Screening neonatale: approvato emendamento Volpi per l'estensione a patologie diverse da quelle metaboliche
Lo scorso 22 novembre 16 associazioni e federazioni, tra cui Parent Project, hanno rivolto un appello al Governo e al Parlamento in appoggio all'emendamento (AC1334) alla legge di bilancio, proposto dall’On. Leda Volpi, per introdurre una modifica alla Legge 167/2016 sullo screening neonatale metabolico allargato. L'emendamento è stato approvato in data 3 dicembre.
di Francesca Ceradini
Il testo prevede che, oltre alle malattie metaboliche, la possibilità di beneficiare dello screening neonatale, un importante strumento di prevenzione secondaria, possa essere estesa alle malattie neuromuscolari genetiche (delle quali fa parte anche la distrofia muscolare di Duchenne e Becker), le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale.
Questo emendamento non avrà un impatto immediato sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, ma si tratta comunque di una vera conquista nell’ambito delle malattie genetiche e rare, e di un punto di partenza sul quale lavorare per la comunità Duchenne.
Potete leggere, in calce a questa pagina, il Comunicato Stampa che ha dato l’annuncio.
Siamo di fronte a una notizia importante ma certo non di facile “lettura” per chi non è esperto in quest’ambito.
Facciamo quindi il punto della situazione: cosa è lo screening neonatale, cosa comporta questo emendamento e cosa cambia per la DMD e BMD?
Lo screening neonatale è un’indagine diagnostica, eseguita a tappeto su tutta la popolazione alla nascita, per identificare alcune malattie che se non diagnosticate o trattate con terapie possono avere gravi conseguenze. Si tratta di uno strumento prezioso e indispensabile ideato per individuare una malattia prima che si manifestino i sintomi e per migliorare la qualità di vita di molti bambini affetti da patologie rare.
Con la Legge 167/2016 sullo “screening neonatale esteso”, oggi in Italia si ricerca la possibile presenza di 49 diverse malattie. Tra queste la fibrosi cistica, l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria ed altri difetti congeniti del metabolismo. Queste patologie fanno parte di un gruppo di oltre 600 disturbi causati da un deficit specifico di una delle vie metaboliche, e costituiscono circa il 10% delle malattie rare.
Lo screening neonatale, oltre ad essere obbligatorio, è un diritto per tutti i nuovi nati e viene eseguito presso il centro nascita prima che il bambino lasci l’ospedale. Il test viene effettuato con un banale esame del sangue effettuato su una goccia di sangue prelevata dal tallone del neonato. Nel caso in cui il risultato del test fosse positivo i genitori vengono avvertiti per poter eseguire ulteriori accertamenti, chiamati test di conferma diagnostica. Questi accertamenti possono comprendere ulteriori esami del sangue, delle urine, ma anche test genetici. Ad esempio, per la distrofia muscolare di Duchenne e Becker un test scientificamente valido potrebbe basarsi sulla quantificazione dei livelli di CPK nel sangue per poi procedere a un approfondimento genetico.
Con l’approvazione dell’emendamento proposto dall’On. Leda Volpi, il “pannello” delle oltre 40 malattie previste dalla Legge 167/2016 potrà da ora in poi essere allargato a nuove patologie, quali le malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale. Il Ministero della Salute dovrà, ogni due anni, rivalutare il pannello degli screening in modo da estendere il test sui neonati ad eventuali altre malattie genetiche in base alle nuove evidenze scientifiche in campo diagnostico e terapeutico. La grande novità è quindi che non sarà più necessario creare nuove Leggi ad hoc per far sì che nuove patologie abbiano accesso allo screening neonatale, ma che ormai sarà avviato un costante processo di valutazione ministeriale per nuove inclusioni nel pannello. È importante sottolineare che, prima di diventare definitivo, l’iter di approvazione dell’emendamento proseguirà con l’approvazione in aula e poi al Senato.
