla società, si prega di visitare il nostro sito www.ptcbio.com.
