GRAZIE A CHI CI HA SOSTENUTO
In queste ore difficili abbiamo ricevuto la solidarietà e il sostegno di molte persone.
Grazie a
Irene Bozzoni, Professore Ordinario di Biologia Molecolare - Sapienza Università di Roma
Eugenio Mercuri, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile, Università Cattolica – Policlinico “Agostino Gemelli “ di Roma
Pier Lorenzo Puri, Ricercatore del Burnham Institute for Medical Research di La Jolla e del Dulbecco Telethon Institute Fondazione Santa Lucia/Ebri di Roma
Giulio Cossu, Direttore, Dipartimento di Medicina Rigenerativa, San Raffaele; professore di Istologia, Università di Milano;
Direttore Parco Scientifico San Raffaele di Roma; EMBO Member
Cesare Gargioli, Ricercatore del S. Raffaele Biomedical Park Foundation
Alberto Fontana – Presidente UILDM
Teresa Petrangolini , Segretario Generale Cittadinanzattiva onlus
Tonino Aceti, Responsabile nazionale Coordinamento nazionale associazioni Malati Cronici
Franco Bomprezzi, direttore Responsabile di Vita
Stefania Fuso Nerini, Stefano Sanfilippo – ARAGORN Comunicazione, eventi, fund raising per il non profit
raccolta_testimonianze
Grazie a tutte le famiglie, i soci, i sostenitori e gli amici che ci sono vicini e che sono così numerosi da rendere impossibile nominarli tutti.
FRANCO BOMPREZZI SCRIVE PER PARENT PROJECT
Pubblichiamo un articolo di Franco Bomprezzi, direttore responsabile di Vita e curatore del blog di Vita.blog FrancaMente il blog senza Barriere
Salviamo Parent Project
Conosco Filippo Buccella da tanti anni. E’ un genitore serio, entusiasta, positivo, concreto. Ha dato vita a Parent Project in Italia, ossia all’associazione che nel mondo tiene unite le speranze di migliaia di famiglie nelle quali nasce un bimbo con la distrofia di Duchenne o di Becker. Non è mai stata un’associazione “contro” le altre, eppure in qualche modo nasceva da una costola della Uildm, l’Unione Italiana Lotta alla distrofia muscolare. L’obiettivo era quello di trovare e finanziare ricerca scientifica clinica mirata a sconfiggere in un tempo non infinito alcune delle forme più diffuse e più gravi di distrofia.
Ricevo oggi questo appello per salvare l’associazione, che si è fidata dello Stato italiano, partecipando a un bando per finanziare due progetti mirati a potenziare la rete di ascolto e di consulenza alle famiglie. Progetti che hanno meritato il finanziamento, decisione del 2007. Da allora Parent Project ha lavorato potenziando servizi e organizzazione, in attesa dei fondi promessi e meritati, che non sono mai arrivati. Neppure una spiegazione, solo silenzio, dicono adesso, e annunciano una sentenza di morte: a settembre, se non succede nulla, siamo costretti a chiudere.
Sarebbe una vergogna, è un caso di una gravità assoluta e spero vivamente che il ministro Sacconi risponda subito e personalmente a questo appello, che qui riporto integralmente, pregando i navigatori del blog di intervenire numerosi.
Leggi l'intero articolo
AGENZIE GIORNALI E BLOG
Pubblichiamo i link di agenzie, giornali e blog che hanno rilanciato la denuncia di Parent Project onlus. Ringraziamo tutti per il supporto alla nostra azione.
Dire Giovani
Salute Europa
Corriere Romano
Redattore Sociale
SuperAbile Inail
Consorzio Parsifal
Cambiamento Denuncia Reazione
Le cose come sono
Kawakumi.com
Neteditor.it
Livejournal
Estrogeni - Additivi per la comunicazione
Disablog.it
La signora in rosso
Zefirina
COMUNICATO 22.07.09
A Livorno, torna Effetto Venezia e ospita Parent Project Onlus per dare voce ai più deboli e trasmettere speranza.