Ad oggi la distrofia muscolare di Duchenne e Becker non compare tra quelle patologie che possono essere incluse a breve. Tra i criteri che vengono presi in considerazione per giustificare l’accesso allo screening neonatale vi è infatti la disponibilità di una terapia che possa cambiare in maniera determinante la storia naturale della malattia. Obiettivo che purtroppo la comunità Duchenne e Becker non ha ancora raggiunto. Un altro importante criterio è però l’elevato costo della malattia per la collettività (Sistema Sanitario Nazionale) oltre che per il paziente.
Per la comunità Duchenne e Becker è ben chiaro che una diagnosi tempestiva può aiutare i genitori a pianificare meglio la vita familiare, anche per quel che riguarda future nascite nel caso in cui poi emerga che la mamma è portatrice, e permetterebbe di organizzare un percorso di presa in carico integrato fondamentale oltre che per la qualità e l’aspettativa di vita del paziente, anche per ridurre i costi di assistenza per il Sistema Sanitario Nazionale. Aspettando che possa arrivare, come ci auguriamo, una terapia per tutti i pazienti DMD e BMD, sarà probabilmente un’efficace presa in carico il punto di partenza sul quale lavorare per poter in un futuro accedere allo screening neonatale.
Per ulteriori informazioni sullo screening neonatale potete consultare il sito dell’Osservatorio Screening Neonatale https://www.osservatorioscreening.it
Di seguito il Comunicato stampa che riporta la notizia.
COMUNICATO STAMPA
SCREENING NEONATALE, APPROVATO EMENDAMENTO VOLPI (M5S).
ASSOCIAZIONI: “GRANDE RISULTATO. ORGOGLIOSI DI AVER AGITO COMPATTI, ANDANDO OLTRE LE NOSTRE SPECIFICHE SITUAZIONI: LO SCREENING È UNA CONQUISTA DI TUTTI I BAMBINI”
L’emendamento approvato ieri pomeriggio apre una ‘fase 2’ della ‘Legge Taverna’, la 167/ 2016: il Ministero potrà decidere di estendere il test anche a patologie diverse dalle metaboliche e il panel sarà aggiornato ogni due anni: la politica dovrà tenere il passo con la scienza.
“Siamo commossi, felicissimi. Da oggi lo screening neonatale, un importantissimo strumento di prevenzione secondaria, potrà essere esteso anche a patologie neuromuscolari genetiche, immunodeficienze congenite severe e malattie da accumulo lisosomiale. Fino ad oggi non sarebbe stato possibile, e i neonati affetti da queste patologie non avrebbero potuto sperare in cure tempestive, salvavita. E’ una enorme conquista di civiltà, che segue a soli due anni di distanza l’introduzione dello screening neonatale per le malattie metaboliche attraverso la legge 167/2016, nota anche come ‘Legge Taverna’. Non possiamo che dire grazie all’On. Leda Volpi, prima firmataria dell’emendamento approvato oggi alla Commissione Bilancio (AC1334), a tutta la Commissione che lo ha sostenuto, e naturalmente alla Sen. Paola Taverna, senza la quale questa strada non sarebbe mai stata intrapresa in Italia”.
Le 16 associazioni e federazioni di pazienti che nei giorni scorsi si erano appellate al Parlamento e al Governo in favore di questo emendamento fanno fatica a scegliere le parole per esprimere la loro gioia, una soddisfazione che per molti si è manifestata in maniera entusiastica nel momento in cui l’On. Volpi ha fatto sapere, ieri pomeriggio, che la votazione aveva avuto esito positivo.
“Non importa se sono stati stanziati meno fondi di quelli richiesti inizialmente – dicono, parlando della riduzione da 8 a 4 milioni di euro annui - quello che conta è che ora il Ministero avrà la possibilità di inserire nel panel patologie che prima non erano ipotizzabili e che dovrà aggiornarlo ogni due anni; la politica dovrà stare al passo con la scienza, che per fortuna nelle malattie rare sta facendo grandi progressi”.
La soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che ora entra nella legge di Bilancio si accompagna ad un secondo risultato che le associazioni vogliono sottolineare. “Abbiamo lavorato tutti insieme – dicono – ci siamo coordinati scrivendoci e telefonandoci giorno e notte. Lo abbiamo fatto andando al di là degli specifici interessi che ognuna di noi rappresenta: per le patologie rappresentate da alcune associazioni lo screening neonatale era già una realtà, per altre, invece, è una prospettiva lontana. Eppure siamo state capaci di sentirci una sola cosa, di batterci per un principio: crediamo che questo ci abbia reso più forti e credibili agli occhi delle istituzioni, ne siamo molto orgogliosi ed è la dimostrazione che l’unione fa la forza”.
QUI LA LISTA DELLE 16 ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI CHE HANNO PROMOSSO L’APPELLO:
AIAF onlus - Associazione Italiana Anderson-Fabry ; AIALD onlus – Associazione Italiana Adrenoleucodistrofia; AIG onlus – Associazione Italiana Gaucher; AIG GLICOGENOSI onlus; AIMPS onlus – Associazione Italiana Mucopolisaccaridosi; AIP onlus – Associazione Immunodeficienze Primitive; AISMME onlus – Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie; A.I. Vi.P.S. Onlus - Associazione Italiana Vivere la Paraparesi Spastica Onlus; ASAMSI onlus – Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Infantili; CNDMR onlus – Consulta Nazionale delle Malattie Rare; COMETA ASMME onlus – Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie; Famiglie SMA onlus; FLMR – Federazione Lombarda Malattie Rare; Parent Project Onlus; Fondazione Telethon; UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Onlus.
Per contattare le associazioni è possibile scrivere a: direttore@osservatoriomalattierare.it op pure telefonare al numero 3314120469. UFFICIO STAMPA A CURA DELL’OSSERVATORIO MALATTIE RARE
Paola Perrotta
paola.perrotta@osservatoriomalattierare.it
Mobile: +39.3804648501
Un flash mob a Roma per la Giornata mondiale delle persone con disabilità
Condividiamo la segnalazione di questa iniziativa promossa da Disability Pride Italia.
Il 3 dicembre si celebra la giornata internazionale delle persone con disabilità, proclamata dalle Nazioni Unite nel 1981, con lo scopo di promuoverne i
diritti ed il benessere.
Per le celebrazioni del 2018 Disability Pride Italia ha preparato un FLASH MOB, che si propone di sensibilizzare la società sulle tematiche relative alle persone che vivono in condizioni di disabilità ed esortare le Istituzioni ad applicare le normative già esistenti, sviluppare politiche inclusive, promuovere e sostenere iniziative di carattere socioculturale tese al rispetto dei diritti delle persone con disabilità, affinché si giunga al miglioramento delle condizioni di vita di tutti.
Pertanto, con la convinzione che le barriere architettoniche, quelle sensopercettive e quelle culturali possano e debbono essere abbattute, il primo dicembre, a Roma, presso Castel Sant'Angelo, alle 14.00, si svolgerà un
Flash Mob, in attesa del Disability Pride Italia 2019.
Al termine del Flash Mob verrà distribuito un volantino con 12 punti, promossi da alcune delle realtà con cui il Disability Pride Italia collabora.
Per maggiori informazioni e per contattare i promotori delle diverse proposte
è possibile visitare il link http://disabilityprideitalia.org/flash-mob/
Volantino Flash mob 1 dicembre
Catabasis Pharmaceuticals: aggiornamenti sui trial e nuova collaborazione per esplorare i potenziali benefici di edasalonexent sulla funzionalità cardiaca
In seguito ai risultati promettenti del trial clinico di fase 2 (MoveDMD), e in concomitanza con l’avvio dello studio di fase 3 (PolarisDMD), Catabasis annuncia una nuova collaborazione con la UT Soutwestern per valutare i potenziali effetti benefici di edasalonexent sulla funzionalità cardiaca.
