La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è una patologia genetica rara che colpisce principalmente i ragazzi, portando alla perdita della capacità di camminare e, infine, a una grave compromissione della qualità della vita. Tra i farmaci che hanno mostrato un impatto positivo nella gestione della DMD c’è Translarna™ (ataluren), l’unico trattamento disponibile per i pazienti con mutazioni nonsense.

Ma ora, questo farmaco rischia di non essere più disponibile in Europa.

 

Il Percorso di Translarna™ e la Decisione del CHMP

Nel corso degli ultimi anni, Translarna™ (ataluren) ha rappresentato un’opportunità fondamentale per molte famiglie. Questo farmaco è stato autorizzato in Europa con una licenza condizionata nel 2016, con rinnovo annuale della stessa autorizzazione.
Tuttavia, il 15 settembre 2023, l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ha emesso un parere negativo, rifiutando la conversione della licenza condizionata in una licenza piena e il rinnovo dell’autorizzazione condizionata.
A seguito del parere negativo del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP), Parent Project ha deciso di avviare la campagna Buy Some Time, una campagna che riunisce le associazioni, le famiglie ed i pazienti di tutta Europa sotto un unico claim, insieme ad una petizione su Change.org che ha raccolto più di 15.000 firme. Il fine ultimo: sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di mantenere l’accesso a questo trattamento essenziale.

“Dal giorno del parere negativo, ci siamo mobilitati, affinché le voci delle nostre famiglie e dei ragazzi venissero ascoltate. Non potevamo rimanere in panchina ad osservare, dovevamo cercare di riunire tutta Europa in un fronte comune”

Filippo Buccella, Fondatore

Con l’avvio della campagna anche molte altre associazioni si sono mobilitate. Il 25 gennaio 2024, nonostante tutto, il CHMP ha emesso il secondo parere negativo per il rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata di Translarna™ (ataluren) a seguito della procedura di riesame.
La scelta, dunque, è stata quella di fare appello alla Commissione Europea.
Così, insieme a UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, Parent Project ha scritto una lettera alla Commissione Europea e all’EMA per chiedere di rivedere la decisione relativa a Translarna™ (ataluren).
Anche i responsabili dei Network clinici dell’assistenza primaria per la distrofia muscolare di Duchenne (DMD) in Italia, tramite l’Associazione Italiana Miologia, e molti altri paesi, si sono mobilitati per esprimere il loro sostegno al mantenimento di Translarna™ (ataluren) come opzione medica nell’Unione Europea e hanno chiesto di sospendere la decisione sul mancato rinnovo dell’autorizzazione condizionata.
La voce della comunità Duchenne è stata udita anche dal Parlamento Europeo, dove si sono svolte delle interrogazioni parlamentari a riguardo.

“Ataluren non è la cura, lo sappiamo bene, ma ci permette di guadagnare tempo. E il tempo, per i pazienti con DMD, è fondamentale poiché la patologia, in assenza di trattamenti specifici, progredisce”

Filippo Buccella, Fondatore

Lo scorso 20 maggio 2024, la Commissione Europea aveva rinviato il parere negativo al CHMP su Translarna™. Aveva, inoltre, chiesto al CHMP di includere, nel processo di nuova valutazione anche tutti i dati raccolti nei Registri Pazienti e i dati di vita reale. Nella stessa occasione, l’EMA aveva comunicato la decisione di convocare un nuovo gruppo scientifico consultivo di neurologia (SAG) per Translarna™.
Lo scorso 28 giugno 2024, però, a seguito dell’esame di ulteriori dati, il CHMP ha reso nota la decisione di non rinnovare l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio di Translarna™.

Successivamente ad ulteriori pareri negativi, il 28 marzo 2025, la Commissione Europea ha adottato il parere del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) di non rinnovare l’autorizzazione di Translarna™ (ataluren) per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne con mutazione nonsenso.

Questo significa che l’autorizzazione condizionata alla commercializzazione del farmaco nell’Area Economica Europea è stata ritirata. Tuttavia, la Commissione Europea ha anche indicato che i singoli Stati Membri dell’Unione Europea possono appellarsi a specifiche disposizioni legali (Articoli 117(3) e 5(1) della direttiva EU 2001/83) per poter proseguire il trattamento con il farmaco.

La decisione presa continua a preoccupare centinaia di pazienti e famiglie in tutta Europa, che non potranno più beneficiare di un farmaco che da anni è l’unica soluzione di trattamento per la distrofia di Duchenne con mutazione nonsense (nmDMD).

“La nostra battaglia non riguarda solo ciò che sta accadendo con Traslarna e che purtroppo era già accaduto qualche anno fa con Puldysa (idebenone). Questa circostanza grave è una testimonianza della inadeguatezza delle modalità attuali di valutazione dell’efficacia di un candidato terapeutico utilizzate dalle agenzie regolatorie in tutto il mondo quando si parla di malattie rare.
Abbiamo imparato che non è un farmaco, per ora, l’unica speranza per i nostri figli, ma un lavoro quotidiano di attenzione e cura che porta risultati duraturi e tangibili, la collaborazione di tutte le tessere di un mosaico nel dipingere un panorama nuovo e straordinario che altrimenti sfuggirebbe al nostro sguardo. Dobbiamo continuare ad investire in questa rete di collaborazione anche per sviluppare un rinnovato dialogo con gli enti regolatori per riformare insieme a loro le modalità di valutazione dei farmaci, per non dover più rottamare anni di ricerche innovative e di sacrifici delle nostre famiglie.”