Dal 31 luglio al 9 agosto 2009 Effetto Venezia, la festa più partecipata della Toscana, promossa e coordinata dal Comune di Livorno che vedrà coinvolto il famoso quartiere settecentesco La Venezia.
Dieci serate all'insegna della musica, dello spettacolo, del cibo, dei mercati e della solidarietà alla quale è dedicato un intero Villaggio che vedrà tra i partecipanti anche Parent Project Onlus, l'associazione di genitori che lotta contro la distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
La "voce" sarà il tema di questa ventiquattresima edizione di Effetto Venezia, la tradizionale festa d'estate che ogni anno si svolge nell'antico quartiere di Livorno nei primi giorni di agosto che prevede numerose iniziative che animeranno i canali, le piazzette e i ponti di questo suggestivo angolo livornese che, proprio per queste sue caratteristiche, venne chiamato "La Nuova Venezia". Ci saranno bancarelle degli artigiani e dei collezionisti del modernariato, burattini e animatori di strada, mostre e suggestive escursioni in battello nei "Fossi Medicei". La festa ha anche uno scopo benefico per la società; questa manifestazione, infatti, oltre ad ospitare il Villaggio Solidarietà che ospita tante associazioni benefiche, nasce per favorire la partecipazione dei cittadini, livornesi e non, alla vita sociale che sta divenendo sempre più rara.
Parent Project Onlus, è un progetto di genitori nato in Italia nel 1996 per sconfiggere la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita. Obiettivi primari dell'associazione sono il finanziamento diretto della ricerca scientifica e la formazione dedicata alle famiglie coinvolte dalla malattia e a tutta la Comunità Duchenne. Per questo, dal 2002, è attivo il Centro Ascolto Duchenne (CAD) che elabora progetti d'informazione dedicati ai familiari e a tutti gli specialisti interessati ad un approfondimento.
Per informazioni sulle attività di Parent Project Onlus in Toscana si può contattare il Delegato Regionale Alberto Basiricò al numero 0586.898544
Maggiori informazioni sui progetti nazionali è possibile riceverle telefonando al numero 06 66182811 o visitando il sito internet www.parentproject.it Per informazioni sul Registro Pazienti DMD/DMB www.registrodmd.it Per sostenere le attività: c/c postale 94255007 - BCC Ag. 19 di Roma IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
Ufficio stampa Parent Project Onlus
Stefania Collet - Cell. 349 5737747 - Tel. 06 66.18.28.11
email ufficiostampa@parentproject.org
Francesca Bottello - Tel. 06 66.18.28.11
email press@parentproject.org
IRENE BOZZONI PER PARENT PROJECT
Appello di Irene Bozzoni, Professore Ordinario di Biologia Molecolare - Sapienza Università di Roma, al Ministro Sacconi
Onorevole Ministro,
è con grande costernazione che apprendo la notizia dell'impossibilità dell'Associazione Parent Project di proseguire le proprie attività a causa della mancanza di risorse economiche. Motivo dell'aggravarsi della situazione la mancata erogazione dei fondi assegnati dal Vostro Ministero.
Come ricercatore che da parecchi anni collabora alle attività di codesta associazione, devo testimoniare l'insostituibile funzione che questa svolge nell'assistenza e informazione delle famiglie dei bambini affetti da questa gravissima patologia, oltre a sostenere e coordinare diverse iniziative scientifiche.
Per me è importante ricordare che è stato grazie alla collaborazione con PARENT PROJECT ONLUS che la mia Università ha potuto siglare un "License e Research Agreement" con un'importante Biotec Olandese (AMT) per lo sviluppo in fase clinica di una strategia terapeutica per la cura della Distrofia Muscolare di Duchenne. Sarebbe un vero peccato che, dopo tanti sforzi per raggiungere una soluzione terapeutica, si vedesse scomparire l'organizzazione che potrebbe coordinare la sperimentazione clinica in Italia nonchè esserne il diretto beneficiario.