In un comunicato stampa del 13 novembre, l’azienda statunitense Catabasis Pharmaceuticals, Inc. ha annunciato una collaborazione con Pradeep Mammen, fondatore e Direttore Medico della Neuromuscular Cardiomyopathy Clinic alla University of Texas Southwestern (UT Southwestern), con l’intento di esplorare il potenziale di edasalonexent, un nuovo inibitore di NF-kB ad uso orale, nel migliorare la funzionalità cardiaca in pazienti con distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
La nuova collaborazione si basa su promettenti studi clinici e preclinici e sull’expertise del Dr. Mammen nell’ambito della cardiomiopatia neuromuscolare. Dai dati clinici e preclinici ottenuti su alcuni biomarcatori è stato evidenziato un potenziale beneficio cardiaco di edasalonexent nei pazienti DMD/BMD. Nel trial clinico di fase 2 MoveDMD, e nello studio di estensione, è stata osservata una riduzione della frequenza cardiaca verso i valori normali per età nei ragazzi DMD, e in studi preclinici su modelli murini e canini di Duchenne è stata osservata una diminuzione della fibrosi cardiaca in seguito all’inibizione di NF-kb.
La collaborazione tra Catabasis e il Dr. Mammen prevede l’utilizzo del topo mdx con ridotti livelli di utrofina: questi animali mostrano una cardiomiopatia precoce e prominente. I risultati dello studio, che comprenderanno sia una valutazione funzionale ed ecocardiografica che una valutazione istologica, biochimica e molecolare, sono attesi per la seconda metà del 2019.
Il Dr. Mammen ha dedicato la sua carriera a migliorare la vita di pazienti con insufficienza cardiaca, in particolare focalizzando la sua attenzione sulla cardiomiopatia neuromuscolare e sulla presa in carico di pazienti Duchenne e Becker. Aiutare a capire il funzionamento di edasalonexent, e come la molecola potrebbe essere di aiuto ai pazienti con questa patologia, è pertanto tra i suoi obiettivi principali.
Jill C. Milne, Ph.D., CEO di Catabasis, riporta nell’ultimo report trimestrale gli sviluppi fatti nel programma edasalonexent. È stato avviato lo studio clinico di fase 3 denominato POLARIS per cui diversi centri clinici stanno aprendo l’arruolamento. Il trial sarà condotto in circa 40 centri clinici tra Stati Uniti, Canada, Australia, Europa ed Israele, al momento non è previsto il coinvolgimento di centri clinici in Italia. Potete trovare maggiori informazioni sul trial POLARIS leggendo la notizia dell’avvio pubblicata lo scorso ottobre. Nel report sono inoltre presentati i buoni risultati ottenuti dallo studio clinico di fase 2 MoveDMD, che mostrano una stabilizzazione nella progressione della patologia rispetto ai controlli dopo 72 settimane di trattamento. In questo contesto c’è grande entusiasmo per la collaborazione con il Dr. Mammen e per il potenziale effetto benefico di edasalonexent sulla funzionalità cardiaca.
A cura dell’Ufficio Scientifico Parent Project Onlus
Potete leggere il comunicato stampa originale diffuso da Catabasis al seguente link.
Potete scaricare di seguito i report del terzo trimestre 2018 di Catabasis.
Per ulteriori informazioni sullo studio clinico di fase 2, MoveDMD, potete consultare la Brochure dei Trial Clinici di Parent Project.
"Dentro la Ricerca: la Persona prima di tutto - Una proposta in 10 punti"
La FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) ha promosso e coordinato la stesura di un Documento propositivo dal titolo “Dentro la Ricerca: la Persona prima di tutto – Una proposta in 10 punti”, che si fonda sugli esiti della Quinta Edizione del Convegno Nazionale sulla Ricerca da Promotori no profit in Italia, svoltasi nei giorni 21-22 marzo 2018 presso il Ministero della Salute.
