· Summit riferisce dello sviluppo di nuovi strumenti automatizzati sui biomarcatori per valutare lo stato della patologia nelle biopsie muscolari

Oxford, Regno Unito, 6 ottobre 2016 – Summit Therapeutics plc (NASDAQ: SMMT, AIM: SUMM), la company dedicata alla scoperta e sviluppo di farmaci per l’avanzamento delle terapie per la distrofia muscolare di Duchenne (“DMD”) e l’infezione da Clostridium difficile, annuncia la presentazione dei dati pre-clinici al 21° Congresso Internazionale del World Muscle Society, che si sta svolgendo a Granada, Spagna, dal 4 al 8 ottobre 2016. I dati comprendono gli ulteriori  risultati provenienti dal programma di Summit per sviluppare strumenti per misurare biomarcatori della salute del muscolo da usare nelle sperimentazioni cliniche nei pazienti che valutano le terapie con il modulatore dell’utrofina.

“Il nostro approccio per la DMD ha lo scopo di mantenere la produzione di utrofina, una proteina che generalmente si trova nelle fibre muscolari giovani e in riparazione, in modo che possa sostituire la proteina distrofina mancante nelle fibre muscolari mature”, ha commentato il Dr Ralf Rosskamp, Chief Medical Officer di Summit. “Lo sviluppo di nuovi strumenti di biomarcatori completamente automatizzati in grado di valutare lo stato della patologie delle biopsie muscolari giocherà un ruolo importante negli studi clinici, tra cui il nostro trial PhaseOut DMD in corso. In questo studio, cerchiamo di stabilire il potenziale del modulatore di utrofina, compreso il nostro candidato più avanzato ezutromid, come trattamento efficace per tutti i pazienti affetti da questa patologia.

I risultati riportati al WMS evidenziano i progressi nello sviluppo di tecniche di quantificazione completamente automatizzate per biopsie muscolari in grado di misurare le proteine strutturali come l’utrofina e biomarcatori di rigenerazione del muscolo. Le tecniche descritte sono saggi basati sull’immunoistochimica e strumenti di analisi di immagini digitali dei tessuti che possono misurare solidamente l’utrofina, il beta-distroglicano (un membro del complesso proteico della distrofina) e la miosina dello sviluppo (un biomarcatore della maturità della fibra muscolare) nelle singole fibre muscolari in una intera sezione di biopsia.

I pazienti affetti da DMD hanno livelli più elevati di fibre muscolari rigeneranti immature, perché l’assenza di distrofina porta ad un ciclo continuo di danni e ripari delle fibre muscolari. Cercando di sostituire la distrofina mancante con l’utrofina, i modulatori dell’utrofina come ezutromid mirano a mantenere l’integrità delle fibre muscolari e a consentire loro di maturare. Gli approcci automatizzati descritti al WMS rendono possibile esaminare le associazioni tra la maturità e l’integrità della fibra e l’espressione di utrofina nelle singole fibre. Questo fornisce una base per distinguere l’espressione nuova e vantaggiosa di utrofina dovuta ad un farmaco modulatore di utrofina, dall’espressione di utrofina vista generalmente durante la rigenerazione delle fibre. Questo è un passo importante nella comprensione e nel caratterizzare l’attività di questi farmaci.

Questa ricerca sul biomarcatore viene condotta in collaborazione con Flagship Biosciences utilizzando il loro approccio informatico Tissue Analysis (CTA ™) per accelerare la quantificazione accurata di un biomarcatore della fibra muscolare. Questo lavoro si basa su un approccio di quantificazione manuale recentemente pubblicato che è stato sviluppato da Summit e i ricercatori dell’Institute of Child Health, di Londra, con il sostegno finanziario dell’organizzazione Joining Jack. Sono in corso ulteriori lavori di validazione per ottimizzare l’approccio di Flagship Biosciences CTA ™; si prevede che gli strumenti saranno utilizzati nel trial di fase 2 proof of concept con ezutromid di Summit, PhaseOut DMD.

Le ulteriori presentazioni al WMS 2016 hanno riportato i dati pre-clinici che evidenziano il potenziale della modulazione dell’utrofina come trattamento modificante la patologia per tutti i pazienti con DMD, indipendentemente dalla mutazione nel gene della distrofina. Questa ricerca è stata condotta presso l’Università di Oxford nell’ambito dell’alleanza UtroDMD.

Le copie delle presentazioni fatte al WMS 2016 sono disponibili nella sezione ‘Programmes’ del sito web di Summit, www.summitplc.com.

Traduzione a cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project Onlus