Certa che questa situazione possa trovare la giusta soluzione nell'interesse di tanti malati e delle loro famiglie, invio i miei più cordiali saluti
LEGGE 40, SI PRONUNCIA IL TRIBUNALE DI BOLOGNA
Un giudice di Bologna emette un’ordinanza a favore della fecondazione assistita per una coppia con il primo figlio affetto da distrofia di Duchenne.
Oggi il quotidiano Corriere della Sera ha pubblicato un articolo per informare sull’importante ordinanza, depositata due giorni fa dal giudice Chiara Gamberini del Tribunale di Bologna, che rafforza la sentenza della Corte Costituzionale, dello scorso marzo, in merito ai divieti della Legge 40 sulla fecondazione artificiale.
Leggi l'articolo firmato dalla giornalista Margherita De Bac.
COMUNICATO 08.07.09
Contro la distrofia e contro la mafia. Nuova sede Parent Project in Sicilia
Il prossimo 10 luglio a Vittoria, in provincia di Ragusa, il sindaco Giuseppe Nicosia consegnerà a Parent Project Onlus, l’associazione che da anni conduce una battaglia contro la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker, un immobile confiscato alla mafia. La consegna avverrà alle 19.00 e sarà seguita da una festa della legalità nella villa comunale. Si arricchisce di ulteriore valore quindi l’apertura della nuova sede di Parent Project in Sicilia.
Quanto è stato costruito negli anni con la violenza, il delitto, la corruzione, torna infatti con finalità sociali ad essere patrimonio della collettività. La nuova sede diventerà punto di riferimento e incontro per tutte le famiglie che in Sicilia convivono con questa grave patologia degenerativa. Il locale Centro Ascolto Duchenne potrà fornire consulenza psicologica ed educativa, assistenza formativa a chiunque sia interessato ad approfondire le proprie conoscenze. Non solo famiglie, dunque, ma anche medici, operatori del Servizio Sanitario Nazionale, insegnanti e assistenti sociali.
In considerazione dell’importanza dell’evento, alla cerimonia sono stati invitati il presidente nazionale dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti, il presidente nazionale dell’associazione Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, gli europarlamentari Rita Borsellino e Rosario Crocetta e il Capo scout dell’Agesci Eugenio Garavini.
Parent Project Onlus, è un progetto di genitori nato in Italia nel 1996 per sconfiggere la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita. Obiettivi primari dell’associazione sono il finanziamento diretto della ricerca scientifica e la formazione dedicata alle famiglie coinvolte dalla malattia e a tutta la Comunità Duchenne. Per questo, dal 2002, è attivo il Centro Ascolto Duchenne (CAD) che elabora progetti d’informazione dedicati ai familiari e a tutti gli specialisti interessati all’approfondimento
Parent Project Onlus è socio fondatore di
UPPMD (Federazione Internazionale United Parent Projects for Muscolar Dystrophies).
Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project e del Centro Ascolto Duchenne è possibile riceverle telefonando al Numero Verde 800 - 943 333 o visitando il sito internet www.parentproject.it
Per sostenere le attività: c/c postale 94255007
Banca Credito Cooperativo di Roma Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775
Per informazioni sulle attività in Sicilia contattare il delegato regionale Luca Genovese al 3397068178
Ufficio stampa Parent Project Onlus
Stefania Collet 3495737747
ufficiostampa@parentproject.org
Francesca Bottello press@parentproject.org
Tel. 06 66.18.28.11
EXON SKIPPING: I RISULTATI DI AVI BIOPHARMA
AVI BioPharma ha completato con successo il trial di fase 1 per la somministrazione via intramuscolare dell’oligonucleotide antisenso (
AON) di tipo
Morpholino denominato AVI-4658.