Il Documento, elaborato a cura di un Gruppo multidisciplinare di Esperti, è stato sottoscritto da un elevato numero (oltre 200) di Associazioni Scientifiche, IRCCS, Comitati Etici, Associazioni di Cittadini e Pazienti etc., ed è destinato al mondo della ricerca ma soprattutto a quello delle Istituzioni. Insieme a una analisi della situazione della ricerca clinica nel nostro Paese, il Documento propone 10 Raccomandazioni pragmatiche che si auspica possano essere di utilità nella definizione dei Decreti attuativi correlati alla Legge n.3/2018 (“Legge Lorenzin”).
Parent Project è tra le realtà che hanno sottoscritto il documento; due membri del consiglio direttivo dell'associazione, Filippo Buccella - Responsabile Ricerca e Clinical Network - e Stefano Mazzariol - Vice Presidente e Referente Area Scienza - sono stati tra i componenti del gruppo di lavoro che ha elaborato il Documento.
«Ci auguriamo che le proposte e le raccomandazioni contenute in questo importante Documento possano fornire un utile contributo nella definizione dei prossimi Decreti Attuativi correlati alla Legge 11 gennaio 2018 nr. 3 (Legge Lorenzin) in materia di sperimentazione clinica, portando il punto di vista di chi la ricerca la vive quotidianamente, da professionista o da paziente» spiega Stefano Mazzariol. «Il numero così elevato di Istituzioni e di Organizzazioni che hanno dato il loro sostegno, oltre 200, gli conferisce a nostro avviso grande autorevolezza e rappresentatività, e soprattutto ripaga pienamente del grande lavoro svolto.»
Il documento sottolinea - tra altri elementi - l’importanza della sinergia e della crescente collaborazione tra Associazioni di Pazienti e ricercatori, e la sempre maggior consapevolezza che figure quali il "Paziente Esperto", opportunamente formato e coinvolto, rappresentino un valore aggiunto che potrà contribuire in maniera utile e proattiva a migliorare i vari aspetti della ricerca.
Scarica il Documento:
FADOI.Documento.propositivo
Paziente Esperto, al via il 1° corso EUPATI in lingua italiana: “Patient Engagement in Ricerca e Sviluppo dei Farmaci Innovativi”
Grazie all’Accademia dei Pazienti da oggi si apre il percorso formativo per Paziente Esperto.

Sabato 24 novembre 2018. L’obiettivo raggiungibile da oggi, grazie all’Accademia dei Pazienti Onlus – EUPATI Italia, è diventare esperti in temi come la Ricerca e Sviluppo dei farmaci, il percorso regolatorio dei farmaci, e in questo modo porsi come interlocutore autorevole nei confronti delle Istituzioni e degli enti decisionali.
E’ stato presentato oggi all’Ergife a Roma il 1° corso EUPATI- European Patients’ Academy on Therapeutic Innovation – un progetto europeo nato nel 2012 grazie a una iniziativa di IMI (Innovative Medicines Initiative) con l’obiettivo di formare i pazienti e di coinvolgerli attivamente nel processo di Ricerca e Sviluppo dei farmaci.
Grazie al lavoro di questi ultimi anni di Accademia dei Pazienti, su 18 Paesi afferenti al progetto EUPATI, l’Italia è il primo paese a lanciare il corso EUPATI completamente tradotto nella propria lingua nazionale.
Dopo sei anni di duro lavoro questo è un sogno che si avvera –dice Dominique Van Doorne - Direttore scientifico del corso insieme a Silvano Berioli - abbiamo finalmente uno strumento che consente ai pazienti di ottenere una formazione di alto livello.
Sono oltre 50 i pazienti/caregiver/rappresentanti di pazienti iscritti al corso, pronti ad impegnarsi in una formazione di altissimo livello, finora non presente in Italia.
Parent Project onlus, che ha sostenuto fortemente il progetto di portare il corso in Italia, sarà presente attraverso l'adesione di 3 genitori corsisti e di due rappresentanti dell'Area scientifica dell'associazione, Francesca Ceradini e Fernanda De Angelis.
