manifestazione_disabiliUn grande applauso ieri a Piazza Montecitorio, da parte di migliaia di persone arrivate a manifestare da tutta Italia, ha accompagnato la notizia ufficiale della firma di un emendamento che cancella l’aumento all’85% della soglia di invalidità per poter ottenere l’assegno, riportandola al 74%; sono stati eliminati i provvedimenti restrittivi relativi agli assegni di accompagnamento.
Secondo quanto prevedeva l’emendamento, tutti gli invalidi con una certificazione inferiore all’85 per cento, frutto della somma di più patologie invalidanti, come ad esempio le persone anziane o con patologie di origine psichiatrica, avrebbero perso il diritto all’assegno di invalidità di 256 euro. L’unica eccezione prevista era per le disabilità con invalidità al 75 per cento certificata per una patologia unica, come, ad esempio, le persone con sindrome di Down.
In merito all’indennità d’accompagnamento, quella di 480 euro mensili, – che viene assegnata a tutte le persone disabili al cento per cento, anche quando non percepiscono pensione – avrebbero potuto ottenerla solo i cittadini nei cui confronti fosse stata accertata una inabilità totale per affezioni fisiche o psichiche (in pratica solo chi è immobilizzato o che non riesce a svolgere tutte le funzioni fisiologiche).
Un criterio pericolosissimo nelle mani di Commissioni di valutazione alle quali non era stata indicata nessuna scala di valutazione a cui attenersi.
Per comprendere e rivivere lo spirito della manifestazione, alla quale ha partecipato anche Parent Project Onlus, vi suggeriamo l’articolo di Franco Bomprezzi pubblicato su  VITA.