I risultati della sperimentazione clinica sono stati pubblicati online - il 26 agosto scorso - sulla rivista scientifica “The Lancet”, e presentati al convegno annuale della World Muscle Society che si è tenuto a Ginevra dal 9 al 12 settembre.
Lo studio, che ha preso in esame l’AON prodotto da AVI BioPharma (società biofarmaceutica americana), è stato condotto a Londra dal consorzio MDEX guidato dal professor Francesco Muntoni. La sperimentazione clinica ha come bersaglio lo “skipping” (ovvero l’eliminazione) dell’esone 51 ed è stata eseguita con un protocollo
singolo cieco (in cui il medico che somministra il trattamento, oppure il paziente, non sanno se verrà somministrato un farmaco o un “
placebo” - una sostanza priva di azioni farmacologiche), “
dose-ranging” (che prevede l’utilizzo di dosi differenti della molecola). Lo scopo primario è di dimostrare la sicurezza, o meglio la non tossicità, di AVI-4658 in questo tipo di terapia molecolare e di mettere a punto la dose necessaria della “molecola-farmaco”.
L’AON è stato somministrato a 7 pazienti DMD, di età compresa tra i 10 e i 17 anni, che presentano come mutazione genetica una
Delezione di più esoni che può essere compensata con lo skipping dell’esone 51. Più precisamente, AVI-4658 è stato iniettato in un piccolo muscolo del piede chiamato extensor digitorum brevis (EDB). Il controllo placebo è stato eseguito iniettando, ad ogni paziente, una soluzione salina (soluzione inerte) nel muscolo corrispondente dell’altro piede. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: un primo gruppo (2 pazienti) ha ricevuto una dose minima di AVI-4658 (0.09 mg), il secondo gruppo (5 pazienti) ha ricevuto invece una dose più elevata (0.9 mg).
Le analisi molecolari ed istologiche sono state eseguite su biopsie muscolari effettuate dopo 3-4 settimane dal giorno dell’iniezione. Le analisi sulla “sicurezza” della terapia non hanno evidenziato nessun effetto collaterale: nessun paziente ha mostrato reazioni infiammatorie o immunitarie rilevanti. Per quel che riguarda l’efficacia della terapia, i ricercatori hanno osservato risultati differenti per i due gruppi di pazienti. Nonostante sia stato verificato che il corretto “skipping” dell’esone 51 avvenga per tutti i pazienti del trial, per i 2 pazienti trattati con una dose bassa di AON la quantità di nuova
Distrofina prodotta nel EDB oggetto di studio è trascurabile, mentre raggiunge dei livelli significativi (il 45% rispetto ad un muscolo sano) negli EDB iniettati con alta dose di AVI-4658 (gruppo di 5 pazienti). In quest’ultimo caso è importante sottolineare che la distrofina prodotta mostra una corretta localizzazione all’interno della cellula, il che indica la sua funzionalità.
Lo studio condotto da AVI BioPharma/MDEX ha dimostrato la sicurezza e l’efficacia di questa prima fase di sperimentazione clinica condotta con il morpholino AVI-4658. Con l’ufficializzazione dei dati è giunto anche l’annuncio che i ricercatori hanno già avviato il proseguimento del trial: una fase 1b/2 per la somministrazione sistemica (direttamente nella circolazione sanguigna) di AVI-4658. La sperimentazione sarà condotta sempre a Londra, durerà 12 mesi, sarà di tipo
open-label (in cui sia i ricercatori che i pazienti sanno quale farmaco verrà somministrato) e valuterà sia l’efficacia che la
farmacocinetica (l'assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l'eliminazione della molecola) della terapia.
Francesca Ceradini
NANOPARTICELLE PER L'EXON SKIPPING
Uno studio italiano riporta una nuova interessante strategia, basata su nanoparticelle di Plexiglass, ideate per rendere la tecnica dell’
Exon skipping più efficace.