I pazienti Esperti EUPATI, già laureati nell’edizione europea del corso, hanno dato il benvenuto ai futuri esperti e li hanno incoraggiati a seguire con impegno tutto il corso della durata di 10 mesi – da gennaio a settembre 2019. La formazione prevede 160 ore di lavoro in remoto più 6 giornate “face to face” che si svolgeranno a Roma e che serviranno agli studenti ad approfondire i 6 temi del corso.
La finalità di questo corso è quella di preparare i futuri Pazienti Esperti EUPATI a dialogare e collaborare attivamente con le agenzie regolatorie, le istituzioni, gli enti di ricerca e le aziende farmaceutiche.
"Dopo aver completato il corso europeo – racconta Stefano Mazzariol, Paziente Esperto EUPATI - è stato per me un moltiplicarsi di opportunità e richieste di partecipazione ad attività legate alla ricerca. Questo mi ha fatto vivere in prima persona quanto il ruolo del Paziente Esperto sia fondamentale per tutti gli stakeholder.
Gli obiettivi del corso sono:
- Migliorare l’accesso per i pazienti e i loro rappresentanti alle informazioni nell’ambito del processo di Sviluppo e Ricerca dei Farmaci.
- Migliorare la capacità dei Pazienti di trasmettere la formazione all'interno delle loro organizzazioni
- Facilitare il dialogo alla pari del paziente con l’industria, l’accademia, le autorità e i comitati etici, assicurando una sana partnership tra pazienti e parti interessate nella ricerca e sviluppo, promuovendo l’accessibilità e la sicurezza.
Tra gli interventi, oltre ai membri del Comitato, Fabio Bongirolami, Direttore Generale della EduBP srl, partner tecnico del corso che ha illustrato agli studenti la piattaforma Moodle e Stefano Gambardella, tutor scientifico, che supporterà gli studenti per la parte dei contenuti.
“Quello di oggi sembra un punto di arrivo, ma in realtà è anche un punto di partenza: i futuri pazienti esperti dovranno farsi carico di un lavoro importante nella nostra società, portando le istanze dei pazienti in tutti i tavoli che si occupano di salute e l’Accademia dei Pazienti sarà al loro fianco.” Queste sono statele parole conclusive di Filippo Buccella, Presidente di Accademia dei Pazienti, che ha ricordato anche l’impegno che i pazienti dovranno assumersi nei prossimi anni.
Il Comitato Accademia dei Pazienti – EUPATI Italia è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (Onlus) nata nel 2014 con lo scopo di sensibilizzare la pubblica opinione sulla formazione dei pazienti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo dei farmaci, in linea con gli obiettivi perseguiti dal progetto Eupati – European Patients’ Accademy on Therapeutic Innovation.
Per informazioni:
Accademia dei Pazienti – EUPATI Italia
Silvia Starita
Tel. 3317794113
"In viaggio con Luca" oggi su Italia Uno
E' partita il 18 novembre e durerà fino al 2 dicembre 2018 la nuova campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione “In viaggio con Luca”, promossa da Parent Project onlus.
Oggi, martedì 27 novembre, la campagna avrà visibilità su Mediaset: verrà dedicato un approfondimento a "In viaggio con Luca" all'interno di Tg Studio Aperto, nell'edizione delle 18.30.
La trasmissione può essere seguita anche attraverso il seguente link:
https://www.mediasetplay.mediaset.it/diretta/italia1_cI1
La campagna
Inviando un SMS al numero 45594, in queste date sarà possibile donare 2 euro da telefono cellulare Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, iliad, CoopVoce e Tiscali; chiamando lo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile, si potrà invece scegliere di donare 5 euro; da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb, Vodafone e Tiscali, infine, sarà possibile donare 5 o 10 euro.