Filippo Buccella, Fondatore

Il Farmaco:

Secondo la comunità scientifica, dopo anni di utilizzo, Translarna™ è un farmaco con un elevato profilo di sicurezza, facile da usare nei bambini per la modalità di somministrazione, che consente un rallentamento della progressione della patologia ampiamente documentato nel registro STRIDE.
Nonostante gli endpoint primari non siano stati raggiunti dal punto di vista statistico, tutti i risultati mostrano una differenza tra i bambini trattati e quelli non trattati in maniera consistente in tutti gli studi effettuati. Questo risultato, che appare modesto nella durata breve degli studi clinici, emerge in maniera più evidente nei dati a lungo termine raccolti dal registro STRIDE mostrando un più chiaro miglioramento di qualità di vita attraverso un rallentamento degli effetti più nefasti della patologia.
Per questi motivi, le associazioni continuano a chiedere, al fianco della comunità DMD, di riesaminare la decisione per non privare i piccoli e giovani pazienti di un farmaco che ha mostrato di migliorarne sensibilmente la qualità di vita.

In data 15 settembre 2023 l’EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha espresso un parere negativo rispetto all’autorizzazione all’immissione in commercio di Translarna™️ (ataluren) per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne con mutazione nonsenso.

Il farmaco è attualmente l’unico trattamento ad oggi possibile per i pazienti con distrofia di Duchenne con mutazione nonsenso, in Italia reso disponibile dal 2014 per i pazienti dai 5 anni in su e dal 2021 anche per i bambini con età pari o superiore ai due anni.

Questa decisione, se venisse confermata, rischia di ridurre le opzioni terapeutiche che abbiamo ottenuto negli ultimi 25 anni con la nostra comunità internazionale Duchenne.

Per far sentire la nostra voce presso l’EMA abbiamo costruito questa pagina web e abbiamo realizzato il video che trovate qui sotto.

Almeno 800 pazienti saranno interessati dalla decisione dell’EMA

Vedi tutte le testimonianze

La lettera per i CHMP Members

Dear CHMP Members,

The recent CHMP decision not to renew the marketing authorization for “ataluren” (Translarna) has upset hundreds of patients and families across Europe.

We are now concerned that we may no longer benefit from a drug that for years has been the only specific treatment option for Duchenne patients with a nonsense mutation.

According to our families, after years of effective use, ataluren is a safe and easy drug to use in children with no serious side effects or adverse events identified. The slowing of disease progression is frequently observed and often exceeds expectations.

The families and caregivers of the boys treated with ataluren have sufficient evidence that ataluren works:

1. Many families noticed a slowing of the decline

2. It shows effects across the spectrum of patients

3. It shows effects even in the most severely affected.

Most of all, what the families report about ataluren is consistent with the published data coming out of the STRIDE Registry.

The STRIDE registry currently provides a unique opportunity to directly observe the long-term benefits of ataluren in delaying the loss of walking ability. With approximately 300 boys treated for an average of 5.5 years, there is a 3.5 year delay in loss of ambulation for patients treated with ataluren compared to the CINRG natural history population.

We believe that the CHMP may have undervalued this important source of real-world evidence (RWE) in its opinion by raising methodological doubts.

At the time of the conditional approval of ataluren, the same CHMP requested the implementation of a post-marketing registry (STRIDE registry). Now, at the time of harvesting the fruits of that effort, the Committee decided that the data and registry, which included hundreds of treated patients, were not as relevant.

We recognize the complexity of the CHMP’s work and the need to make decisions based on regulatory-compliant methodologies. However, we believe that when reviewing the scientific evidence on DMD, it is essential to adopt a broad perspective and assess all available evidence without preconceptions.

It is also important to recognize that Duchenne is characterized by a highly variable clinical course that is difficult to predict. However, we fear that the enormous variability of this disease has been less recognized, or at least not adequately considered in the evaluation process.

What we expect, and what our families and our children eagerly await, is that this committee will continue to reassure those already affected by DMD that they have the possibility of hope. Ataluren is not “the cure”, we are well aware of that, but it allows us to buy time. And time is crucial for patients with DMD, as the disease progresses in the absence of specific treatments.

Today, steroids are the standard of care, but we have spent 20 years discussing them, and in the meantime, many boys have lost the opportunity to benefit from even small improvements.

At this point, we can predict loss of functional ability based on natural history studies, and some children and adults will undoubtedly lose certain abilities within a year or two.

Our families have their own point of view and they do not expect miracles, we would be happy with a stabilization, that would be our way to buy some time.

The boys who have lost their ability to walk want to maintain their freedom to perform daily functions, such as using a laptop, driving a wheelchair, feeding themselves, or transferring to the toilet.

It is important to remember that Duchenne is a continuous disease, and so is the progression.

In our experience, the delay in the loss of ambulation is also the delay in self-feeding ability and respiratory capacity and cardiac function, this is important for daily activities.

We understand that drugs are approved based on data, not emotion.

We understand that regulatory agencies can be risk averse.

But “doing nothing and having a potentially effective drug canceled” is also a risk that is not often considered.

If we cancel ataluren, we have to take the risks of doing nothing.