Uno degli obiettivi comuni a tutti i progetti di ricerca che utilizzano la tecnica dell’exon skipping come strategia per combattere la DMD è quello di riuscire a far “saltare” uno o più esoni nella maniera più efficace possibile. In grandi linee, l’exon skipping può essere effettuato in due modi: utilizzando delle molecole di RNA antisensoveicolate da vettori virali, o utilizzando
Oligonucleotidi antisenso (
AON) modificati chimicamente. Le due metodiche si differenziano per tutta una serie di caratteristiche e di pro e di contro, ma allo stato dell’arte sembrano essere tutte e due promettenti.
Per quel che riguarda l’effetto terapeutico degli AON, corti frammenti di
DNA o di RNA che vengono semplicemente iniettati nell’organismo, è fondamentale fare in modo che queste molecole siano protette da eventuali degradazioni (frammentazioni) e che raggiungano i tessuti o organi bersaglio, quali i muscoli scheletrici ed il cuore, senza accumularsi in altri distretti dove potrebbero invece avere un effetto tossico.
Uno nuovo studio, guidato da Alessandra Ferlini - del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica dell’Università di Ferrara - e pubblicato su Molecular Therapy, propone un innovativo sistema di protezione e trasporto per gli AON. Invece che “nude” le corte molecole di RNA vengono somministrate legate a delle nanoparticelle, ovvero delle minuscole sferette (della grandezza di un miliardesimo di metro) costituite da un materiale inerte: il polimetilmetacrilato (PMMA). Questo materiale, meglio noto come Plexiglass, è già comunemente usato in diversi settori medici come l’ortopedia, l’oculistica e la chirurgia estetica proprio per le sue caratteristiche inerti: non stimola alcun tipo di risposta immunitaria o di rigetto. Inoltre, questo tipo di nanoparticelle sono già state sperimentate per la somministrazione di proteine o di vaccini. I risultati ottenuti sono molto promettenti: le molecole vengono rilasciate efficientemente nelle cellule bersaglio e non sono tossiche né nei topi né nelle scimmie, anche nel caso di più somministrazioni ad alte dosi.
Lo studio italiano è stato condotto sui topi
mdx (topi modello per la DMD) con AON legati a PPMA disegnati per effettuare l’exon skipping dell’esone 23 (esone in cui si trova la mutazione responsabile della patologia nei topi mdx) somministrati per
via sistemica (via endovenosa). I risultati hanno dimostrato che questa strategia permette di trasportare efficientemente gli AON nei tessuti ed organi bersaglio. I ricercatori hanno infatti riscontrato un ripristino della produzione di
Distrofina nei muscoli scheletrici ed anche nel cuore. Oltre all’importanza di riuscire ad arrivare al muscolo cardiaco, un secondo dato molto interessante è la possibilità di ridurre notevolmente le quantità di “farmaco” da somministrare. Il ripristino della distrofina è stato infatti effettuato con dosi di AON ridotte di 80 volte rispetto al dosaggio standard utilizzato nelle sperimentazioni. L’utilizzo delle nanoparticelle permette così di proteggere gli AON dalla degradazione rendendoli più efficaci, un aspetto importante se si considera che una terapia di questo tipo andrebbe effettuata per tutta la vita del paziente.
Un possibile svantaggio, invece, legato all’utilizzo di queste nanoparticelle è la loro lenta biodegradabilità. Il rischio più grande è che una somministrazione “cronica” di queste molecole possa creare un accumulo con conseguenze nocive per l’organismo. Ed è proprio su questo aspetto che ora stanno lavorando i ricercatori di Ferrara. Lo scopo è quello di ottimizzare la strategia, in prospettiva di una futura sperimentazione sull’uomo, studiando e testando nuovi tipi di nanoparticelle ancora più piccole, con maggiori capacità di legare gli AON, e facilmente biodegradabili.
Francesca Ceradini