Il ricavato dell’iniziativa andrà a sostenere il progetto “Formazione e consulenza fisioterapica per i pazienti con distrofia muscolare di Duchenne e Becker e le loro famiglie”.
“Parent Project fa canestro a Reggio Calabria”: due eventi al PalaLumaka
L’iniziativa della nota società sportiva Lumaka Reggio Calabria per combattere la distrofia muscolare di Duchenne e Becker
Domenica 9 dicembre e domenica 6 gennaio
PalaLumaka – v. Carrera, II – Reggio Calabria
Ore 12
La società di pallacanestro Lumaka Reggio Calabria organizzerà, nel periodo delle feste natalizie, un’iniziativa solidale a sostegno di Parent Project onlus, l’associazione di pazienti e genitori di bambini e ragazzi con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, grave malattia rara che non ha ancora una cura.
“Parent Project fa canestro a Reggio Calabria” si articolerà in due eventi. Domenica 9 dicembre, dalle ore 12, si svolgerà, presso il PalaLumaka, la tradizionale crispellata che riunisce i giovani sportivi e le loro famiglie. In questa occasione sarà possibile sostenere l’associazione anche scegliendo i prodotti della campagna “Il Natale Goloso di Parent Project”: panettoni, pandori, torroni e altre delizie solidali.
Domenica 6 gennaio, dalle ore 12, invece, verrà realizzata una tombolata per bambini.
Il ricavato delle due giornate verrà devoluto interamente a Parent Project.
La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta nella prima infanzia e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell’adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa. Al momento, non esiste una cura. I progetti di ricerca e il trattamento da parte di un’équipe multidisciplinare hanno permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare l’aspettativa di vita dei ragazzi.
Un ringraziamento particolare va da Parent Project alla società di pallacanestro Lumaka, che con la sua sensibilità, disponibilità e ospitalità, ha permesso di organizzare questa importante iniziativa di raccolta fondi. Lo spirito della società sportiva è da sempre quello di far crescere in modo sano i ragazzi attraverso lo sport, creando un clima di condivisione e supporto tra giovani, trasformando il PalaLumaka un punto di riferimento importante per loro, attraverso una serie di iniziative e figure positive che si prendono cura del loro percorso di crescita.
Per informazioni
Tel. 329/6727016 – 340/7765971 – 388/3727683
Screening neonatale: l’appello delle associazioni per l’allargamento alle malattie non metaboliche
Nei giorni scorsi, il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera ha firmato e presentato un emendamento (AC1334) alla legge di bilancio, proposto dall’On. Leda Volpi, per introdurre una modifica alla legge 167/2016 sullo screening neonatale metabolico allargato.
Il testo prevede che, oltre alle malattie metaboliche, la possibilità di beneficiare di questo importante strumento di prevenzione secondaria possa essere estesa a “le malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale”; e che per questo vengano aumentati i fondi a copertura della legge stessa per un totale di 8 milioni di euro all’anno a partire dal 2019.
Appresa la notizia della presentazione dell'emendamento, 15 associazioni e federazioni, tra cui Parent Project onlus, rivolgono il proprio appello al Governo e al Parlamento.
Pubblichiamo di seguito il documento integrale.
All’attenzione del Ministro della Salute Giulia Grillo e agli altri membri del Governo,
agli Onorevoli Deputati,
agli Onorevoli Senatori.
Roma, 22 Novembre 2018
Egregi,
abbiamo appreso che, nei giorni scorsi, è stato presentato un emendamento (AC1334) alla Legge di Bilancio che propone una modifica alla legge 167/2016 sullo screening neonatale esteso. L’emendamento propone che la possibilità di beneficiare di questo importante strumento di prevenzione secondaria venga estesa a “le malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale”, non rimanendo dunque limitato alle sole malattie metaboliche ereditarie.
