Summit Therapeutics pubblica i risultati pre-clinici sul potenziale della modulazione dell’utrofina nella DMD di modificare la patologia.
La pubblicazione su “Human Molecular Genetics” supporta la modulazione dell’utrofina come meccanismo per il trattamento della DMD indipendentemente dal tipo di mutazione.
Oxford, UK, 13 luglio 2015 – Summit Therapeutics plc (AIM: SUMM, NASDAQ: SMMT), la company focalizzata sulla scoperta e sviluppo di molecole finalizzate all’avanzamento delle terapie per la distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) e l’infezione da C. difficile, annuncia oggi la pubblicazione dei risultati pre-clinici sul potenziale della modulazione dell’utrofina nel trattamento della DMD di modificare la patologia.
In seguito alla modulazione della proteina utrofina con il modulatore dell’utrofina di seconda generazione SMT022357 i modelli in vivo della DMD hanno mostrato una stabilità muscolare significativamente migliorata e una riduzione marcata della rigenerazione muscolare della necrosi e della fibrosi, un elemento caratteristico della patologia. Inoltre i ricercatori hanno notato che l’utrofina era espressa lungo l’intera lunghezza della fibra muscolare, contribuendo probabilmente alla sua capacità di ridurre significativamente la progressione della patologia nei modelli animali. I dati sono stati pubblicati nell’edizione del 1 agosto 2015 di “Human Molecular Genetics”.
La professoressa Dame Kay E. Davies della “University of Oxford” ha commentato “ Questi dati supportano fortemente la modulazione dell’utrofina come un meccanismo potenzialmente importante  per il trattamento della DMD e sottolineano l’importanza dello sviluppo continuo di candidati modulatori dell’utrofina per somministrazione orale di seconda generazione. La modulazione dell’utrofina rappresenta un enorme potenziale terapeutico per questa devastante patologia poiché attualmente non c’è nessuna terapia approvata applicabile a tutti i pazienti con DMD in grado di modificare il corso della patologia e molti altri candidati nello sviluppo clinico sono limitati a una singola mutazione”.
L’utrofina è strutturalmente e funzionalmente simile alla distrofina, la proteina che è assente nei ragazzi con DMD, ed è normalmente presente durante lo sviluppo muscolare e nella fase di riparo. Modificando l’utrofina in modo tale che possa essere prodotta continuamente nei ragazzi con DMD, questo approccio potenzialmete capace di modificare la patologia potrebbe aggirare la necessità di avere la distrofina in tutti i pazienti con questa devastante patologia. Summit stà conducendo uno studio clinico di fase 1b con SMT C1100, il modulatore dell’utrofina di prima generazione. La pubblicazione “Composti di seconda generazione per la modulazione dell’utrofina nella terapia della DMD” descrive il potenziale significativo come modificatore della patologia di SMT022357, un composto strutturalmente simile a SMT C1100 con proprietà farmaceutiche migliori.
Nello studio pubblicato, il trattamento con SMT022357 per cinque settimane risulta in un aumento nell’espressione dell’utrofina che si localizza lungo l’intera lunghezza della membrana della fibra muscolare sia nelle fibre muscolari a contrazione lenta che in quelle a contrazione veloce. Il trattamento si è indirizzato alla causa primaria della degenerazione della fibra e ha aumentato la stabilità muscolare nei muscoli degli arti posteriori del topo mdx risultando in una ridotta rigenerazione e necrosi, una migliore protezione del muscolo dal danno indotto da contrazioni e una migliore funzionalità muscolare. L’espressione dell’utrofina nel cuore e nel diaframma è fortemente desiderabile nella DMD poiché la perdita di funzione di questi organi limita le aspettative di vita nella DMD. Il trattamento con SMT022357 da luogo ad un significativo aumento dell’espressione dell’utrofina sia nel cuore che nel diaframma. In particolare il trattamento con SMT022357 risulta in una riduzione della fibrosi nel diaframma, un’osservazione significativa visto la stretta somiglianza dei tratti della patologia nel diaframma tra il modello mdx e i pazienti DMD. Questi dati suggeriscono che SMT022357 determina un miglioramento significativo nella patologia della DMD e potrebbe rappresentare una strategia terapeutica in grado di modificare il decorso della patologia per tutti i pazienti DMD.
La pubblicazione è stata redatta da Simon Guiraud, Sarah E. Squire, Benjamin Edwards, Huijia Chen, David T. Burns, Nandini Shah, Arran Babbs, Stephen G. Davies, Graham M. Wynne, Angela J. Russell e Kay E. Davies della  “University of Oxford” e David Elsey, Francis X. Wilson and Jon M. Tinsley di Summit Therapeutics (reference: Hum. Mol. Genet. (2015) 24 (15): 4212-4224).