Riceviamo e condividiamo gli aggiornamenti provenienti dalla company Eli Lilly in merito allo studio clinico di fase 3 con Tadalafil. Purtroppo l’analisi dei dati raccolti, non ha evidenziato nessun beneficio clinico dovuto alla somministrazione della molecola e pertanto la company ha deciso di interrompere lo studio che al momento era in fase di estensione in aperto.
Aggiornamento sullo studio di fase III con tadalafil
Vi scriviamo per comunicarvi con dispiacere un aggiornamento in merito al nostro studio di fase III con tadalafil, effettuato su circa 330 pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne. Abbiamo recentemente completato l’analisi dei primi dati riguardante la fase in doppio cieco verso placebo e sfortunatamente non abbiamo evidenziato alcun dato di efficacia di tadalafil nel rallentare il declino della capacità deambulatoria nel 6 Minute Walk Distance (6MWD) rispetto al placebo nelle 48 settimane di osservazione. Nello studio vi erano anche altre valutazioni secondarie riguardanti sia la funzionalità motoria che altri test funzionali e anche qui non c’è stata alcuna evidenza di efficacia. Anche alcune analisi fatte su sottogruppi di pazienti che entravano nello studio con differente gravità della patologia non hanno evidenziato alcuna efficacia sull’obiettivo primario del 6MWD. I dati completi di efficacia e sicurezza dello studio saranno rivisti nelle prossime settimane.
Poiché lo studio non fornisce evidenza che una dose giornaliera di Tadalafil abbia efficacia nel rallentare il declino dell’abilità deambulatoria rispetto al placebo, la fase di estensione in aperto dello studio viene interrotta. Questa decisione è stata presa in accordo con un gruppo di esperti di questa patologia, che concorda nel bloccare la fase in aperto dello studio, nell’interesse di tutti i pazienti e delle loro famiglie. Tutti i centri di sperimentazione sono stati informati di tale decisione alla fine della scorsa settimana e sono state fornite loro le procedure di interruzione dei pazienti.
Da questi primi dati, gli eventi avversi osservati sono consistenti al profilo di sicurezza di tadalafil e della concomitante distrofia muscolare di Duchenne. In un sottostudio eseguito su 27 ragazzi che effettuavano una risonanza magnetica nucleare cardiaca, l’aumento medio del volume del ventricolo sinistro era maggiore nel gruppo che assumeva tadalafil rispetto al placebo. Altri marcatori della funzionalità cardiaca come la frazione di eiezione negli ecocardiogrammi è risultata essere simile al placebo. Analisi successive sono in corso con un gruppo di cardiologi esperti in Duchenne per una migliore interpretazione clinica e per comprendere la rilevanza di questi dati raccolti.
Lavoreremo insieme alle varie associazioni di pazienti nei prossimi mesi per organizzare una comunicazione dei risultati finali e fornire l’opportunità alle famiglie di fare eventuali domande. Inoltre i risultati dello studio saranno sottomessi ai meeting scientifici e a quelli delle associazioni pazienti. Verrà inoltre sottomessa una pubblicazione di tutti i risultati dello studio in una rivista scientifica.
Vogliamo ringraziare sinceramente le famiglie che hanno partecipato a questa ricerca per il tempo speso e per il loro impegno. Ovviamente questi non sono i risultati che speravamo, tuttavia essi forniscono una risposta definitiva ad una importante e urgente interrogativo emerso da convincenti dati pre-clinici e clinici. Speriamo che i nuovi dati provenienti da questo studio, che includono misurazioni funzionali, qualità della vita, test di laboratorio, misurazioni di funzionalità cardiaca e dati di muscle imaging, possano essere utilizzate per un ulteriore progresso della conoscenza della distrofia muscolare di Duchenne e per il disegno di nuove future ricerche.