Le nostre Associazioni rappresentano pazienti affetti da malattie metaboliche, immunodeficienze, malattie rare lisosomiali e neuromuscolari, tutte potenzialmente mortali e tutte gravemente invalidanti. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle e su quella dei nostri bimbi il dramma e le conseguenze gravissime che derivano da una diagnosi che giunge tardiva. Ma oggi, grazie alle terapie disponibili, una diagnosi precocissima può migliorare l’aspettativa di vita e la qualità della stessa, spesso evitando la morte prematura del paziente o una gravissima disabilità. Tale diagnosi precoce è oggi resa possibile dallo screening neonatale esteso (SNE), un test non invasivo effettuato attraverso il prelievo di una goccia di sangue nelle prime ore di vita del neonato. Identificare la malattia alla nascita con lo screening significa evitare che la malattia progredisca e produca le peggiori conseguenze.
Grazie alla legge 167/2016 questo test viene già effettuato per oltre 40 malattie metaboliche rare, su tutte le Regioni d’Italia per un totale di circa 470 mila nuovi nati ogni anno. Già oggi questo permette di identificare ogni anno circa 300 bambini affetti da queste malattie, evitando a loro e alle loro famiglie grandi sofferenze, ma anche di risparmiare le ingenti spese per il Servizio sanitario che una disabilità grave e cronica comporta, a fronte di un minimo investimento.
Questa stessa Legge, che pone l’Italia all’avanguardia in Europa per numero di patologie sottoposte a screening e su una platea così vasta, limita però il panel delle malattie alle patologie metaboliche ereditarie. Oggi il lungimirante emendamento proposto alla Legge di Bilancio prevede la possibilità di superare questo limite, permettendo che in futuro si possa estendere lo screening anche ad altri gruppi di patologie, per le quali esistono trattamenti efficaci come, appunto, “le malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale”. A decidere l’allagamento sarà sempre il Ministero, “avvalendosi della collaborazione dell'Istituto superiore di sanità, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s.) e delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sentite le società scientifiche di settore”. L’emendamento non intacca dunque la competenza del Ministero della Salute che potrà incrementare la lista delle patologie valutandole singolarmente, in base alle evidenze scientifiche.
E’ molto tempo che noi associazioni chiediamo di procedere in questa direzione, e diverse volte abbiamo trovato ascolto a livello locale. Sono diversi i progetti pilota effettuati o ancora in corso in alcune Regioni d’Italia; la Regione Toscana ha già deliberato l’introduzione di tutte queste patologie nel pannello ufficiale regionale obbligatorio di screening; in Veneto le lisosomiali sono già incluse nello screening neonatale da alcuni anni. Queste implementazioni locali sono una conquista, ma anche la creazione di una grave disparità di trattamento dei neonati tra regione e regione. L’emendamento proposto va dunque nella direzione di aprire la porta alla possibilità che anche le patologie che rappresentiamo in futuro possano beneficiare dello screening neonatale esteso in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, senza più disparità tra Regioni.
Le sottoscritte Associazioni Vi chiedono quindi di appoggiare questo emendamento perché da questa possibilità può dipendere la vita e la salute di tanti bambini che in futuro nasceranno affetti da una di queste patologie.
Fiduciosi della Vostra attenzione, ringraziamo sin d’ora e ci attendiamo una positiva risoluzione di questa tematica.
Con i migliori saluti.
AIAF onlus - Associazione Italiana Anderson-Fabry
AIALD onlus – Associazione Italiana Adrenoleucodistrofia
AIG onlus – Associazione Italiana Gaucher
AIG GLICOGENOSI onlus
AIMPS onlus – Associazione Italiana Mucopolisaccaridosi
AIP onlus – Associazione Immunodeficienze Primitive
AISMME onlus – Associazione Italiana Malattie Metaboliche Ereditarie
ASAMSI onlus – Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Infantili
CNDMR onlus – Consulta Nazionale delle Malattie Rare
COMETA ASMME onlus – Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie
Famiglie SMA onlus
FLMR – Federazione Lombarda Malattie Rare
PARENT PROJECT ONLUS
UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Onlus
FONDAZIONE TELETHON
